Venerdì sera, 2 agosto 2019, presso il deposito della Ferrovia retica di Poschiavo si è tenuto il concerto di Heiri Känzig e di sua nipote Anna Känzig, accompagnati dal pianista Jean Paul Brodbeck e dal batterista Dominik Burkhalter. L’evento è stato promosso da «La Scarìza Eventi», l’associazione dietro cui si cela la passione per la musica e l’amicizia di due collaboratori dell’omonima rivista bimestrale pubblicata fra il 1985 e il 1995.
Che il deposito della Ferrovia retica di Poschiavo sia una location molto apprezzata dal pubblico e dagli artisti, non è più una novità ma ormai una piacevole conferma. Dopo l’evento messo in scena per la Festa danzante e il concerto dell’Alex Levine Trio nel 2018, anche in questa terza occasione l’ala sud del deposito ferroviario di Poschiavo ha accolto più di 150 spettatori, che hanno potuto assistire ad un concerto di rara preziosità, dai toni mai sgarbati e con momenti di intenso pathos musicale. Il capannone per la manutenzione dei treni, perfettamente curato dal personale della Ferrovia retica e al riparo dalle intemperie, si presta magnificamente a questo tipo di performances sia da un punto di vista acustico che per lo straordinario scenario.
Anna e Heiri Känzig (voce e contrabbasso) sono appena reduci da un concerto svoltosi a Pontresina nell’ambito dell’assegnazione del «Franco Ambrosetti Jazz Award», un nuovo premio istituito dal “Festival da Jazz St. Moritz”, che quest’anno è giunto alla sua dodicesima edizione. E basta dare una veloce scorsa alla biografia di Heiri Känzig su Wikipedia per capire la levatura artistica del contrabbassista zurighese. Ma la novità data dal premio, e accompagnata da una serie di concerti intitolati “Känzig & Känzig” – come appunto quello di Poschiavo – è sicuramente rappresentata dall’accoppiata fra l’estro jazzistico dello zio al contrabbasso e la voce limpida e soave con velature pop-folk della nipote, che propone un tipo di jazz delicato e “orecchiabile”.
Come spiegato dalla stessa Anna Känzig fra un pezzo e l’altro, l’incontro musicale con lo zio rappresenta però un piacevole ritorno al mondo del jazz, dopo una serie di successi che l’hanno posta all’attenzione della scena pop svizzera. Un discorso simile può essere fatto per l’eccellente batterista Dominik Burkhalter, che pur avendo iniziato la sua carriera nel jazz non disdegna contaminazioni con altri generi musicali, come testimonia ad esempio una sua recente collaborazione con il famoso rapper svizzero Bligg. Burkhalter ha dato dimostrazione di una vasta padronanza dello strumento, che destreggia con brio e leggerezza. Anche il pianista Jean Paul Brodbeck proviene da una storia musicale piuttosto variegata; dopo avere iniziato con lo studio della musica classica, infatti, è successivamente passato all’hip hop e al jazz. Il suo tocco delicato ma sicuro sulla tastiera del Fazioli messo a disposizione dalla «Lardipiano» ha impreziosito l’esibizione della cantante e degli altri musicisti con una presenza sempre vigile e discreta al punto giusto.
In generale il concerto si è contraddistinto per vivacità ritmica, un accurato rispetto delle partiture e per l’alternarsi molto equilibrato fra i vari strumenti, lasciando spazi più o meno contenuti alle improvvisazioni, nelle quali il contrabbassista e leader del gruppo, Heiri Känzig, si è tuttavia messo in luce per un estro a tratti incontenibile, catturando l’attenzione del pubblico come nella migliore tradizione del jazz. Accanto ai molti standard jazz, il quartetto ha proposto anche alcuni pezzi appositamente composti da Heiri e Anna Känzig con linee melodiche più pop, ma sempre in chiave jazz. Il tutto per un intrigante progetto musicale, o “affare di famiglia”, che – come accennato – è già stato coronato da un premio.
Il prossimo 27, 28 e 29 settembre il deposito della Ferrovia retica farà nuovamente il bis ospitando lo spettacolo di danza contemporanea “Walls” e un laboratorio intorno allo stesso spettacolo, promosso dall’associazione «riverbero».
Achille Pola