Repower: un 2011 negativo?

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In ogni caso un buon risultato in un contesto molto difficile
Il Gruppo Repower chiude un 2011 che ha messo in difficoltà tutto il settore energetico con un utile di 54 milioni di franchi (-30%). Comunque creati 40 nuovi posti di lavoro. CI si avvia alla rinuncia a Brunsbüttel?!

I ricavi si sono attestati a 2,5 miliardi di franchi (+11%), mentre l’EBIT è sceso a 130 milioni di franchi (-18%). Positivo il cash-flow operativo che ha raggiunto i 138 milioni di franchi (+20%). Repower si presenta con una solida base finanziaria che a fine 2011 ammontava a 965 milioni di franchi, pari al 41% della somma di bilancio. Nell’esercizio in esame il Gruppo ha creato altri 40 nuovi posti di lavoro. Il Consiglio d’Amministrazione proporrà all’Assemblea generale la distribuzione di un dividendo di 5 franchi per titolo, che tiene conto dei futuri investimenti del Gruppo.

Il risultato del Gruppo Repower è stato penalizzato dalle difficili condizioni del mercato, e più precisamente da una domanda modesta, da prezzi dell’energia che restano bassi, da una scarsa liquidità dei mercati e da effetti valutari negativi. Per questo motivo, e in linea con le attese, il risultato è inferiore a quello dell’esercizio precedente. Repower dispone di un finanziamento molto solido (quota del capitale proprio al 41%) ed è ben posizionata per proseguire la strategia di crescita.


Repower ha fatto progredire con successo l’attività operativa

«Il risultato dell’esercizio del Gruppo si può definire buono, in particolare nel raffronto settoriale. Repower dispone di un buon posizionamento, di un finanziamento solido, di ottimi collaboratori e nel 2011 è riuscita da un lato a sviluppare sapientemente l’attività operativa e dall’altro a cogliere le opportunità presentatesi», spiega il CEO di Repower Kurt Bobst. Hanno contribuito in misura sostanziale a questo risultato positivo i margini nel trading di elettricità e gas. I trader di Repower sono infatti riusciti a sfruttare in modo ottimale le poche opportunità che si sono presentate malgrado le difficili condizioni del mercato. Il trading di gas è stato proficuamente incrementato e sono stati migliorati anche i margini della vendita, in particolare in Italia, dove Repower genera più di due terzi del volume totale delle vendite.


Influssi valutari ancora negativi e svalutazioni

Circa tre quarti del fatturato di Repower sono generati in euro. La società è pertanto soggetta a una importante esposizione valutaria. L’esercizio 2011 è stato inoltre condizionato da voci straordinarie, che però nel complesso, ai fini del risultato, si sono praticamente controbilanciate. Se da una parte gli ammortamenti straordinari, tra cui la svalutazione della controllata rumena e le rettifiche di valore nel settore IT, hanno pesato negativamente sul risultato operativo, le passività legate alle linee di trasmissione, che frattanto hanno perso la loro ragione d’essere nel quadro dell’apertura del mercato dell’energia, sono state stornate a Conto economico. Grazie a una copertura attiva gli effetti valutari negativi sono stati limitati, incidendo sul risultato finanziario per 15 milioni di franchi. Sul risultato finanziario hanno pesato inoltre una rettifica di valore della partecipazione di minoranza nel progetto di centrale a carbone di Brunsbüttel (Germania) e il passaggio a uno scaglione fiscale superiore in seguito all’aumento dell’utile in Italia.


Aumento delle vendite di elettricità e gas

Le vendite di elettricità, pari a 18,9 terawattora, si sono attestate solo lievemente al di sotto dei valori dell’anno precedente. Le vendite alla clientela finale sono aumentate del 40% a 6,4 terawattora. L’aumento è da ricondurre anche all’integrazione della controllata rumena, che nel 2011 ha contribuito per la prima volta all’esercizio sull’arco di un anno intero.


Il dinamismo di Repower e le nuove idee per i mercati stanno dando i loro frutti

Nel 2011 Repower ha conseguito ragguardevoli successi anche in altri campi. In Svizzera l’azienda ha lanciato il modello di partecipazione Repartner Produktions AG per piccoli e medi operatori energetici svizzeri, i quali possono così accedere al portafoglio di produzione di Repower, con progetti diversificati sotto il profilo tecnologico e geografico. In Germania Repower si è preparata a fare il suo ingresso nel settore gas. In Italia è stato incrementato il volume delle vendite e aumentata la redditività. Sul mercato italiano la società ha impostato le proprie attività con un chiaro orientamento ai servizi e con lo sviluppo di prodotti innovativi, come l’offerta ecocompatibile «Verde Dentro» presentata nel 2011. Maggiori difficoltà si sono presentate in Romania, un mercato in fase di sviluppo, dove le mutate condizioni di mercato e la bassa produzione idraulica hanno fatto impennare i prezzi di acquisto dell’energia in modo imprevedibile. Repower sta quindi elaborando un progetto per la produzione diretta in Romania e sta verificando le opportunità esistenti per centrali eoliche e idroelettriche.


Repower fa progressi nello sviluppo dei progetti

Nel 2011 Repower ha registrato nuovi determinanti progressi nello sviluppo di progetti. La nuova centrale idroelettrica di Taschinas (Svizzera) è stata allacciata alla rete. Il parco eolico di Lucera (Italia) progettato in proprio da Repower si trova in fase di costruzione e inizierà la produzione di corrente nel 2012. Il progetto di concessione della centrale idroelettrica Chlus (Svizzera) verrà ultimato nel 2012. Attualmente sono in corso le trattative sulla concessione, che dovrebbero chiudersi nei prossimi mesi. Le due centrali ad accumulazione con sistema di pompaggio di Lagobianco (Svizzera) e Campolattaro (Italia) hanno fatto notevoli passi avanti. Con la presentazione della domanda di approvazione della concessione al Cantone dei Grigioni il progetto Lagobianco ha segnato un’altra tappa importante e anche a Campolattaro l’iter autorizzativo prosegue nei termini previsti. La procedura di valutazione d’impatto ambientale della centrale di Saline Joniche, la cui procedura si trova in dirittura d’arrivo. Repower ha sottoposto a verifica la centrale a carbone pianificata a Brunsbüttel (Germania).


Distribuzione del dividendo con un occhio di riguardo agli investimenti futuri

Il Consiglio d’Amministrazione proporrà all’Assemblea generale del 9 maggio 2012 la distribuzione di un dividendo di 5 franchi per azione al portatore o buono di partecipazione. Tale distribuzione è inferiore a quella degli esercizi precedenti.


Prospettive: moderato ottimismo nell’attività operativa – sfida strategica impegnativa

A fronte del difficile contesto, Repower prevede per il 2012 un utile equiparabile a quello del 2011 e un risultato inferiore a livello di EBIT. «La difficile situazione attuale rappresenta al contempo una sfida e un’opportunità per Repower. Trova conferme il nostro modello operativo di integrazione verticale, per il quale siamo ben preparati e che si concentra sullo sviluppo redditizio dei mercati chiave, sull’attività di trading a livello europeo e sulla produzione propria per sostenere la vendita e il trading. Definire le basi strategiche su cui fondare le prossime azioni sarà estremamente difficile nell’attuale contesto politico energetico», afferma Kurt Bobst. Il Consiglio d’Amministrazione e la Direzione tengono costantemente monitorata la situazione nazionale e internazionale e non mancheranno di prestare attenzione all’attesa «Strategia energetica 2050» del Consiglio federale e della futura strategia energetica del Cantone dei Grigioni.