La festa di commiato per don Cleto

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Ma quante feste in questi giorni a Poschiavo e dintorni
Anche volendo non si può proprio starci dietro, ma anche se per ciascun gruppo sono ricorrenze importanti, quella di domenica 29 luglio 2012 ha sicuramente coinvolto tutta la comunità di Poschiavo.

Si è trattato del commiato, dopo diciotto anni di parroco della parrocchia locale di San Vittore Mauro, di don Cleto Lanfranchi che ha celebrato la Santa Messa solenne delle dieci, affiancato dal suo collaboratore, don Guido e dall’amico (visto che è spesso presente nelle solennità) don Rinaldi, originario di Baruffini. La chiesa per l’occasione era stipata. Con la presenza della corale e dei chierichetti, misti maschi e femmine e del catechista Gianoli, che guida sempre magistralmente le funzioni.

Alla fine, ringraziamenti da parte di vari enti e, dulcis in fundo, l’aperitivo e il pranzo comune nella vicina casa parrocchiale, dove un gruppo di donne sono sempre disponibili al servizio sociale.

Veramente non serve la mia cronaca visto che a Poschiavo ci sono giornalisti d’ufficio e sicuramente più preparati di me, ma mi sia permesso ricordare qualche mia personale impressione a proposito delle funzioni officiate da don Cleto.

A parte la presenza massiccia alle funzioni specialmente alla messa domenicale, per riferirmi direttamente al celebrante, ho ammirato la guida attiva delle funzioni; non le solite in cui al di là della balaustra c’è il sacerdote celebrante, e al di sotto nei banchi, come tagliati fuori, i fedeli che intervengono solo di tanto in tanto. Don Cleto l’ho visto pilotare la comunità rendendola partecipe a ogni parte della funzione, dall’inizio alla fine, dedicando persino una piccola parte di predica diretta ai ragazzi nel loro dialetto, che don Cleto parla bene e con piacere. Una mia impressione diretta.

Comunque don Cleto nella sua nuova dimora da pensionato non si sposta che pochi metri dalla casa parrocchiale dove è vissuto per diciotto anni e quindi avrà modo di incontrare e salutare i suoi ex parrocchiani e sicuramente, anche come sacerdote non starà certo con le mani in mano.

Un saluto e tanti auguri, anche da parte mia anche se solo di recente parrocchiana.


Luisa Moraschinelli