Una scuola nuova per un comune che cambia
Il progetto di ristrutturazione è stato presentato alla popolazione mercoledì sera, 17 novembre, nella palestra di Santa Maria, per l’occasione occupata fino all’ultima sedia. Arno Zanetti, direttore scolastico, ha presentato in modo chiaro e dettagliato i cambiamenti futuri delle scuole elementari e dell’infanzia. Il progetto in generale sembra essere stato molto apprezzato dalle autorità e dal pubblico presente. Non sono però mancate voci scettiche. Il 14 dicembre la Giunta deciderà se approvare o meno la ristrutturazione.
Scuola dell’infanzia
Si mantengono quattro sezioni con quattro insegnanti. Verrà chiusa la struttura di San Carlo e i bambini saranno trasportati a Poschiavo. I bambini della Squadra di Basso andranno a Le Prese, di modo che ci saranno due sezioni a Poschiavo e due a Le Prese. I cambiamenti sono dettati principalmente dal calo delle nascite: circa il 40% in meno rispetto a 15 anni fa.
| Anno di nascita | Totale |
| 1989| 51 |
| 1990| 46 |
| 1991| 43 |
| 1992| 41 |
| 1993| 30 |
| 1994| 34 |
| 1995| 32 |
| 1996| 33 |
| 1997| 42 |
| 1998| 26 |
| 1999| 27 |
| 2000| 31 |
| 2001| 33 |
| 2002| 31 |
| 2003| 30 |
I criteri tenuti in considerazione e i vantaggi principali sono:
- lo sfruttamento di una struttura ideale a Le Prese
- la creazioni di classi numericamente più omogenee
- la possibilità di collaborazione tra le due sezioni presenti della stessa sede (novità solo per Le Prese)
- rivalutazione della sede e del paese di Le Prese
Svantaggi comportati dalla nuova situazione:
- trasporto con costi aggiuntivi
- interventi alle strutture esistenti: a San Carlo la scuola dell’infanzia sarà trasformato in aula per le attività tessili, a Le Prese dovrà essere abbattuta una parete di separazione e isolato fonicamente il soffitto.
Scuola elementare
1ª-2ª-3ª elementare:
Nella prima fase scolastica, dalla prima alla terza classe, vengono rivalutate le frazioni e sfruttate le strutture già presenti a San Carlo e all’Annunziata. In queste sedi infatti saranno create tre monoclassi, eliminando il sistema di classi doppie presente fino adesso nelle frazioni. I bambini della parte nord del Comune – Poschiavo, Cimavilla, Resena, San Carlo, Angeli Custodi, Pedecosta, Pedemonte – dovranno recarsi alla sede di San Carlo; quelli della parte sud – Le Prese, Prada, Annunziata, Viale, S. Antonio, Campiglioni, Spineo, La Rasiga, Cologna – frequenteranno i primi tre anni scolastici all’Annunziata.
4ª-5ª-6ª elementare:
A Poschiavo verranno accolti tutti i bambini del Comune a partire dalla 4ª classe elementare. Per ogni annata scolastica ci saranno due parallele, mantenendo così un totale di sei classi coi rispettivi sei insegnanti.
Il Consiglio scolastico comunicherà ai genitori la sede che dovranno frequentare i figli.
| Annunziata | P.vo 1 | P.vo 2 |San Carlo |
| 1ª (13) | | | 1ª (12) |
| 2ª (21) | | | 2ª (21)|
| 3ª (16) | | | 3ª (17)|
| | 4ª (17) | 4ª (16) | |
| | 5ª (17) | 5ª (17) | |
| | 6ª (15) | 6ª (15) | |
(I numeri tra le parentesi sono le previsioni per
gli allievi per l’anno 05/06)
Ecco quattro esempi del percorso scolastico di quattro bambini:
- bambino di Poschiavo: scuola dell’infanzia a Poschiavo, 1ª-3ª elementare a San Carlo, 4ª-6ª a Poschiavo
- bambina di Le Prese: scuola dell’infanzia a Le Prese, 1ª-3ª elementare all’Annunziata, 4ª-6ª a Poschiavo
- bambino di San Carlo: scuola dell’infanzia a Poschiavo, 1ª-3ª elementare a San Carlo, 4ª-6ª elementare a Poschiavo
- bambina di Prada: scuola dell’infanzia a Le Prese, 1ª-3ª elementare all’Annunziata, 4ª-6ª a Poschiavo
Da notare che gli insegnanti continueranno ad accompagnare una classe per la durata di due anni scolastici, ciò consente un’osservazione dell’allievo per un periodo maggiore, una migliore intesa e fiducia nel rapporto insegnante-scolaro e l’adattamento ai testi didattici concepiti per i due anni. Agli insegnanti di 3ª-4ª elementare sarà chiesta flessibilità, visto che dovranno cambiare sede ogni anno per seguire la propria classe. Tutte queste decisioni hanno tenuto in considerazione pure un’inchiesta agli insegnanti effettuata nell’autunno 2003.
Con questo nuovo sistema si possono evitare situazioni complicate come per esempio quella della seconda classe di San Carlo, dove c’è una sola allieva, mentre la terza classe ha 9 allievi. Con classi numericamente omogenee ci si adatta alle nuove norme di sussidiamento cantonale e si garantisce allo stesso tempo l’esistenza delle sedi scolastiche delle frazioni.
Ecco brevemente come funziona il sistema di sussidiamento: un’unità di sussidiamento è di 18 allievi, per una classe che dovesse contare 7 allievi il Comune riceverebbe 7/18 della somma prevista.
Ma l’adeguamento al sistema sussidiario non è l’unico vantaggio elencato durante la serata: con le monoclassi si migliora la qualità della scuola; il nuovo sistema garantisce pari opportunità per allievi e insegnanti; le strutture esistenti vengono sfruttate meglio (specialmente le attrezzature della sede di Poschiavo). Inoltre gli allievi di sostegno di 4ª, 5ª e 6ª classe potranno essere raggruppati in un’unica classe, grazie al sistema di parallele a Poschiavo. Il sistema è anche compatibile con il concetto integrativo della Scuola Ortopedagogica.
Voci della serata
L’ispettore scolastico, Gustavo Lardi, appoggia il progetto. A suo parere i due concetti fondamentali sono:
-
- la qualità dell’insegnamento raggiunta con il sistema di monoclassi e
-
- le pari opportunità per tutti, grazie ad un trasporto professionale e sicuro e grazie alla valorizzazione delle regioni periferiche.
Pure il Consiglio comunale, come comunicato dal capo del dipartimento dell’educazione Roberta Zanolari, ritiene che il progetto risponda alle esigenze attuali, nella cura e nel rispetto di tutti.
Il Podestà, Tino Zanetti, aggiunge che spetterà alla Giunta esprimersi in merito alle varie sedi e ai costi, che dovranno mantenersi sul livello attuale.
Come già detto sono emerse pure voci scettiche: Nicola Passini, presidente del Comune parrocchiale, chiede cosa ne sarà della formazione pastorale (lezioni di religione), se si possa garantire un trasporto sicuro e se i criteri secondo cui i bambini verrebbero suddivisi nelle varie sedi sia ragionevole. Avrebbe visto volentieri la valutazione di un secondo progetto che preveda meno bambini sulle strade, visto che anche i luoghi di sosta per gli autopostali sulla strada cantonale non sono sempre adatti.
Il Prevosto, don Cleto Lanfranchi, sottolinea i problemi del trasporto e afferma che il problema delle lezioni di religione potrà essere regolato solo dopo che sarà stabilito il modello definitivo.
Il Pastore Antonio Di Passa dal canto suo non vede dei problemi, neanche per quanto concerne la formazione religiosa degli allievi per la comunità evangelica.
Nelle varie risposte alle preoccupazioni emerse, Arno Zanetti, Roberta Zanolari e Serena Bonetti, membro del Consiglio scolastico, sottolineano che il problema del trasporto è di massima importanza e si sta ancora valutando come risolverlo al meglio. Riguardo alla suddivisione degli allievi nelle varie sedi – problema maggiormente sentito dai genitori – la proposta sembra essere l’unica attuabile tra tutte quelle possibili e immaginabili che sono state vagliate. Non saranno quindi i confini geografici a decidere, ma bensì il Consiglio scolastico in base alle esigenze (principi pedagogici, costi, capacità delle infrastrutture, ecc.). È stato detto che queste decisioni si devono prendere con la testa e non con il cuore.
Dopo un’ora di presentazione e un’ora di interventi del pubblico, fondamentalmente positivi, ma pure incentrati sulla preoccupazione del trasporto, sulla dislocazione in sedi diverse e sull’insegnamento religioso, Roberta Zanolari ha concluso invitando tutti a voler guardare al futuro in maniera positiva.
- le pari opportunità per tutti, grazie ad un trasporto professionale e sicuro e grazie alla valorizzazione delle regioni periferiche.
Redatto da Alan Crameri – alan.crameri@bluewin.ch