Un risultato operativo di 81 milioni di franchi

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Repower: questo esito operando in un contesto difficile
La cattiva situazione economica e i bassi prezzi sul mercato energetico hanno pesato sull’esercizio 2012. Repower ha conseguito un risultato operativo pari a 81 milioni di franchi e inferiore all’esercizio precedente.

L’utile si è attestato a 31 milioni di franchi. L’industria energetica risente del perdurare delle incertezze e delle distorsioni dei mercati. Repower intende reagire a questa situazione con provvedimenti atti ad aumentare l’efficienza, concentrare gli investimenti in modo mirato e realizzare soluzioni innovative.

Nell’esercizio in esame il Gruppo Repower ha conseguito ricavi per un totale di 2,372 miliardi di franchi, con un calo del 6% rispetto all’esercizio precedente. Il risultato operativo prima delle voci straordinarie è stato di CHF 110 milioni di franchi (-15 per cento). L’EBIT, depurato dalle voci straordinarie, si attesta a 81 milioni di franchi (-38 per cento). Il cash-flow operativo ammonta a 54 milioni di franchi. Il risultato netto si attesta a 31 milioni di franchi (-43 per cento). Con un patrimonio netto di 983 milioni di franchi (+2 per cento) e una quota di capitale proprio del 43 per cento Repower mantiene una solida base finanziaria.

Nel risultato 2012 si riflettono diversi fattori straordinari. Tra questi figurano rettifiche di valore su piccole centrali (10 milioni di franchi) e su crediti risultanti soprattutto dall’attività di vendita in Italia (20 milioni di franchi). Sul risultato finanziario hanno pesato fattori valutari ed effetti negativi derivanti dalla copertura dei tassi d’interesse per complessivi 9 milioni di franchi.


Opportunità sfruttate nel trading ― Nuovi prodotti per la Vendita

La vendita di energia elettrica è scesa del 15 per cento a 16 terawattora circa. Nel 2012 Repower ha incrementato del 2 per cento le vendite di elettricità rispetto all’anno precedente, con una progressione a 6,5 terawattora , mentre le vendite di gas a clienti finali sono aumentate del 12 per cento a 171 milioni di metri cubi. In seguito alla difficile situazione, i 9 terawattora di energia elettrica movimentati sul mercato sono risultati nettamente inferiori all’anno precedente (-25 per cento). Il commercio di gas è invece aumentato del 7 per cento. Nel complesso Repower è riuscita a sfruttare le poche opportunità presenti sul mercato e a realizzare i corrispondenti margini nel trading e nell’ottimizzazione degli impianti.

Nella vendita Repower si è profilata su tutti i mercati chiave grazie ad alta qualità del servizio, prodotti su misura e servizi innovativi. In questo settore l’Italia rimane il principale mercato di Repower: nonostante la cattiva situazione economica l’Italia ha contribuito in maniera positiva al risultato anche nel 2012 grazie al contributo di nuovi prodotti che aiutano i clienti a ottimizzare i consumi. In Germania Repower è riuscita a concludere contratti pluriennali con una parte dei suoi clienti e anche l’ingresso nel settore del gas è risultato molto incoraggiante. L’attività di vendita si è sviluppata in modo positivo anche in Romania: oltre ad aver aumentato il volume del 7 per cento, nel 2013 Repower si attende un’ulteriore ripresa del mercato grazie al nuovo quadro normativo. In Svizzera Repower ha chiesto ai propri clienti di scegliere tra quattro nuove soluzioni. A seguito di questa operazione Repower fornisce ora all’80 per cento dei suoi clienti svizzeri energia elettrica da fonti rinnovabili. Il primo esercizio di Repartner Produktions AG è stato coronato da successo ed è un chiaro segnale della continuità della strategia di cooperazione.


Progressi nello sviluppo dei progetti

Repower ha compiuto grandi passi avanti nello sviluppo dei progetti. A Lucera (Italia) è stato collegato alla rete un parco eolico da 26 MW. Dopo i primi positivi sviluppi nell’iter autorizzativo, la centrale a ciclo combinato gas-vapore di Leverkusen (Germania) si sta avvicinando a una decisione finale. Per quanto riguarda la centrale con sistema di pompaggio Lagobianco l’approvazione delle concessioni da parte del Cantone dei Grigioni è attesa a breve. Il Consiglio dei Ministri italiano ha dato il via libera alla valutazione d’impatto ambientale per il progetto di centrale a carbone a Saline Joniche (Italia). Repower ha inoltre concordato con i partner la riduzione della propria quota di partecipazione al 20 per cento al più tardi entro la data di rilascio dell’autorizzazione edilizia. Infine Repower ha presentato una variante rielaborata del progetto di centrale idroelettrica a Chlus (Svizzera).


Condizioni di mercato profondamente cambiate

«Nell’industria dell’energia e dell’elettricità si assiste a livello europeo a un cambiamento radicale; le condizioni del mercato stanno profondamente mutando», spiega Kurt Bobst, CEO di Repower, commentando le sfide che il comparto energetico deve affrontare. Nonostante l’attuale difficile contesto, Repower intravede anche opportunità e la società è ben posizionata. Nel settore dell’efficienza energetica e dello sviluppo di sistemi intelligenti Repower persegue iniziative proprie e può contare su partnership molto promettenti. Repower è inoltre considerata un partner interessante per altre imprese, con le quali vengono sviluppate cooperazioni che producono vantaggi reciproci. Nei quattro mercati chiave Repower sfrutta i margini d’azione a disposizione e si concentra su offerte molto vantaggiose per i clienti.


Repower trae le dovute conclusioni

Repower non prevede cambiamenti a breve e medio termine per quanto riguarda la difficile situazione del mercato e ha pertanto adottato diversi provvedimenti per continuare a operare con successo sul mercato. In particolare sono state decise tre misure strategiche principali.

  • Aumento dell’efficienza: è stato messo in atto un programma globale di miglioramento dell’efficienza, unito al rigoroso controllo dei costi. Ciò consentirà a Repower di ridurre i costi annuali di 10 milioni di franchi. Il programma è già stato comunicato nel gennaio 2013 e inizierà a dare i suoi frutti a partire da metà 2013.
  • Riduzione degli investimenti: Repower riesaminerà il proprio portafoglio progetti e rivedrà i piani di investimento. L’ammontare delle quote di Repower previste nei singoli progetti e l’impostazione della loro tempistica di sviluppo e realizzazione verranno sottoposti ad analisi ed eventualmente modificati. Gli investimenti auspicati per i prossimi 10-15 anni verranno così ridotti del 35 – 40 per cento rispetto ai precedenti piani.
  • Innovazioni ed efficienza energetica: Repower punta su soluzioni innovative per armonizzare i sistemi di collegamento e per l’aumento dell’efficienza energetica. «Vogliamo trasformarci da fornitori a manager dell’energia per i nostri clienti», afferma Kurt Bobst a proposito di questo nuovo orientamento. I primi passi in questo senso sono stati compiuti con la realizzazione di una piattaforma per l’efficienza energetica e di una collaborazione con Swisscom nell’ambito del controllo dinamico dei consumi.

Perseguire la «strategia energetica 2050» con gli strumenti dell’economia di mercato

Repower ritiene che i parametri della strategia energetica nazionale 2050, attualmente oggetto di discussione in Svizzera, siano molto ambiziosi, ma ne sostiene gli obiettivi alle seguenti condizioni:

  • puntare su strumenti dell’economia di mercato;
  • evitare altri ostacoli amministrativi;
  • le nuove energie rinnovabili devono essere incentivate attraverso il modello delle quote anziché con la rimunerazione per l’immissione di energia a copertura dei costi (RIC) che si è dimostrata controproducente;
  • incentivi di mercato e incentivi rivolti all’efficienza sono la via da percorrere per assicurare la trasformazione dell’approvvigionamento energetico;
  • la domanda deve essere svincolata dalla crescita economica e dall’aumento demografico se si desidera raggiungere gli obiettivi della strategia energetica 2050. Ciò significa assegnare all’efficienza energetica un’importanza centrale e per questo sono necessarie nuove tecnologie, sistemi intelligenti e investimenti nelle reti;
  • gli investimenti in nuovi impianti di produzione e di trasmissione non devono essere resi impossibili da vincoli eccessivi.

L’elettricità è destinata a diventare più importante e a sostituire sempre maggiormente altri vettori energetici, ad esempio nella mobilità e nei processi industriali.


Politica dei dividendi proiettata al futuro

La politica dei dividendi di Repower è orientata agli interessi degli azionisti e pertanto alle esigenze future dell’azienda. Il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea generale la distribuzione di un dividendo di 2,50 franchi per azione al portatore o buono di partecipazione. Il Consiglio d’Amministirazione persegue quindi con coerenza anche la politica del finanziamento con una solida base di capitale proprio.


Prospettive

Anche il 2013 sarà condizionato da incertezze del quadro normativo. I prezzi dell’energia resteranno bassi e i margini compressi. Repower non nota segnali di correzione per quanto riguarda le grandi distorsioni del mercato. Inoltre anche una robusta ripresa economica in Europa si farà attendere ancora e di conseguenza Repower prevede per il 2013 un risultato operativo sugli stessi livelli del 2012.


Leggi: “Fatti e cifre del Gruppo Repower


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