Oggetto di discussione il tunnel che collega l’Engadina con Livigno
(di P. Pola)
Il Comune di Livigno sarebbe fortemente interessato al raddoppio del tunnel Munt la Schera: lo scrive la Südostschweiz nell’edizione pubblicata mercoledì 04 maggio 2015, e lo dice pure lo stesso Sindaco di Livigno Damiano Bormolini, in un video girato con l’eurodeputata Lara Comi.
Secondo quanto riportato dalla Südostschweiz, la galleria “Munt la Schera”, che collega l’Engadina con Livigno, non soddisfa più le esigenze d’oggigiorno. Esistono progetti alternativi, ma ancora non è ben chiaro come si intende procedere.
La tratta più breve, per un collegamento fra l’Engadina e Livigno, sarebbe un tunnel ferroviario tra Lagalb e La Forcola di Livigno, progetto di cui si era già parlato alcuni anni fa, allorquando, da parte italiana, era stata avanzata questa ipotesi. Concretamente non si è mai sviluppato nulla e, momentaneamente, anche le autorità comunali del “Piccolo Tibet” hanno abbandonato l’idea sia per mancanza di risorse e, non da ultimo, anche perché il progetto dovrebbe avere il benestare anche da parte delle autorità svizzere. Per il Sindaco di Livigno Damiano Bormolini, la visione di un tunnel ferroviario non è però ancora del tutto tramontata, potendo lo stesso rappresentare la soluzione a molti problemi d’ambedue le parti.
Per Bormolini, l’unico progetto realizzabile sarebbe il raddoppio dell’attuale tunnel stradale, attualmente ad una sola corsia. La galleria è di proprietà della Engadiner Kraftwerke AG che, a sua volta, fa già sapere di non voler comunque compartecipare all’eventuale realizzazione di una seconda corsia. La galleria serviva originariamente al collegamento con la diga Punt dal Gall e, essendo gli impianti legati ad un contratto di riversione con scadenza nel 2050, per la società idroelettrica non c’è nessun interesse ad un investimento che riguardi un potenziamento del tunnel.
Alcune settimane fa, il Comune di Livigno ha comunque informato la Engadiner Kraftwerke AG in merito al proprio desiderio di veder potenziato il passaggio verso l’Engadina, progetto che, a detta delle stesse forze idriche, difficilmente potrebbe essere realizzato, anzitutto perché il tunnel si trova all’interno del territorio del parco nazionale e poi anche per il fatto che, all’uscita della galleria, la strada attraversa la diga, che non è certo stata concepita per il transito di un traffico sostenuto.
Intanto, in un video girato lo scorso 1. maggio in compagnia dell’eurodeputata Lara Comi, in cui i due attraversano assieme il tunnel Munt la Schera, il Sindaco di Livigno si dichiara indignato per l’esosità dei pedaggi praticati da parte svizzera e perché, sempre da parte svizzera, non ci si attivi affinché venga realizzata una seconda corsia per meglio smaltire il traffico.
In un post relativo a questo viaggio d’andata e ritorno da Livigno verso la Svizzera, con il Sindaco Bormolini, Lara Comi afferma che “la Svizzera impone prezzi e viabilità verso l’Italia che danneggiano il nostro turismo“, parlando addirittura di “invidia” della Svizzera nei confronti di Livigno, aggiungendo poi che, sulla questione, porterà una proposta in Europa che possa porre rimedio a questa ingiustizia. Nell’interpellanza al Parlamento europeo sarà pure contenuta una nota relativa all’apertura della Forcola di Livigno, che quest’anno dovrebbe avvenire solo verso metà giugno.
