Danza e improvvisazione: L’esperienza unica delle jam a Poschiavo

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Da settembre 2024, a Poschiavo si è aperta una jam di danza contact improvisation, come se ne fanno regolarmente in diverse città e località al mondo. La jam di Poschiavo ha luogo la domenica dalle ore 17 alle 18.30 nella sala al Crott. Prevede un riscaldamento guidato con esercizi di tecnica di danza contact improvisation, seguiti da danza libera (jam). Non sono richieste nozioni particolari di movimento, soltanto tanta curiosità e voglia di divertirsi. Domenica 17 novembre, la jam sarà inoltre accompagnata da musica dal vivo. Per saperne di più abbiamo intervistato l’ideatrice Paola Gianoli.

Festa danzante 2016

Ciao Paola, sei tu in prima persona che gestisci la jam? Come è nata l’idea di organizzare questi eventi a Poschiavo?
Sì. Pratico questa danza da oltre trentacinque anni e avevo già aperto un corso di danza contact improvisation tra il 2017 e il 2019 in Valtellina e poi a Poschiavo.
L’estate scorsa sono stata invitata dall’Openair Cavaglia a dare un corso di danza contact improvisation durante il festival. Alcune persone che vi hanno partecipato hanno espresso il desiderio di continuare, e così, visto che nel frattempo è disponibile uno spazio adatto, ho aperto questa “jam” di contact improvisation la domenica, dalle ore 17 alle 18.30, quando possibile.

Qual è l’obiettivo principale di questi incontri di danza contact improvisation?
Analogamente alle jam session nella musica jazz, in cui musicisti si incontrano per improvvisare insieme liberamente, così una jam di danza contact improvisation è uno spazio in cui si pratica la contact improvisation, si danza, si improvvisa, ci si diverte; se una persona vuol fare una pausa può ritirarsi e guardare. Insomma ,un po’ come si fa anche nelle milonghe di tango. L’obiettivo principale è quello di praticare questa danza.

Cosa possono aspettarsi i partecipanti da una sessione di riscaldamento guidato?
Prima di iniziare a danzare è importantissimo riscaldarsi attraverso esercizi che mirano a riscaldare i muscoli, a risvegliare la consapevolezza del corpo e dello spazio, come del resto si fa per altre attività sportive. Poi una volta pronti, si cerca un/a partner per condividere una danza.
Ci sono jam in cui ognuno fa il riscaldamento da solo, altre in cui il riscaldamento è guidato. Per gli incontri organizzati a Poschiavo propongo un riscaldamento guidato con esercizi specifici per la contact improvisation di modo che anche chi non ha nozioni di movimento libero e di contact improvisation disponga delle basi per poter danzare. In questo modo si favorisce il passaggio alle danze e la conoscenza reciproca tra i partecipanti. Nel riscaldamento guidato si fanno esercizi anche molto ludici per acquisire consapevolezza del proprio corpo, per affinare l’ascolto, la consapevolezza nei confronti di sé stessa/o e degli altri. Propongo inoltre uno o due esercizi che permettono di capire con il proprio corpo come funziona la danza contact improvisation, di modo che durante la jam ognuno si senta a proprio agio a condividere danze con gli altri.

Puoi spiegare in cosa consiste la tecnica di danza contact improvisation?
La tecnica della danza contact improvisation si basa sul trasferimento di peso, fiducia reciproca, ascolto, fluidità ed equilibrio. Si forma direttamente dal gioco di due (o più) corpi, applicando fatti fisici semplici, come la forza di gravità, lo slancio, la leva ecc. La base comune è costituita da un punto di contatto fisico (detto rolling point) che si sposta in continuazione e in base al quale i danzatori giocano con la forza di gravità, si muovono e si bilanciano, saltano e srotolano l’uno sull’altro, fusionano e si separano, si sollevano con sorprendente leggerezza, o trovano un bilanciamento nell’aria. Si danza in improvvisazione cercando un fluire continuo delle energie, piuttosto che costruire forme puramente estetiche.
Ogni movimento deriva direttamente dal movimento precedente, dalla comunicazione dei due (o più) corpi, dal gioco delle forze del movimento. Non esiste un movimento “giusto” o “sbagliato”, non esistono soluzioni definitive. In questo movimento continuo nascono danze di incredibile bellezza, sia visiva che percepita.
La contact improvisation è nata negli Stati Uniti negli anni ’70 dal lavoro di ricerca di Steve Paxton, che insieme a un gruppo di danzatori esplorava nuove possibilità di movimento e comunicazione.

Paola Gianoli (Foto di Giovanni Ruatti della performance “Il peso dell’Aria” del 28.07.23 a Poschiavo)

Quali sono i benefici della danza contact improvisation sia a livello fisico che emotivo?
È una forma di danza che fa bene a tutti e tutti possono praticarla. Risveglia la consapevolezza del proprio corpo e dell’ascolto, favorisce la capacità di relazione e la percezione sensoriale. Fisicamente è un esercizio molto completo perché si utilizzano tutti i muscoli del corpo. L’attenzione alle diverse parti del corpo permette di bilanciare tensione e rilassamento, insomma, di trovare una giusta via di mezzo. In questo senso, la pratica della contact improvisation permette di equilibrare le energie. Ognuno è diverso e nel contatto occorre trovare il modo per incontrare l’altro, di entrare in sintonia con l’altro. Questa modalità di danzare può trasformarsi in una modalità di vivere. La contact improvisation è molto ludica e la presenza nel qui e ora permette di liberare la mente.  

Qual è la tua esperienza personale con la danza e il contact improvisation?
Mi sono avvicinata alla danza proprio con la contact improvisation, nel 1989 a Ginevra. Per me la contact improvisation è stata una scoperta folgorante: la pratico da oltre 35 anni e da allora è per me una fonte di benessere completo, sia fisico che emotivo. Mi conferisce un equilibrio a livello delle energie. E mi diverto moltissimo. Quando sono in viaggio e arrivo in una nuova località guardo sempre se c’è una jam di contact improvisation per praticare con nuove persone. Per il suo aspetto ludico, piace molto anche ai bambini. È una forma di movimento praticata molto anche dagli uomini, forse anche per questo aspetto ludico, ma anche perché può essere molto fisica.
L’interesse per la danza contemporanea è indubbiamente nato attraverso la danza contact improvisation. L’espressione artistica attraverso la danza mi affascina, anche per il suo linguaggio universale.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione