La biblio.ludo.teca La sorgente, mercoledì 27 febbraio, ha ospitato Josy Battaglia e Marco Rodari per un’intervista pubblica.
Rodari opera da 14 anni come “claun” in vari paesi colpiti dalla guerra. Per circa 6 mesi l’anno si trova all’estero, dove si sposta tra Siria, Iraq e Israele, mentre gli altri 6 mesi cerca di trascorrerli in Italia. Durante i periodi all’estero si prende cura dei bambini nei Paesi disastrati dai conflitti. Durante la serata ha raccontato di quanto sia importante riuscire a far sorridere un bambino dopo anni di bombardamenti, nei quali non ha chiaramente potuto vivere la propria infanzia. Con altri volontari si reca in luoghi, ad esempio scuole o chiese, non ancora distrutte dalle bombe dove radunano il maggior numero di bambini possibile. Durante queste mattinate il Pimpa, questo il suo nome d’arte, cerca di far sorridere e divertire i bambini con dei trucchi molto semplici ma di grande impatto che rimarranno impressi nei loro ricordi, come testimoniato dal fatto che anche dopo anni i ragazzi da lui incontrati lo riconoscono e lo salutano con gioia.
Alla domanda perché abbia deciso di definirsi “claun” e non clown, il Pimpa ha raccontato di essersi ispirato al suo maestro Margherito, il quale andava a fare il claun negli ospedali. In questo senso la sua attività si distingue da quella esercitata dai clown del circo.
Al termine della serata il pubblico, visibilmente colpito e commosso dalla sua testimonianza, ha avuto la possibilità di fare un’offerta in cambio del libro “La guerra in un sorriso” che Rodari ha scritto quando si trovava in Medio Oriente. La tappa poschiavina del Pimpa si è conclusa giovedì mattina quando ha incontrato la 5a e la 6a classe di Poschiavo.
Selena Raselli