Votazioni federali, cantonali e comunali del 23 settembre

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Delucidazioni in merito alla legge sull’energia e la riforma territoriale
Il 23 settembre 2012 le cittadine e i cittadini sono chiamati ad esprimersi su tre oggetti federali, un oggetto cantonale e due oggetti comunali. Il PDC ripresenta in succinto le raccomandazioni già pubblicate, ritenendo doveroso dare ancora alcune delucidazioni supplementari in merito alla legge sull’energia e la riforma territoriale.

 

 

Votazioni federali:

1. Decreto federale sulla promozione della formazione musicale dei giovani
Da accettare con un Si nell’urna

2. Iniziativa popolare: Sicurezza dell’alloggio per i pensionati
Da respingere con un NO nell’urna

3. Iniziativa popolare: Protezione contro il fumo passivo
Da respingere con u NO nell’urna


Votazioni cantonali:

1. Revisione parziale della Costituzione cantonale (Riforma territoriale)

Un SI convinto alla riforma parziale della Costituzione cantonale (riforma territoriale)!

Nei mesi scorsi era stata paventata la possibilità concreta che la Regione Valposchiavo sparisse quale entità territoriale a sé stante, a favore di una macro-regione Maloja-Bernina che comprendesse Bregaglia, Alta Engadina e, appunto, Valposchiavo. Grazie alla levata di scudi da parte di partiti, movimenti, autorità politiche e popolazione della nostra Valle all’indirizzo del Governo retico, e all’impegno dei nostri Granconsiglieri in fase di consultazione e di dibattimento in Parlamento, questo pericolo è stato scongiurato.

In futuro, pertanto, il nostro Cantone potrà essere suddiviso in 11 Regioni che, da un punto di vista territoriale e giurisdizionale, corrisponderanno a 11 Distretti in sostituzione delle attuali 14 Corporazioni regionali e dei 39 Circoli. Per i Grigioni questo rappresenta un’importante semplificazione delle strutture al livello statale intermedio, con conseguente maggiore trasparenza nella suddivisione dei compiti, soprattutto per quanto riguarda l’amministrazione della giustizia.

Per la Valposchiavo, futura Regione Bernina se sarà approvata la riforma parziale della Costituzione cantonale in parola, questo fatto indica invece un segnale di fiducia importante da parte del Gran Consiglio all’indirizzo di una minoranza linguistica e culturale quale indubbiamente è la nostra Valle; una fiducia che ora, a coronamento delle battaglie politiche intraprese in maniera unitaria dai nostri politici nei mesi scorsi, e a cui il PDC, a livello cantonale, ha dato un contributo determinante, deve essere sostenuta in maniera coerente e massiccia da tutti i Valposchiavini nel proprio interesse.

Ciò non andrà comunque interpretato come un segnale di sfiducia, o peggio di ostilità da parte nostra nei confronti degli amici engadinesi e bregagliotti, con i quali da sempre le genti della nostra Valle stessa intrattengono degli ottimi rapporti, quanto piuttosto quale determinazione nel voler difendere un’autonomia che affonda le proprie ragioni nella storia, nella geografia e nel diritto di essere giudicati, in prima istanza, nella propria lingua madre.

Diamo quindi prova di aver capito il valore della posta in gioco: votiamo con un chiaro e secco SI alla riforma parziale della Costituzione cantonale, che al contempo rappresenta un SI convinto ad una Valposchiavo quale regione a sé stante!


Votazioni comunali:

1. Nuovo articolo aggiuntivo alla legge comunale per la promozione della cultura
Da accettare con un Si nell’urna

2. Nuova legge sull’efficienza energetica e sulle energie rinnovabili
Da accettare con un Si nell’urna

Perché sostenere la nuova legge sulle energie rinnovabili e l’efficienza energetica, sulla quale siamo chiamati a votare il prossimo fine settimana?

Nell’ambito della sua strategia energetica 2050, il Consiglio federale ha deciso il 25 maggio 2011 di chiudere le centrali nucleari presenti sul territorio svizzero, alla fine del loro ciclo di vita, vale a dire entro il 2030. Questa decisione nata sull’onda delle emozioni suscitate dalla catastrofe di Fukushima del marzo 2011 e da quella mai dimenticata di Tschernobil del 1986, avrà delle pesanti ripercussioni su tutte le future decisioni in campo energetico.

D’altro canto, l’altra principale fonte energetica, il petrolio e i sui derivati, sono in via di esaurimento. Secondo le diverse proiezioni fatte dagli esperti in materia, si stima che le riserve di petrolio basteranno ancora per i prossimi 50-60. Inoltre è chiaro che le problematiche legate alla produzione di CO2 e le conseguenze sul clima vanno contrastate con delle misure atte a ridurre questo tipo d’inquinamento.

Basandosi su queste considerazioni ci si deve chiedere quali possano essere le soluzioni a breve e medio termine. Lo sviluppo di tecnologie legate allo sfruttamento di energie alternative quali il solare e l’eolico, daranno un contributo importante, ma non potranno risolvere da sole il problema. I motivi principali sono:

  • la disponibilità di questa energia è influenzata dalla meteorologia e perciò poco prevedibile
  • il costo dell’energia prodotta con questo tipo di tecnologie è elevato
  • l’impatto di questi impianti sul paesaggio è notevole

Con la costruzione di grossi impianti di pompaggio, come quello del progetto Lago Bianco, si creano le premesse per poter “immagazzinare” l’energia proveniente da questo tipo d’impianti di produzione, ovviando così alla problematica della disponibilità.

Un altro tassello importante del mosaico energetico futuro è il risanamento energetico degli edifici. Il potenziale di risparmio in quest’ambito è enorme. Si calcola che in Svizzera si possa ridurre da 35 a 52 milioni di tonnellate le emissioni di CO2 dovute alla combustione di olio da riscaldamento, attuando delle misure di risanamento energetico per i vecchi edifici.

La soluzione del problema energetico deve comprendere misure che promuovano in primo luogo il risparmio energetico, l’impiego di fonti d’energia indigene e rispettose dell’ambiente come il legno e da ultimo se necessario l’adeguamento delle tariffe sull’energia.

Il PDC ritiene che la nuova legge sulle energie rinnovabili e l’efficienza energetica, sia un passo nella giusta direzione. Essa fa riferimento alla legge federale e a quella cantonale e conferma la volontà del comune di Poschiavo di promuovere in maniera attiva la svolta energetica.

Il PDC raccomanda perciò di sostenere la legge sulle energie rinnovabili e l’efficienza energetica in votazione il prossimo 23 settembre.


 

Comitato PDC Valposchiavo