Nella seduta della Giunta di lunedì 25 novembre, è stata anche apportata una “Modesta revisione dell’ordinanza sulle tasse per le licenze di pesca del Comune di Poschiavo”.
Il Consiglio comunale, cogliendo una recente proposta di Fulvio Betti (UDC), ha voluto rimediare ad una discrepanza presente tra la Legge comunale concernente la pesca e le infrastrutture portuali sui laghi di diritto privato e l’Ordinanza comunale sulle tasse per le licenze di pesca.
LEGGE | ORDINANZA con incongruenza |
“Tutti gli introiti derivanti dalle licenze di pesca vanno a beneficio del Comune di cui una parte da destinare a favore di un fondo per la realizzazione e manutenzione d’infrastrutture portuali”. | “Il Comune di Poschiavo riscuote delle tasse di licenza. Con il ricavato il Comune di Poschiavo si occupa della realizzazione, della manutenzione e del rinnovo dell’infrastruttura portuale e può sostenere altre spese risultanti dal ramo pesca”. |
L’Esecutivo ha proposto, con questa formulazione, la modifica dell’art. 5 dell’ordinanza: “Il Comune di Poschiavo riscuote delle tasse per la licenza di pesca. Con il 25% del ricavato al netto delle spese (per esempio delle spese amministrative, per il guardapesca ecc.), il Comune di Poschiavo si occupa della realizzazione, della manutenzione e del rinnovo dell’infrastruttura portuale e può sostenere altre spese risultanti dal ramo pesca. Il resto del ricavato va a favore dell’erario comunale”.
“La proposta di modifica – ha spiegato il consiglio comunale – va nella direzione di lasciare meno spazio possibile ad interpretazioni e rispecchia ciò che è contemplato nella rispettiva legge. L’ammontare del 25% da destinare al fondo pesca è inteso al netto di tutte le spese. Tenendo in considerazione che, secondo la legge, un importo bisogna in ogni caso attribuirlo a questo fondo, ma che comunque il porto è ora costruito e finanziato dal Comune, si ritiene che il 25% sia il massimo giustificabile. L’ammortamento del porto viene considerato nel dicastero pesca”.
Il consigliere Vito Crameri (PDC), anche in qualità di presidente della Società Pescatori Poschiavo, ha chiesto ai presenti una modifica della percentuale in oggetto: il 20% lordo, anziché il 25% al netto delle spese; questo – ha spiegato Crameri – per salvaguardare la pesca nel futuro. Da qui ne è nata una discussione che ha coinvolto anche il consigliere Fulvio Betti (UDC), sostenitore della proposta dell’Esecutivo. Per questo motivo, la proposta di Crameri è andata in votazione, prendendo i soli 5 voti del PDC. Con 10 voti è passata la formulazione proposta originariamente dal Consiglio Comunale.
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Informazione relativa all’informatica nell’Amministrazione comunale
Il quarto punto all’ordine del giorno ha riguardato un’informazione richiesta dal consigliere Ivan Pola (Poschiavo Viva), che chiedeva delucidazioni in merito ai costi riguardanti l’informatica nell’Amministrazione comunale, ritenuti forse troppo elevati per un comune piccolo come Poschiavo.
La presentazione della situazione è stata lasciata al responsabile delle finanze del comune di Poschiavo Roberto Cagnoni, che ha passato in rassegna il comparto hardware e software, e il loro funzionamento. Una relazione minuziosa che ha ricevuto i complimenti di Ivan Pola (“Un tema – ha detto – che anche negli anni passati ha suscitato attenzione”) e Francesco Luminati (Poschiavo Viva); quest’ultimo ha elogiato il grande lavoro “dietro le quinte”, definendo l’amministrazione un “grande esempio di efficienza e innovazione”.
Rispetto al tema dei costi, infine, Cagnoni ha confrontato le spese di Poschiavo con quelle di altri quattro Comuni grigionesi, dimostrando così la virtuosità dell’ente.
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Marco Travaglia