Era così: per dare un volto alle parole delle donne

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Un dvd come custode interattivo della memoria
Nel giorno della festa della donna la Pro Grigioni Italiano ha organizzato una serata per presentare il documentario Era Così – Storie di donne del Grigionitaliano.

Cinque donne hanno lavorato per la riuscita di quest’opera e nella sala conferenze del Vecchio Monastero di Poschiavo hanno potuto parlare dei retroscena e delle impressioni nate da quest’esperienza.

Un progetto tutto al femminile in quanto il tecnico ai mezzi di registrazione e la conduttrice del lavoro fanno parte del gentil sesso, come le tre operatrici culturali della Pgi e le donne protagoniste del film. Quest’ultime hanno vissuto la propria storia dentro la Storia delle diverse regioni del Grigionitaliano (Valposchiavo, Val Bregaglia e Moesano) e ancora viventi (purtroppo alcune di loro sono recentemente scomparse) hanno contribuito a testimoniare le vicende della loro vita, cosicché potessero arrivare a noi.

Arianna Nussio, operatrice culturale Pgi Valposchiavo, ascolta Veronica Carmine, conduttrice del progetto

 

L’obiettivo del film è quello di far conoscere la vita passata delle donne di queste terre e unire le differenti storie personali in un intreccio che si fonda sulla coralità. L’intervistatrice Veronica Carmine ci tiene a evidenziare questa particolarità del documentario: “Queste diverse voci fanno il Grigionitaliano e abbiamo deciso di inserirle e metterle in una coralità di voci, affinché riuscissimo a trovare una voce al femminile che vada oltre le regioni e le differenze”.
Era così – Storie di donne del Grigionitaliano è un documentario ricco di testimonianze su vari aspetti della vita femminile, in linea con le previsioni della Pgi di realizzare un prodotto culturale che salvaguardi la memoria. Cinque sono le principali tematiche: le storie femminili all’interno della famiglia, i lavori, la socializzazione, il corpo e i desideri.

L’etnologa Veronica Carmine espone le linee seguite per ottenere il documentario

 

Scegliendo la forma del film, si è voluto “dare un volto alle parole” delle donne che portano dentro di sé un bagaglio di saperi, di storia, di usanze e una particolare sensibilità nel vivere all’interno della società con i vari sentimenti che ne scaturiscono. Lo spettatore rimane incantato dalla favella delle protagoniste più che dal montaggio delle immagini, mai questo sopra le righe con effetti sensazionali, ma in grado di fare da ancella rispettosa alla forza della parola. La regista Antonella Kurzen precisa: “Il 90% di questo film è composto da interviste e non è come un documentario classico in cui ci sono immagini contemplative e paesaggi. Questo lavoro invece è molto parlato e ci vuole una certa predisposizione per l’ascolto”.

Antonella Kurzen, curatrice delle riprese e del montaggio

 

Il risultato si potrebbe considerare un documento visivo, registrato su un supporto dvd e dalle funzionalità moderne essendo un prodotto digitale interattivo. L’interattività permette di scegliere facilmente e velocemente l’argomento che più interessa e quindi questo dvd si rivolge in modo particolare “alle giovani generazioni, destinato alle scuole, a livello didattico, perché” – come dice l’etnologa ticinese Carmine – “ presentiamo le tematiche come materiale grezzo” senza alcun intervento di un commentatore esterno. Poi la regista riprende: “Il video è solo una componente del dvd e al suo interno si possono trovare anche schede di approfondimento”, ideali per la consultazione.

La ricerca delle donne da intervistare, la stesura dei sottotitoli in italiano (le donne del film parlano nel loro dialetto), il supporto alla Kurzen e alla Carmine e il lavoro di intermediazione è stato svolto dalle operatrici culturali Pgi delle singole sezioni. Esse hanno tratto da questa esperienza diverse considerazioni. Romana Walther, operatrice della Val Bregaglia, si è accorta che: “C’è stato un grandissimo cambiamento fra la società che stiamo vivendo e la civiltà agricola di allora. Un giorno il divario sarà tale che non si capirà più cosa ci dicono perché mancheranno i punti di riferimento; ho percepito l’abisso di questa differenza ma nel contempo ho sentito uno scambio ascoltandole. Da parte loro c’è molta riconoscenza nel fatto che tu le ascolti e dai valore alla loro storia”.

Romana Walther, operatrice culturale Pgi in Val Bregaglia

 

L’operatrice del Moesano, Mariadele Zanetti, riferisce che questo lavoro le ha permesso di vedere un superamento delle differenze che esistono tra Calanca e Mesolcina e di scoprire nuove informazioni della realtà dove lavora, mentre Arianna Nussio della Valposchiavo parla della percezione della storia che si prova udendo le parole delle donne che ha incontrato: “A Campocologno” – ascoltando il racconto della signora intervistata – “mi sembrava di vedere dalla finestra la realtà di 50 anni fa. Sentivo gli odori e i rumori e mi immaginavo l’atmosfera che c’era. Ho pensato: la Storia è qui, queste persone sono la Storia!

Arianna Nussio, operatrice culturale Pgi Valposchiavo

 

Il pubblico accorso in sala ha rivolto parole di interessamento e di elogio per il lavoro svolto a favore del rafforzamento della memoria e della divulgazione; infatti, il dvd potrebbe rivelarsi un ponte tra le generazioni più giovani, affascinate dagli strumenti del presente e dalla cultura globalizzata del nostro tempo, e il patrimonio dei saperi che riservano il nonno o la nonna. Era così indica un passo in tal senso, uno sguardo verso le proprie radici, dimostrando ai giovani – come dice Carmine – che “la vita fatta di sacrifici è comunque degna di essere vissuta”.

8 marzo 2013, il pubblico interessato alla serata

 

Ascolta le protagoniste della serata che parlano della maniera con cui hanno scelto le donne da intervistare e l’approccio all’intervista. In ordine parlano Veronica Carmine, Romana Walther, Arianna Nussio, Maria Adele Zanetti, Romana Walther, Maria Adele Zanetti, Antonella Kurzen.

 

 

Scarica il file audio CLICCANDO QUI.


 

  • Il documentario Era così – Storie di donne del Grigionitaliano sarà in vendita a partire dal 31 maggio 2013.
  • Guarda il TRAILER
La squadra del film e della serata. Da SX: Veronica Carmine, Mariadele Zanetti, Alessandra Mantovani, Arianna Nussio, Romana Walther, Antonella Kurzen