Ferrovia retica, grandi investimenti in sicurezza e puntualità

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Giovedì sera, 29 novembre, presso l’Albergo Croce Bianca di Poschiavo, il direttore della Ferrovia retica (FR) ed altri tre membri della direzione hanno presentato ad un pubblico locale ristretto (autorità comunali, rappresentanti di Valposchiavo Turismo e media) i progetti e le maggiori novità che l’azienda intende mettere in atto nei prossimi anni.

Il direttore Renato Fasciati si è detto molto soddisfatto dell’andamento relativo alla tratta del Bernina e ha sottolineato che l’azienda si trova oggi in un’intensa fase di modernizzazione e rinnovo dell’infrastruttura e del materiale rotabile; cionondimeno essa rimane aperta al dialogo con partner economici e turistici regionali per un ampliamento dell’offerta. Egli ha inoltre sottolineato che in un sondaggio svoltosi presso 250 datori di lavoro in Svizzera, la FR è arrivata terza. Dei circa 1’500 collaboratori attualmente impiegati, 92 + 5 apprendisti fanno capo all’organizzazione con sede a Poschiavo.

Complessivamente nel 2017 vi è stato un aumento di circa il 10% delle frequenze rispetto al 2016 e le previsioni per l’anno in corso sono buone e segnalano i maggiori incrementi nelle tratte con nuove attrazioni turistiche, come ad esempio la Coira-Arosa (offerta sciistica e orso Napa), oppure la Filisur-Davos (treni d’epoca). La tratta del Bernina rimane comunque un piatto forte dell’intera rete ferroviaria retica e i dati del 2018 confermano anche qui un ulteriore incremento. Un aumento – sembrerebbe – dovuto anche alla grande notorietà raggiunta a livello svizzero del tracciato per biker Ospizio Bernina-Poschiavo.

Un’importante novità che verrà prossimamente introdotta riguarda una piattaforma di vendita sul web, dove saranno offerti e si potranno acquistare senza intermediari tutti i prodotti della FR. Un’opportunità – secondo Fasciati – anche per la Valposchiavo, poiché vi potranno partecipare tutti i gruppi di interesse con la promozione dei loro prodotti: operatori turistici e culturali, ma anche produttori del settore agroalimentare e commercianti locali. Sempre secondo Fasciati si tratterebbe di un meccanismo potenzialmente virtuoso.

Piotr Caviezel, responsabile vendita e marketing FR, ha passato brevemente in rassegna il 2018 in Valposchiavo, ossia l’evento faro relativo ai 10 anni di UNESCO in Valposchiavo; la collaborazione nella vendita di buoni per il tempo libero con il Museo Casa Console e vari ristoranti di Poschiavo, Le Prese e Tirano; la realizzazione di una guida turistica digitale [infoT(r)ainment] con informazioni sul patrimonio UNESCO e sulla Valposchiavo; lo sviluppo del Bernina Express in cooperazione con Erboristeria Raselli e vari ristoranti.



progetti già pianificati che ci riguarderanno da vicino sono un pullman della FR per passeggeri che collegherà Tirano a Milano, il Diavolezza Express, con la salita in cabinovia fino in vetta alla stazione sciistica, e il nuovo Bernina Express che svolgerà il percorso Landquart-Davos-Valposchiavo-Tirano. Sono ancora in fase di progettazione, invece, un giardino botanico di erbe alpine (in cooperazione con Ricola) e lo STOP fotografico di 15 min. del Berninaexpress ad Alp Grüm. Nel settore del materiale rotabile sono previsti la ristrutturazione e il lifting delle carrozze panoramiche e l’introduzione di carrozze fotografiche con elementi interattivi e ludici, nelle quali ci sarà nuovamente la possibilità di aprire il finestrino per fotografare.

Silvio Briccola, responsabile finanze FR, ha illustrato una panoramica di quelli che sono i progetti infrastrutturali in corso di attuazione e di pianificazione su tutta la rete e nella nostra regione. Per il risanamento della stazione di Poschiavo ha dichiarato che i lavori stanno rispettando la tempistica e termineranno nel corso del 2019. Questo importante risanamento (con stazione d’incrocio Pradei e doppio binario) ha come finalità il perfezionamento dell’orario cadenzato e una percorrenza ridotta, ma per un ulteriore sviluppo in tal senso si sta già progettando un doppio binario anche in zona Li Foppi, presso Cadera.

Un altro risanamento in fase di progettazione e dialogo con i diversi partner coinvolti riguarda la stazione di Miralago. Al momento sul tavolo vi sarebbero diverse varianti che dovranno essere valutate. Per quanto riguarda la flotta dei treni, a partire dalla primavera del 2019 e in modo progressivo, sulla rete ferroviaria del Cantone compariranno i primi nuovi elettrotreni “Capricorn” (sono previsti 36 pz.) e dal 2020 nuove locomotive di manovra ibride (7 pz.), pari a un investimento di 361 milioni di franchi.

Come ribadito anche dal direttore della FR, l’età media attuale della flotta è di circa 30 anni, mentre l’ideale sarebbe di 15. A tale proposito anche tutte le spese per un ammodernamento dei convogli più vecchi, come ad esempio l’inserimento di prese elettriche a disposizione dei passeggeri, passeranno al vaglio delle priorità. La FR è inoltre impegnata a garantire sui propri treni una buona connessione alla rete mobile e ad installare, in caso di grandi investimenti/risanamenti, impianti wi-fi presso le stazioni principali (come ad esempio Poschiavo e Alp Grüm).

Markus Barth, responsabile produzione FR, ha messo l’accento su qualità ed efficienza. Per un’impresa ferroviaria questi fattori sono molto legati alla sicurezza e alla puntualità. I numerosi ripari antivalanghe costruiti negli scorsi anni sono investimenti per minimizzare le interruzioni. All’incolumità dei passeggeri si sta inoltre lavorando anche sui nuovi elettrotreni, mediante l’informatizzazione dei dispositivi di sicurezza automatici. Sul miglioramento della puntualità, pur mantenendo il massimo della sicurezza, al momento vi sarebbero ancora dei margini di guadagno sui treni in salita; meno invece su quelli in discesa. Ma un chiaro incremento in questo settore è rappresentato anche dall’implementazione delle stazioni di incrocio.

Il recente sviluppo positivo di passeggeri biker ha messo in seria difficoltà anche la stazione di Poschiavo: solamente nel mese di luglio del 2018, su tutta la rete della FR, sono stati circa 30’000 i passeggeri con mountain bike a salire sui treni. In tal senso, per non creare troppi disagi al traffico dei treni, la FR è aperta anche a collaborazioni esterne per il trasporto delle biciclette.

Vi sarebbero invece meno possibilità di intervenire – hanno dichiarato il direttore e Piotr Caviezel – sul fronte dei tour operator che propongono solo un’andata sulla tratta Tirano-Poschiavo o viceversa, causando traffico di pullman vuoti attraverso la valle. La FR sarebbe solo indirettamente responsabile di questo fenomeno e per quanto riguarda l’ambiente e l’ecologia – ha ricordato Fasciati – essa persegue un’economia sostenibile mediante un trasporto di persone su rotaia, il quale ha anche un impatto meno forte sul nostro territorio, mentre i problemi di traffico in Valposchiavo, dovuti alla sovrapposizione di strada e ferrovia, sarebbero una questione cantonale cui non è realisticamente pensabile a delle soluzioni entro i prossimi 20-30 anni.


Achille Pola (video di Bruno Raselli)