Sì all’iniziativa per l’uscita dal nucleare

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Un consiglio di voto per il 27 novembre prossimo
Le centrali atomiche svizzere stanno diventando obsolete e sono un pericolo per la sicurezza delle persone, dell’ambiente e dell’economia. L’iniziativa per un’uscita pianificata dal nucleare definisce una durata massima di esercizio di 45 anni per le centrali e completa la strategia energetica 2050 colmando una fondamentale lacuna nella legislazione. Il WWF sostiene l’iniziativa.

 

La strategia energetica 2050 ha decretato il divieto di costruire nuove centrali atomiche. A complemento della strategia, l’iniziativa per l’uscita dal nucleare chiede di fissare la durata massima delle centrali a 45 anni. Infatti, dal punto di vista tecnico le centrali svizzere sono predisposte per una durata di soli 40 anni. Trascorso questo periodo, il rischio di incidenti aumenta fortemente e sono necessari investimenti per garantire la sicurezza. Ma con la contemporanea diminuzione delle rendite a causa del calo dei prezzi della corrente e dei guasti ai vecchi reattori, gli investimenti necessari subiscono ritardi o vengono del tutto abbandonati. Pertanto le centrali costituiscono un pericolo crescente per le persone, per la natura e per l’economia. Soltanto per continuare a tenere in funzione gli impianti di Gösgen e Leibstadt, nei prossimi 5-10 anni si prevedono investimenti per circa un miliardo di franchi. Nella centrale svizzera Beznau I è attivo il reattore più vecchio del mondo.

L’iniziativa per un’uscita pianificata dal nucleare definisce una chiara tabella di marcia per abbandonare progressivamente l’energia atomica entro il 2029. Questo garantisce sicurezza sia a livello della pianificazione che degli investimenti, a vantaggio della politica energetica svizzera nel suo complesso, dell’economia del Paese e delle centrali elettriche cantonali e comunali.

Grazie all’approvvigionamento energetico basato sulle rinnovabili e all’aumento dell’efficienza, in futuro sarà possibile offrire energia anche non di provenienza fossile o atomica. Le nuove tecnologie e le soluzioni per una maggiore efficienza energetica sono già disponibili e contribuiscono a creare posti di lavoro e ricchezza a livello locale. Complessivamente sono già pronti e attuabili 40’000 progetti per la rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia elettrica (RIC), strumento introdotto dalla Confederazione a favore delle energie rinnovabili.

Ponendosi l’obiettivo di durata massima dei reattori, l’iniziativa completa la strategia energetica 2050, colmando una lacuna legislativa e costituzionale fondamentale. Per questo, il WWF sostiene l’iniziativa e consiglia di votare Sì alle urne il prossimo 27 novembre.

WWF Svizzera