Giunta, confermato modello di direzione scolastica e accolto postulato per riordino territorio

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Orlando Crameri, membro del Consiglio scolastico, e Sabina Paganini, direttrice scolastica

Il punto 6 all’ordine del giorno della seduta della Giunta del Comune di Poschiavo di lunedì 28 ottobre 2019 (clicca qui per la prima parte), prevedeva l’Informazione in merito alla Direzione scolastica. Un’informazione voluta dai membri di Giunta durante la seduta dello scorso 15 aprile a seguito di una discussione sorta intorno alla concessione di un credito suppletivo di CHF 32’000 annui alla Direzione scolastica. Durante quella seduta era infatti stata avanzata la richiesta da parte dei consiglieri Michela Cortesi-Bontognali (PDC) e Fulvio Betti (UDC) di accettare lo stanziamento del credito con il vincolo, per gli organi scolastici, di presentare uno studio in grado di offrire possibili varianti rispetto all’esecuzione dei compiti di segretariato.

Nella seduta di lunedì scorso lo studio informativo è stato quindi presentato. L’introduzione è stata svolta dal consigliere scolastico Orlando Crameri, il quale ha subito dichiarato che il Consiglio scolastico ha valutato e analizzato attentamente il mansionario per individuare eventuali compiti da demandare ad un segretariato ed è giunto alla conclusione che il sistema in vigore sia valido.

Lo studio è stato poi illustrato nel dettaglio dalla direttrice delle Scuole comunali di Poschiavo, Sabina Paganini, che in prima battuta ha precisato che non in tutte le scuole del Cantone viene adottato il medesimo sistema. La direttrice, dopo aver mostrato alcune cifre sulle percentuali d’impiego degli insegnanti e sul numero degli allievi nelle varie sedi scolastiche del comune, ha passato in rassegna il mansionario relativo ai compiti amministrativi, diversificando fra i compiti di direzione scolastica e quelli di segretariato e mostrando le mansioni già cedute all’Amministrazione comunale.

Nello studio si evidenzia come, al momento, i compiti di segretariato non superino il 15% di carico di lavoro, laddove circa il 10% è già affidato all’Amministrazione comunale, mentre la rimanente percentuale è parte integrante della gestione scolastica. Molti di questi incarichi specifici sono affidati alla Direzione scolastica e non possono essere affidati ad altri. La collaborazione con il reparto finanze è ottimale, mentre il personale amministrativo delle scuole, che è presente 5 giorni settimanali su 5, utilizza già i programmi comunali ed è collegato al sistema. Le sinergie sono dunque attive e non causano costi ulteriori alle finanze pubbliche.

Da un’attenta analisi, Consiglio comunale e Consiglio scolastico giungono pertanto alla conclusione che, anche se alcuni compiti di segretariato attualmente gestiti dalla Direzione scolastica (come ad esempio la redazione di protocolli, la stesura di congedi speciali e il piano sostituzione insegnanti) potrebbero teoricamente essere ceduti a un segretariato di Direzione, l’organizzazione attuale sia la più razionale ed economica.

Al centro il consigliere comunale Renato Isepponi durante la Giunta del 28.10.2019

Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri di giunta Cortesi-Bontognali e Betti, che hanno sottolineato l’importanza di simili studi per permettere al Legislativo di ponderare meglio la materia e in seguito di deliberare. Il consigliere comunale Renato Isepponi (Poschiavo Viva), da parte sua, ha voluto chiosare la questione puntualizzando sul fatto che il compito di vigilanza sull’operato di insegnanti e direzione scolastica viene svolto in primis dal Consiglio scolastico, che si occupa anche di consultare le leggi superiori che determinano le specifiche mansioni. Il consigliere di giunta Betti non ha però perso l’occasione per rilanciare la palla, ribadendo che fino a prova contraria non vi è alcun articolo che vieti al Legislativo di chiedere uno studio sulle mansioni di un organo comunale.

La Giunta è quindi passata a trattare l’ultimo punto all’ordine del giorno: la risposta del Consiglio comunale al Postulato relativo al riordino del territorio dopo la cessazione di un’attività, presentato da Poschiavo Viva nella seduta di Giunta dello scorso 8 ottobre. Su sollecitazione del Consiglio comunale, il testo del postulato è stato nel frattempo riformulato nei seguenti cinque punti/richieste:

1. l’elenco delle infrastrutture e dei depositi fuori uso sulle particelle del Comune di Poschiavo
2. l’elenco dei contratti, degli accordi e delle concessioni delle cave o dei depositi di proprietà del Comune di Poschiavo date in gestione. A questo proposito chiediamo una valutazione sommaria degli introiti generati negli ultimi 5 anni prima della chiusura delle cave o dei depositi
3. di verificare se nei contratti di concessione erano comprese le garanzie dei gestori o dei privati in merito ai costi di smaltimento degli impianti o dei macchinari
4. di presentare un inventario delle linee (cavi, fili e tralicci) sul territorio del Comune di Poschiavo, valutando se siano ancora necessarie o si possano sostituire con altre tecnologie più innovative e meno incisive (linee telefoniche/cellulari)
5. di presentare una proposta per lo smantellamento delle infrastrutture obsolete e la relativa tempistica

Il Consiglio comunale ha proposto alla Giunta di accettare il postulato con alcune riserve. Riserve che, come precisato dal podestà, non vanno contro il principio di base, ma che stralciano dal testo “la valutazione economica degli introiti” (punto 2), “la valutazione tecnologica” (punto 4) e “la relativa tempistica” (punto 5). I punti stralciati, a detta di Giovanni Jochum, non sono infatti determinanti per il riordino del territorio. Interpellato a tale proposito il primo firmatario del postulato, Lorenzo Heis (Poschiavo Viva), ha preso la parola dichiarandosi d’accordo con le riserve, ribadendo l’importanza di proseguire sulla strada del riordino di queste aree.

La Giunta ha quindi accettato unanimemente il postulato con le riserve proposte dal Consiglio comunale, confermando la rilevanza del tema relativo al riordino del territorio.  

Il podestà di Poschiavo, Giovanni Jochum durante la Giunta del 28.10.2019

Al punto Varia, il podestà ha annunciato la pubblicazione, a breve, della ricerca di un ufficiale del Registro fondiario. L’attuale incaricato, che prossimamente andrà in pensione, ha infatti reso attento il responsabile di dipartimento sul fatto che un eventuale candidato dovrà disporre di una specifica formazione che richiede tempi piuttosto lunghi.

Il consigliere Francesco Luminati (Poschiavo Viva), dopo avere constatato, lo scorso fine-settimana, una situazione di posteggi al limite del sostenibile nei pressi di Sfazù, ha chiesto all’Esecutivo se non fosse possibile procedere al posizionamento di parchimetri o all’introduzione di un’app che consenta al Comune di creare più ordine fra i veicoli e anche introiti. Anche la consigliera Michela Cortesi-Bontognali ha notato una situazione piuttosto fuori controllo, che le ha però piuttosto destato preoccupazione in merito all’incolumità dei pedoni che uscivano dalle macchine posteggiate lungo i lati della strada cantonale. Ai quesiti posti dai due consiglieri ha risposto il capodipartimento Carlo Crameri spiegando che il tema non è nuovo, e che purtroppo l’area comunale di Sfazù, adibita anche a parcheggio, si trova in zona di pericolo naturale e funge pure da deposito di legname. La tempistica a livello cantonale per ottenere il permesso di mutare l’area in parcheggio a pagamento e trovare una soluzione alternativa per il deposito di legname in zona risulta essere molto più lunga di quanto si immaginasse prima di essere stato eletto a capo del dipartimento. Mentre per quanto riguarda la realizzazione del parcheggio previsto a Pozzolascio, Crameri ha detto che bisognerà attendere almeno 2-3 anni prima del riempimento completo dell’area con materiale di deposito pulito.

Un’altra domanda all’indirizzo dell’Esecutivo è provenuta dal vicepresidente di Giunta Ivan Pola (Poschiavo Viva), che ha chiesto lumi sull’imminente installazione di un’antenna 5G nei pressi del quartiere Crott, a Poschiavo. Una tecnologia che ha suscitato e sta suscitando parecchie polemiche in tutta la Svizzera. Gli ha risposto il podestà, precisando che è al corrente delle moratorie chieste da alcuni comuni, e in particolare quello di Mesocco, per la posa di queste antenne, ma da quanto è a conoscenza l’esclusiva competenza in materia è dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Il Consiglio comunale di Poschiavo ha discusso dell’argomento in una recente seduta e, pur senza avere preso alcuna posizione in merito, malgrado i paventati rischi per la salute intravede anche un grande potenziale in questa nuova tecnologia.


Achille Pola