“100% Valposchiavo” si amplia: consegnate nuove targhe e premiati gli oliveti di Campascio

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Martedì scorso, presso la Casa Besta di Brusio, si è svolto un incontro interamente dedicato al “100% Valposchiavo” che ha visto la consegna delle targhe ai firmatari delle varie Charte, la consegna del premio Niesen di 2’500 CHF, la presentazione della Commissione dei Marchi e della nuova cartina inerente il progetto “100% Valposchiavo”, che entrerà in circolazione in Valposchiavo a partire dal mese di agosto.

A presentare l’evento, come potete notare nel video sopra, il direttore di Valposchiavo Turismo Kaspar Howald, insieme a Marcello Dorsa quale rappresentante della Commissione dei Marchi. Quest’ultima è infatti composta da Valposchiavo Turismo, Unione Contadini Brusio, Associazione Agricola Poschiavo, Artigiani e Commercianti Valposchiavo e da un rappresentante della Regione Bernina.

“Dal punto di vista turistico, il progetto 100% Valposchiavo è iniziato nel 2014/15, – spiega Howald – con pochissimi soldi per fare pubblicità e creare visibilità. Questo ci ha portato a lavorare solo sul prodotto, sperando che la sua qualità avrebbe generato visibilità gratuita sulla stampa. Il tempo e l’interesse del progetto ci hanno dato ragione, soprattutto fuori Valle”.

Dopo il lavoro di studio sulla visibilità turistica del “100% Valposchiavo” nella nostra Valle, effettuato da una studentessa di Samaden (nel 2021), si è però avuta conferma che, internamente, il progetto, escludendo i ristoranti e chi ne ha direttamente a che fare, ha poco risalto sui visitatori della Valposchiavo. Per ovviare a questo è stato pensato di confezionare del materiale informativo corredato da una mappa dove viene presentato il 100% Valposchiavo e tutti i suoi partner. Grazie a questo pieghevole, l’ospite che visiterà la Valposchiavo potrà avere tutte le informazioni del caso.

“Pensando a chi andasse menzionato su questa nuovo opuscolo, – conclude il direttore di Valposchiavo Turismo – ci siamo resi conto che andavano aggiunte nuove Charte a quelle dei ristoratori, dei macellai e chi faceva parte dall’inizio della Charta 100% Valposchiavo. E così, dopo le opportune verifiche al regolamento, abbiamo aggiunto delle nuove categorie di partner del progetto: i panettieri, i negozi di alimentari e le botteghe artigianali. Tutti questi nuovi partner, presenti qui oggi, riceveranno la targa da esporre presso le proprie attività”.

La parola, in seguito, è passata a Marcello Dorsa, rappresentante per la Commissione dei Marchi, la colonna portante di tutto quello che si sta facendo con il 100% Valposchiavo.

“La Commissione dei Marchi nasce per la necessità dell’allora ente turistico di avere un marchio per presentare la Valposchiavo al suo esterno, – spiega Dorsa – quattro società valligiane che rappresentano in fondo la vita che scorre in Valle (Valposchiavo Turismo, Unione Contadini Brusio, Associazione Agricola Poschiavo, Artigiani e Commercianti Valposchiavo) si sono sedute al tavolo per discutere di un logo che ancora non sapevano bene cosa fosse e hanno creato la Commissione dei Marchi”.

Nelle prime fasi di nascita di questo sodalizio, il Cantone aveva affiancato al gruppo una persona per lo sviluppo delle regioni (oggi un rappresentante della Regione Bernina), che ha visto mettere sulla carta i primi regolamenti, mettendo insieme il bene di tutte le società e infine creando uno schema che è la base del progetto. Nello schema sono contenute tutte le linee guida riguardanti i due marchi (“100% Valposchiavo e “Fait sü in Valposchiavo”): chi può usarli, a cosa servono, cosa rappresentano, regolamenti per settore e le varie “charte”.

Delegati dalle proprie società, ogni anno un responsabile e un vice creano questo gruppo. Attualmente, per Unione Contadini Brusio ci sono Marcello Dorsa e il suo vice Nicolò Paganini; per l’Associazione Agricola Poschiavo ci sono Daniele Raselli e il sostituto Thomas Compagnoni; per Valposchiavo Turismo ci sono Marcello Raselli e il suo vice Gianluca Balzarolo; infine, per gli Artigiani e Commercianti Valposchiavo ci sono Nicola Frigerio e la vice Manuela Kalt. Il segretariato è affidato a Kaspar Howald e Maura Tonolla.

L’evento è proseguito con la consegna delle targhe sul palco alle varie categorie di partner: ristoratori, macellai, panettieri, negozi di alimentari e botteghe artigianali.

Il gran finale è stato riservato alla consegna dei 2’500 CHF abbinati al premio vinto dal 100% Valposchiavo nel 2022 al Niesen Summit (ex premio Milestone) e per il quale Valposchiavo Turismo aveva messo in palio questo importo a favore di un progetto in ambito 100% Valposchiavo. Il maxi assegno è stato consegnato a Nicolò Paganini e Tiziano Iseppi per la riqualifica di 31 appezzamenti terrazzati in oliveti nelle vicinanze della chiesetta di Sant’Antonio di Campascio. Questo montepremi andrà ad aggiungersi a quello di Agropreis vinto nel 2021 e già destinato all’acquisto di un frantoio, che arriverà a Campascio già nel prossimo luglio.

Ivan Falcinella
Membro della redazione

3 COMMENTI

    • Essendo l’articolo firmato da me mi permetto di rispondere al Signor Driessen.

      “100% Valposchiavo”

      Un prodotto può essere a marchio “100% Valposchiavo” esclusivamente se proviene interamente dalla Valposchiavo. (Non vengono considerati ingredienti come spezie, oli, sale, pepe, zucchero, ecc. non prodotti in valle. L’insieme di questi ingredienti non può superare il 10% del peso complessivo del composto).

      “Fait sü in Valposchiavo”

      Un prodotto può essere a marchio “Fait sü in Valposchiavo” (espressione dialettale per “Prodotto in Valposchiavo”) se viene prodotto in Valposchiavo, ma non unicamente da materie prime della valle.