Atanes soddisfatto per le proposte concrete a favore dei media grigionitaliani

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Il Governo, dando seguito all’incarico del Gran Consigliere Manuel Atanes del 4 febbraio 2018, riguardante in futuro dell’informazione nel Cantone dei Grigioni, ha reso oggi pubblico uno studio, condotto dell’Università di San Gallo (MCM-HSG) e l’istituto di produzione multimediale (IMP) della Scuola universitaria professionale dei Grigioni che formula alcune proposte concrete.
Abbiamo sentito Manuel Atanes per un commento a caldo sui punti salienti dello studio.

È soddisfatto del Rapporto e delle misure suggerite a livello generale?
Sì, sono soddisfatto perché il Cantone riconosce che per regioni linguistiche minoritarie la sfida dei media è più grande. Tra l’altro, mentre per i romanci la situazione è migliore perché c’è la Fundaziun medias rumantscha (FMR), Il Cantone riconosce la necessità di impegnarsi di più per mezzi di informazione destinati alla minoranza linguistica grigionitaliana.

Cosa pensa delle misure da implementare nell’immediato per sostenere soprattutto i media grigionitaliani?
Credo che sia fondamentale l’ampliamento della risorsa in ATS con un impiego (a Coira) che dal 50 deve passare al 100% e poi il fatto che si dice che sono importanti sia i mezzi stampati che quelli online. Lo studio dice anche che serve un sostegno diretto alle piccole redazioni locali dei media online (i portali labregaglia, ilmoesano e ilbernina) al fine di rendere maggiormente attrattivo questo tipo di lavoro. Questo sostegno potrà concretizzarsi nella creazione di posti di redattori nelle varie regioni grigionitaliane. Una misura che è urgente e poco onerosa come dice esplicitamente il rapporto.
Si parla anche, a margine, dell’importanza di rinnovare l’infrastruttura informatica.

Cosa pensa della possibilità accennata dallo studio di una collaborazione, nel medio periodo, tra media locali e RSI?
Credo che sia un’ottima idea, un po’ come avviene tra la FMR e la RTR. I media locali potrebbero servire da antenne per la stessa RSI sul campo. Penso per esempio a Grigionisera, dove le notizie date dalla trasmissione potrebbero essere declinate in modo locale dalle testate delle singole regioni. Credo che serva una collaborazione strutturata e permanente.

Il rapporto si esprime anche sulla questione dei giovani: che necessità ravvisa a questo riguardo nell’informazione?
La partecipazione dei giovani e delle nuove generazioni all’informazione, anche attraverso una formazione specifica, è cruciale perché i media, specie quelli cartacei, sono legati a una generazione precedente; perciò, è importante che ci siano giovani che hanno sistemi di comunicazione diversi che possano partecipare al cambiamento dei media, per dare loro un futuro: sui mezzi online, ma anche su quelli cartacei. C’è in corso una trasformazione digitale che riguarda tanti settori della società e non può essere ignorata ma, se mai, accompagnata.

C’è un rapporto tra la votazione del 13 febbraio e questo documento?
Il rapporto c’è, anche solo per il tema, ma si tratta di due piani complementari, due binari paralleli sui quali procedere. Mentre si va avanti sul piano cantonale, è importantissimo votare a favore degli aiuti federali ai media a febbraio, per sostenere tanto quelli cartacei quanto, per la prima volta, quelli online come i nostri portali locali.

Maurizio Zucchi
Membro della redazione