Lisa e Franz

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Il romanzo inserito nella storia “Grigioni e Valtellina del 1600
È in atto una importante mostra a Poschiavo, ma con itinerari anche nella parte valtellinese. Una mostra che interessa tutti al di qua e al di là della frontiera ossia Grigioni e Valtellina visto che abbiamo condiviso, in bene e in male, 300 anni di storia.

Sono particolarmente felice di questa mostra in quanto in questa storia, scoperta per caso ancora negli anni 80, mi sono tanto immedesimata da produrre il mio primo libro “Lisa e Franz nella Valtellina del ‘600”. Allora, come tutti del resto della mia provincia, non avevamo mai sentito parlare. Noi in Valtellina avevamo familiarità con i Grigioni solo per la presenza in quella terra di famigliari a lavorare.

Un giorno, sul Palabione dove allora andavo a sciare, un uomo del posto (Negri Lorenzo) interessato a conoscere il nostro passato, mi disse che sarei dovuta andare a Coira, al vescovato a fare delle ricerche sulla nostra storia tenuto conto, diceva lui, che abbiamo avuto rapporti con i Grigioni e noi eravamo all’oscuro di tutto dopo che era bruciato anche l’archivio parrocchiale del paese, per cui, mi disse convinto che dal ‘600 in poi eravamo all’oscuro di tutto.

Io che pur scribacchiando per hobby non ero giornalista, ma semplicemente una che lavorava, non potevo permettermi di andare a Coira a fare ricerche. Incominciai però a guardami attorno nelle biblioteche di Lugano e nella” Biblioteca Salita dei Frati” trovai un volume che trattava di questi nostri rapporti di quel tempo. Il volume stravecchio mi è stato dato una volta, ma la seconda solo da consultare sul posto, e porta il titolo: “Istorie della Valtellina” del Lavizzari. Lo lessi con grande interesse. Finalmente venivo a conoscenza della nostra storia passata. Feci una prima lettura, lo riassunsi in tante pagine, per conservarlo. Nacque quasi subito un desiderio di far conoscere questa nostra storia a un pubblico oltre i soliti letterati, lo proposi ai settimanali valtellinesi con i quali saltuariamente collaboravo, ma sempre senza esito.

Allora, tenuto conto che non sono uno storico, mi venne l’idea di inserire nel contesto una parte romanzata; una ragazza dell’Aprica e un ragazzo di Teglio, ma inseriti solo con lo scopo di alleggerire la parte storica e poi da cosa nasce cosa e senza pretese di trovare l’editore, in età da pensione, presso la Tipografia Bonazzi di Sondrio, che mi diede fiducia, nacque: “Lisa e Franz nella Valtellina del ‘600 “, nel 1993 e nel 1999 una ristampa (certo non di quelle con tanti zeri, ma senza pretese).

Non c’è più stato il tempo di soddisfare la richiesta dell’interessato alla Storia, Lorenzo Negri, con la ricerca in quel di Coira, anche perché nel frattempo è venuto a mancare, ma per me la soddisfazione di sentirmi dire: “Finalmente anche noi gente comune conosciamo la nostra storia attraverso questo libro”.

A questo punto con questa mostra in atto, che suppongo oltrepassi la frontiera Grigioni-Valtellina, c’è una occasione più radicale per approfondire questa nostra comune storia passata.


Luisa Moraschinelli


Sulla mostra: