Comuni di Brusio e Poschiavo avanti per un innovativo Centro di Competenze Sociali

0
988
Foto Marco Travaglia

Un Centro di Competenze Sociali all’altezza delle necessità dell’utenza ed in grado di adattare le risposte anche in ragione del mutare dei tempi e delle esigenze.

Questo l’obiettivo condiviso dagli enti della Valposchiavo come emerso anche in seno al Consiglio Comunale di Brusio che ha discusso le informazioni aggiornate sul servizio e la richiesta di sostegno al progetto da parte dei Comuni.

Le autorità comunali di Brusio e Poschiavo, come noto – insieme alla Regione Bernina – hanno manifestano il loro sostegno per cercare una soluzione condivisa con il Cantone e provare a sviluppare un cosiddetto Centro di Competenze Sociali di livello regionale condividendo l’impegno unitario a presentare questa idea al Governo Cantonale e ai capi dei dipartimenti competenti.

In estrema sintesi, si propone di elaborare un modello in stretta collaborazione con le autorità del Cantone, prossimamente si procederà alla nomina di un gruppo di lavoro regionale in collaborazione con il Responsabile dell’Ufficio per la Curatela professionale della regione, Renato Isepponi, a mandare avanti la relativa richiesta ufficiale.

Il quadro di riferimento è chiaro: anche in Svizzera sono in costante aumento le richieste di assistenza e curatela ed i casi che approdano ai servizi deputati per queste pratiche sono sempre più complessi.

Sul futuro il direttore della Regione Bernina, Francesco Vassella, non ha dubbi: essenziale per il territorio e per le comunità locali é poter mantenere questi servizi e uffici in loco.

Importante, per i professionisti che operano in quest’ambito, è lo scambio di informazioni fra colleghi, il lavoro d’equipe, l’approfondimento partendo da competenze e punti di osservazione diversi e complementari fra loro.

“Processi che attualmente presso la Regione Bernina non possiamo attivare perché abbiamo una persona sola – spiega Vassella – e perché il servizio sociale è affidato ad un altro ente, quello cantonale”.

Eppure le necessità sono evidenti: attualmente gli utenti in carico in Valposchiavo sono circa un’ottantina fra curatela professionale, servizi sociali e mandatari privati.

“Per garantire l’efficienza del servizio serve avere personale specializzato – ricorda Vassella – e per trovarlo e mantenerlo dobbiamo offrire condizioni adeguate; per questo i due Comuni hanno dato il loro sostegno alle azioni mirate messe a punto dalla Regione Bernina sostenendo la ricerca di soluzioni adeguate e durature”.

Dunque un processo da sviluppare insieme, rappresentando i bisogni specifici di quest’area a Coira e cercando le risposte giuste sul territorio che corrispondano alle necessità dell’utenza e tramite una riorganizzazione permetta una buona collaborazione fra i servizi esistenti.

Un obiettivo non facile ma fondamentale e strategico anche a lungo termine: mentre ci si muove per un incontro a livello politico superiore, si lavora già anche in previsione dei futuri pensionamenti.

“Un turn over ragionato e pianificato nei tempi giusti – spiega Francesco Vassella – ci permetterà di fare innesti mirati in questi ruoli così importanti in modo da poter offrire una corretta organizzazione del settore e del lavoro. Gli accessi sono sempre più numerosi e sempre più impegnativi – specifica – occorrono specialisti con competenze sociali, pedagogiche, diritto dei minori, legali, nell’ambito delle assicurazioni sociali, e via dicendo e noi pensiamo che a fronte di queste evidenze si potrebbe creare un modello di lavoro innovativo”.

Come per altri comparti sia pubblici che privati, la parola d’ordine è progettazione. “Serve agire con ampio anticipo per mantenere ciò che c’è e prepararci al futuro – conclude il direttore della Regione – se non sapremo superare i modelli attuali, rischiamo di trovarci la valle spezzettata e le periferie sempre più svuotate, con grave rischio per il mantenimento e la sopravvivenza dei servizi assistenziali stessi”.