Bel palcoscenico quello dell’Expo Dubai per le nostre buone pratiche presentate nel padiglione Italia in occasione dell’incontro “PEOPLE – PLANET – PROSPERITY. Italy – U.A.E. shared experiences for a sustainable future in Food & Agriculture”.
Il progetto in questione interessa le valli alpine bergamasche e valtellinesi con possibili intrecci, passando per Tirano, con le esperienze della Valposchiavo e verso la Valle Camonica e il Trentino.
Titolo del progetto: Orobikeando. No, non c’entrano le pagliuzze d’oro reperibili nei fiumi d’area Oglio e Serio. “Ando” sta chiaramente per andare e “bike” sta per “bici” in inglese, ma letto all’italiana e unito all’Oro forma il nome delle Alpi Orobiche, quelle visibili verso sud anche dalla Valposchiavo. Un po’ faticoso, ma ora dovrebbe essere tutto chiaro: andando in bici sulle Orobiche.
Un progetto che all’insegna del turismo lento, porta per tappe alla conoscenza approfondita del territorio attraversato. Previste tappe (anche brevi, adatte dunque per famiglie) e punti espositivi.
Un’idea, per parte valtellinese, nata in occasione di un progetto Interreg con il Giardino dei ghiacciai, con la Ferrovia Retica, con Ricola e le aziende di erbe officinali vallerane. Progetto ben visto da parte elvetica, ma non arrivato in porto. In sostituzione si è guardato a sud verso Bergamo, l’aeroporto di Orio al Serio e tutte le valli alpine bergamasche (Brembana, Seriana…). E questo progetto è stato scelto dal romano Ministero dell’Agricoltura come uno dei tre progetti esemplari da mostrare, appunto, in area Expo.
Qualche dettaglio in più lo abbiamo chiesto alla Consigliera regionale Simona Pedrazzi, valtellinese: “Una rete di percorsi che si snodano per ben 367 chilometri. Un itinerario capace di regalare paesaggi suggestivi, ma anche di far scoprire le eccellenze enogastronomiche e le ricchezze culturali dei territori che attraversa, creando al tempo stesso opportunità di sviluppo e crescita per le aree rurali interessate. Un lavoro in sinergia tra aree rurali che possono in questo modo potenziare, valorizzare ed aumentare maggiormente anche la propria offerta turistica.
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Ho chiesto, con un ordine del giorno, alla Giunta lombarda di attivarsi per promuoverlo, coinvolgendo gli enti locali interessati dal percorso ed i soggetti proponenti, al fine di coordinare l’intervento di collegamento e promozione dei tracciati ciclopedonali esistenti e ad aiutarli, inoltre, ad individuare gli strumenti erogativi di benefici pubblici idonei alla realizzazione del progetto”.
Abbiamo quindi interpellato anche il modenese Gianluca Galli, invitato a Dubai, che dirige da quattro anni il G.A.L. Valtellina (*).
“Attraverso l’analisi del piano regionale lombardo delle ciclovie, ci siano accorti che mancava un percorso che corrispondeva esattamente con il nostro territorio. Da qui, dalla Valtellina, è nata appunto questa idea di collegare tra loro i territori della Bergamasca e il suo aeroporto di riferimento (quarto in Italia per traffico passeggeri).
Dallo studio di fattibilità, finanziato dall’ Assessorato all’Agricoltura di Regione Lombardia, è emerso inoltre, che la ricaduta per l’adozione del progetto Orobikeando per i territori interessati genererebbe un PIL di 20.000 euro all’anno per chilometro e che il costo complessivo del progetto, tra interventi infrastrutturali, di realizzazione dei servizi, di promozione e comunicazione si aggira intorno ai 12 milioni di euro. Teniamo conto che, comunque, a spanne, le infrastrutture sono già pronte all’80% circa. Nel progetto abbiamo pensato anche di inserire l’installazione delle colonnine di ricarica per le bici elettriche, dei punti di ristoro Bicigrill, distributori automatici per i pezzi di ricambio e ristrutturazione di malghe per permettere anche ai turisti il pernottamento”.
“L’occasione delle Olimpiadi 2026, – conclude Pedrazzi – è quella di assicurare non solo la realizzazione delle opere necessarie al successo della manifestazione, ma soprattutto la sperimentazione di progetti per l’utilizzo di compensazioni, risorse aggiuntive e progetti rivolti a quei territori che non ospiteranno le gare, in una prospettiva di sviluppo dell’intero comparto montagna. Resto della convinzione che “la montagna sia una opportunità di vita”, sta a noi saperla sfruttare. Il GAL Valtellina con il progetto Orobikeando ha lanciato la sua sfida”.
Entro l’autunno il Consiglio Regionale dovrebbe finalmente deliberare il finanziamento del progetto, con un eventuale avvio già nella seconda parte del 2023.
* Il G.A.L. (Gruppo d’Azione Locale) è uno strumento promosso dall’Unione Europea per sviluppare piani e programmi di interventi dedicati al miglioramento socio-economico delle comunità rurali; il G.A.L. raggruppa partner pubblici e privati che rappresentano sia le popolazioni rurali, attraverso la presenza di enti pubblici territoriali, sia le organizzazioni degli operatori economici presenti nel territorio.