NO all‘iniziativa, SI al controprogetto

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Comitato per posti di lavoro in Valposchiavo – Iscrizioni aperte
Centrale a carbone di Saline Joniche: no all‘iniziativa dannosa, sì al controprogetto costruttivo.

Recentemente si è formato un comitato per la salvaguardia di posti di lavoro in Valposchiavo. L‘obiettivo generale del comitato è il sostegno a livello politico e nell’opinione pubblica del mantenimento dei posti di lavoro esistenti in Valle e della creazione, dove possibile, di nuovi posti di lavoro. Questo principio vale in generale per le regioni periferiche. Il primo oggetto delle attività del nuovo comitato è la votazione cantonale del 22 settembre 2013 sull‘iniziativa popolare “Sì all’energia pulita senza carbone” e il controprogetto del Governo e del Parlamento grigionesi.


Composizione del comitato (membri fondatori)

Copresidenti:

  • Alessandro Della Vedova, Podestà di Poschiavo, Deputato al Gran Consiglio
  • Arturo Plozza, Presidente comunale di Brusio

Membri:

  • Karl Heiz, Deputato al Gran Consiglio, Poschiavo
  • Cassiano Luminati, Presidente della Regione Valposchiavo
  • Fulvio Betti, Presidente UDC Valposchiavo
  • Bernardo Paganini, Vicepresidente PLD Valposchiavo
  • Piero Pola, Presidente PDC Valposchiavo

Il comitato accoglie inoltre tutti coloro che ne condividono gli obiettivi. Per aderire basta far pervenire una e-mail all’indirizzo lavorovalposchiavo@bluewin.ch oppure rivolgersi a uno dei membri fondatori. L’iscrizione è gratuita. La lista delle persone iscritte non è destinata alla pubblicazione.


Obiettivi

Il comitato:

  • respinge l‘iniziativa che vuole obbligare Repower a uscire dal progetto della Centrale termoelettrica di Saline Joniche;
  • appoggia il controprogetto del Governo e del Parlamento che permette a Repower di far avanzare il progetto di Saline Joniche. Nel contempo il controprogetto vieta alle società con partecipazione del Cantone di effettuare in futuro investimenti in nuovi progetti di centrali a carbone, se le emissioni di CO2 non verranno sostanzialmente ridotte rispetto allo stato attuale della tecnica.

Motivazione

Il comitato condivide gli obiettivi della politica energetica che mira a una maggiore efficienza nel risparmio di energia, nella riduzione delle emissioni e nello sviluppo delle fonti di energia rinnovabile. Ritiene che questi obiettivi potranno essere raggiunti solo a medio termine, cioè fra alcuni decenni; nel frattempo, il carbone è il vettore per la produzione di energia elettrica con la maggiore crescita, a livello mondiale e europeo. È una realtà, inevitabile ed indispensabile, che va gestita in modo responsabile e nel rispetto della salute e dell’ambiente. Un‘opposizione assoluta ad ogni progetto di nuova centrale a carbone non risolve nessun problema.

Gli argomenti principali del comitato per la sua posizione „NO all‘iniziativa, SI al controprogetto“ sono riassunti come segue:

  • La centrale progettata a Saline Joniche si avvale della tecnologia più moderna. Nella progettazione, prima di ogni considerazione di tipo economico, particolare attenzione è stata posta alla tutela della salute e dell’ambiente.
  • La centrale rispetta tutte le norme legali e riduce le emissioni nocive ad un minimo, meno della metà di quanto consentito dalla severa normativa italiana.
  • L‘iter autorizzativo rispetta strettamente le leggi in vigore; Repower ha dimostrato con la centrale a gas di Teverola (Provincia di Caserta) la sua capacità di gestire un progetto importante nel Sud Italia in modo efficiente e pulito.
  • Le attività internazionali di Repower hanno creato numerosi posti di lavoro anche a Poschiavo. Obbligare la ditta ad uscire dal progetto di Saline Joniche, che è in una fase molto avanzata, sarebbe un danno enorme per Repower: perdita di credibilità come operatore competente ed affidabile, perdita economica con l’eventuale vendita forzata del progetto, perdita di numerosi posti di lavoro anche nei Grigioni.
  • La costruzione della centrale termoelettrica di Saline Joniche fa parte della strategia internazionale di Repower, che in Italia fornisce energia elettrica a 40’000 piccole e medie imprese e gas ad altre 15’000. Va messo in evidenza che Repower consegue metà del suo fatturato e metà dei suoi guadagni nella vicina Penisola.
  • Qualora l’iniziativa anticarbone venisse accettata, i danni avrebbero ripercussioni forti e dirette anche in Valposchiavo: diminuzione delle ricadute economiche provenienti dall‘Italia e perdita di posti di lavoro collegati alle attività internazionali, particolarmente quelle sul mercato italiano, il più importante di Repower.
  • La rinuncia di Repower al progetto di Saline Joniche non porta nessun beneficio all‘ambiente: Repower ridurrà la sua partecipazione al 20% prima della decisione di costruire, che sarà dunque presa dai partner di maggioranza. La centrale sarà costruita e gestita da altre società, sia con la partecipazione di Repower sia senza Repower. Per questo motivo l’iniziativa non ha nessuna rilevanza sui destini del progetto di Saline Joniche.
  • Il controprogetto del Governo e del Parlamento grigionesi va senz’altro sostenuto: esso migliora le chance che l‘iniziativa venga respinta. Inoltre offre un indirizzo sulla sempre maggiore efficienza richiesta ai produttori di energia.

Speriamo che possiate condividere i nostri motivi e contiamo quindi sulla Vostra adesione al comitato. Come già indicato basta inviare una e-mail a: lavorovalposchiavo@bluewin.ch o telefonare a uno dei membri fondatori.

Comitato fondatore

Poschiavo, 17 giugno 2013


 

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