Quando la ferita si estende su tutta la comunità

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Il pensiero di Luisa Moraschinelli
Lo abbiamo esperimentato in questi giorni su tutta l’area della Valposchiavo, in occasione della tragica morte di due ragazzi di un paese della valle; Elia e Alessio.

Due nomi conosciuti nella loro cerchia e poco più, ma che improvvisamente e imprevedibilmente sono saliti alla cronaca in una maniera straordinaria da influenzare l’atmosfera della valle, come una grande ferita che oltrepassa i limiti della normalità e influenza tutta la comunità, compresi noi forestieri.

In questi tempi un incidente d’auto, specialmente fra i giovani, non è una novità e nemmeno un funerale, visti quanti se ne susseguono in questi giorni al di qua e al di là della frontiera, ma questo è stato un caso unico che ha coinvolto la comunità di tutti i paesi della valle.

Due bare a un funerale è già una rarità, ma trattandosi di due ragazzi è stato un fatto straziante che ci ha coinvolti, anche se non conosciamo che il loro nome. Abbiamo capito la gravità del caso e siamo stati coinvolti nella atmosfera di dolore, di tristezza, di stupore di tutta la valle. Straordinaria la partecipazione alle funzioni in chiesa, ma anche ovunque. Per un paio di giorni non si è sentito parlare che di questo. In particolare la massiccia partecipazione sia al rosario di suffragio nella pur vasta chiesa di Poschiavo, sia al funerale dove non solo la chiesa era stipata, ma anche l’ampio spazio all’esterno. Sicuramente deve essere stato una sorpresa anche per i se pur pochi turisti in piazza vedere sfilare una tale imponente processione al seguito di due candide bare volutamente spoglie anche di fiori.

Quanta gioventù. Ragazze e ragazzi, sicuramente dell’età dei due giovani, che non parlavano, ma evidentemente sopraffatti dallo stupore, dal dolore per l’improvvisa perdita dei giovani amici.


Luisa Moraschinelli