ODISSEA POP
Teatro Mignon, Tirano
Madre mia, perché vieti che il fedele cantore
ci allieti come la mente l’ispira? Colpevoli non sono
i cantori, responsabile é Zeus, che assegna a ciascuno,
agli uomini che mangiano il pane, la sorte che vuole.
Gli uomini lodano di più quel canto
che suona più nuovo a chi ascolta.
Odissea I, vv. 346-349
Giovedì, 2 dicembre 2004 – ore 21
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interpreti e autori in scena: Ferruccio Spinetti, contrabbasso, voce; Petra Magoni, voce; Monica Demuru, voce
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Testo liberamente tratto da Omero e Derek Walcott
a cura di Monica Demuru -
Musiche randagie originali e di repertorio
Biglietti € 12
I tre interpreti, due cantattrici e un contrabbassista, cadono in tentazione e cantano l’Epica o quel che resta dei racconti, antichi e moderni, di eroi, guerra, amore e viaggi, restituendo nuova vita ad un genere altrimenti esiliato sulle vette letterarie colte o negli ultimi bassifondi di poesia orale “all’improvviso”. Vecchio di trenta secoli e vivo, mutante, attaccato al verso, al ritmo, alla rima facile, alla sperimentazione linguistica e musicale, alla tradizione popolare, al Lied, alla Cantata, alla canzone e alla canzonetta. Vi si canta l’eterna vicenda dell’uomo indeciso o disperato davanti al dolore che subisce o procura, la lotta, il sogno della pace, la vita inarrestabile.
Redatto da La Redazione – redazione@ilbernina.ch