Incontro con il coreografo e poeta ucraino Anton Ovchinnikov
Aula riformata, Poschiavo, 18 marzo, ore 17
Organizza l’associazione riverbero in collaborazione con la Chiesa riformata Valposchiavo e il Muzeum Susch – Acziun Susch
La preoccupazione per l’invasione russa è ormai parte integrante dell’esistenza di ogni ucraino. La guerra ha cancellato il passato e ha reso incerto il futuro. L’esistenza di donne e uomini si è trasformata in un “qui e ora” senza fine, caratterizzato dalla ricerca continua di un equilibrio che permetta di affrontare le molte domande che assillano tutti. Che cosa riserverà il futuro? Quale sarà lo scenario più probabile? E quale ruolo assumere e interpretare, ogni giorno, in questa situazione inedita e dolorosa?
Anton Ovchinnikov è coreografo, performer, poeta, organizzatore di eventi, co-fondatore di una piattaforma, attiva in tutta l’Ucraina, che promuove la danza contemporanea. Attualmente è in residenza artistica in Engadina, presso il Muzeum di Susch. Dopo l’inizio della guerra in Ucraina ha scritto un “Manifesto” (disponibile in inglese su www.riverbero.ch) in cui parla dell’in-certezza, dell’in-sicurezza, della s-fiducia, dell’ir-reversibilità, dell’im-possibilità che accompagnano la creazione artistica e la vita degli artisti in questo momento.
A Poschiavo, Anton Ovchinnikov parlerà della sua esperienza di artista sfuggito alla guerra, condividerà col pubblico le sue riflessioni, leggerà alcune sue poesie.
L’evento sarà in ucraino con traduzione in italiano e sarà seguito da un momento conviviale con una bicchierata. Entrata libera.