Il personaggio sportivo dell’anno: Matteo Badilatti

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Foto di Noah Arnon

Anche quest’anno Il Bernina ha selezionato gli eventi e intervistato alcuni personaggi valposchiavini che si sono distinti nel corso del 2018.

 

Matteo Badilatti non ha bisogno di presentazioni. Il poschiavino, classe 1992, da anni balza agli onori della cornaca, locale e non, per le imprese sportive in sella alla sua bicicletta. Il 2018 è stato l’anno della definitiva consacrazione, l’ingresso nel circuito professionistico è finalmente arrivato e Matteo sembra già bruciare le tappe. A riprova di questo, in pochi mesi ha già compiuto un salto di qualità: dalla terza divisione con il team Vorarlberg-Santic è stato prima preso come stagista e poi confermato dalla Israel Cycling Academy, che milita in seconda divisione.

Primo anno da corridore professionista, all’inizio con il team Vorarlberg-Santic ora con la Israel Cycling Academy, qual’è il tuo bilancio di fine anno di questo esordio nel circuito professionistico?
È stato un anno positivo e sono soddisfatto dei progressi fatti. Con il team Vorarlberg Santic prima e la Israel Cycling Academy poi, ho avuto la possibilità di gareggiare molto e di apprendere altrettanto. Ho cominciato con una squadra continental di terza divisione passando poi ad agosto come stagista in una professional (seconda divisione). Il salto di categoria mi ha permesso di maturare importanti esperienze che sicuramente mi saranno utili nell’imminente futuro, oltre a rendere possibile che il mio hobby diventi un lavoro a tutti gli effetti.

Foto di Noah Arnon

Una curiosità: qual’era il tuo sportivo preferito da piccolo, avevi diciamo un idolo, uno di cui tenevi il poster in camera?
Non ho mai avuto un’idolo sportivo in particolare, seppur ammirando numerosi sportivi per vari aspetti. Fin da bambino ho sempre seguito i diversi sportivi valposchiavini e le loro prestazioni. Ricordo con molto piacere in particolare una cartolina autografata da Michael Albasini che tenevo in camera e che senza ombra di dubbio mi ha fatto avvicinare al mondo del ciclismo. La sua figura ha fatto sì che seguissi il ciclismo e in un certo modo che mi trovi qui dove sono ora.

Foto di Noah Arnon

Quali sono i tuoi propositi per il prossimo anno? Che risultati ti prefiggi?
Nel 2019, dopo un finale di stagione come stagista, sarò professionista con la Israel Cycling Academy (ICA). Un passo avanti nel mondo del ciclismo che mi aprirà tante porte e che mi offrirà diverse opportunità. Infatti sono numerosi i cambiamenti sia a livello organizzativo che di struttura. Con ICA tutti i corridori, di ben 18 nazionalità diverse, sono seguiti al 100% in modo professionale e nulla vien lasciato al caso. Questo ci offre la possibilità di svolgere il nostro lavoro al meglio e di pensare solo ed unicamente a “pedalare”. Il calendario sarà più completo dandoci la possibilità di partecipare a corse di alto livello in quasi tutti i continenti.

L’obiettivo è sicuramente di migliorare e di continuare il percorso di crescita intrapreso. Personalmente desidero imparare il più possibile, raccogliere risultati importanti per la squadra e regalare emozioni nelle gare a me più congeniali. A distanza di un’anno spero di ritrovarmi soddisfatto della stagione appena trascorsa e altrettanto motivato per la prossima.

Foto di Noah Arnon

Ti ritrovi nella definizione di personaggio sportivo dell’anno per la Valposchiavo
La Valposchiavo ha tanto da offrire agli sportivi e di conseguenza c’è un bel gruppo di personaggi sportivi a rappresentarla. Io stesso ho avuto molti stimoli e sono stato motivato da loro. Per me è motivo di orgoglio farne parte ed essere associato a un “valposchiavino” in giro per il mondo. Sono molto fiero di esserlo.


A cura di Ivan Falcinella

Ivan Falcinella
Membro della redazione