
Nel 2022 un’azienda di ristorazione su quattro nei Grigioni e a Glarona non ha soddisfatto i requisiti igienici. È quanto emerge da oltre 900 ispezioni dell’Ufficio grigionese per la sicurezza alimentare e la salute degli animali (USASA) nei due cantoni.
Sono stati ispezionati ristoranti, mense, cucine di ospedali e servizi di catering. Secondo la relazione annuale dell’USASA, sono stati prelevati 917 campioni da piatti preparati. Di questi, l’ufficio ne ha respinti 229, ovvero esattamente il 25%.
Inoltre, molte strutture non hanno rispettato gli standard igienici richiesti anche dopo un’ammonizione. Lo dimostrano, con risultati particolarmente insoddisfacenti, i controlli successivi nelle cucine. Su 82 campioni, più di uno su tre è stato respinto.
Il risultato rientra nel quadro degli anni precedenti. Tuttavia, sarebbe auspicabile un netto miglioramento della situazione, scrive l’ufficio nel suo rapporto annuale. Va rilevato che i frequenti cambi di gestione e la mancanza di personale qualificato rappresentano spesso un ostacolo. “Un attento monitoraggio da parte del controllo ufficiale degli alimenti sarà perciò necessario anche in futuro”, si legge nel comunicato.
Secondo l’USASA, la prova di una buona pratica nel settore alberghiero e gastronomico è il rispetto dei criteri microbiologici secondo le linee guida di GastroSuisse. Le regole di base dell’igiene alimentare riguardano il personale, le infrastrutture, l’approvvigionamento dei prodotti, la produzione, il controllo della temperatura, lo stoccaggio e lo smaltimento.
Se queste regole vengono rispettate, “si può presumere che gli alimenti prodotti siano microbiologicamente ineccepibili e possano essere consumati senza esitazione”, ha dichiarato l’ufficio.