Giunta straordinaria in gran parte dedicata alla discussione sull’impostazione della nuova struttura a sostegno dell’Autorità edilizia e alla definizione del relativo organigramma quella che ha avuto luogo lo scorso lunedì 20 febbraio in Casa Torre. La decisione di dedicare una seduta extra per occuparsi del riassetto di tutto il comparto edilizio era stata presa in occasione della prima riunione del Parlamento di questo 2017, a fronte della necessità di dover procedere alla ridefinizione delle basi strutturali e organiche prima di procedere all’eventuale nomina di una nuova Commissione edile (CE).
Con una modifica all’ordine del giorno, la Giunta del 23 gennaio 2017 aveva infatti deciso di non procedere alla nomina di una nuova CE come originariamente previsto, ma di demandare la discussione ad una seduta straordinaria, al fine di esaminare anche la liceità stessa di una nomina. Secondo il PDC, che a tale proposito aveva inoltrato anche una propria presa di posizione, la reintroduzione della stessa non sarebbe attualmente supportata dalle necessarie basi legali in quanto in collisione con l’approvazione della revisione parziale della Costituzione comunale del novembre del 2012, che ne decretava di fatto l’abrogazione quale organo comunale nominato dalla Giunta.
In funzione di tali premesse e delle relative decisioni scaturite dal Parlamento lo scorso 23 gennaio, il Consiglio comunale ha quindi elaborato una nuovo concetto volto a rendere funzionale ed operativa la nuova organizzazione edilizia, in sintonia con i supposti legali prevalenti. Il lavoro presentato dal Podestà lunedì sera, come da lui stesso affermato, è un primo passo verso la normalizzazione del comparto, che tiene intanto solo parzialmente conto di tutto lo studio effettuato a monte.
Un organigramma alla base della nuova struttura organizzativa
I flussi di lavoro sono regolati da un organigramma, il quale prevede al proprio interno la CE composta da un membro del Consiglio comunale in funzione di presidente, coadiuvato da due membri ed un supplente nominati dalla Giunta. Il vantaggio apportato da questa soluzione è che il presidente della CE, che occupa contestualmente anche un posto nell’Autorità edilizia, può firmare le notifiche, permettendo di fatto alla stessa Autorità edilizia di fungere da prima istanza giudicante in caso di controversie. In assenza della suddetta competenza, eventuali contese sarebbero invece appannaggio del Tribunale Amministrativo, rendendo la procedura più complessa.
Il perno dell’edilizia privata è costituito dal segretariato, all’interno del quale un membro del reparto tecnico e un collaboratore sono in grado di garantire quel “principio dei quattr’occhi”, necessario per garantire l’imparzialità di trattamento. Un ruolo importante spetta pure alla polizia edile, costituita nel medesimo assetto come il segretariato, incaricata di vegliare le varie fasi d’avanzamento dei cantieri, partendo già dai sopralluoghi iniziali. A supporto di tutto l’apparato, se necessario, si può attingere anche a consulenti in funzione di esperti nei vari campi d’azione della legge edilizia: architetto, paesaggista, servizio monumenti, giurista.
“Spero che il lavoro svolto – ha concluso il Podestà il suo intervento di presentazione – possa riportare stabilità al reparto, anche se, tengo a ribadire, anche in tutta la fase d’emergenza il servizio è sempre stato garantito in modo efficiente e senza intoppi, cosicché il cittadino non ne ha praticamente risentito”.
Fra i partiti il coro è unanime
Soddisfatti della soluzione presentata anche i partiti, i quali, nell’affermare la loro accorata approvazione, si soffermano su dettagli ancora perfettibili, come per esempio l’estensione di un controllo settimanale ai cantieri da parte della polizia edile, auspicato dal liberale Reto Capelli per correggere in modo tempestivo eventuali deviazioni dai progetti originali. Oppure, sempre per quanto riguarda la polizia edile, che all’interno della stessa possa trovar posto anche un collaboratore esterno per garantire più imparzialità, come postulato dal PDC Carlo Crameri. Per il capogruppo di Poschiavo Viva Ivan Pola la situazione d’emergenza venutasi a creare non è in fondo stata del tutto negativa, in quanto ha obbligato il Comune ad attivarsi per resettare le strutture di comparto edilizio divenute ormai troppo lacunose, occupandosi nel contempo anche della messa a punto del regolamento. Soddisfatto del progetto presentato da Della Vedova anche il capogruppo UDC Fulvio Betti, che così si è espresso: “Questi ultimi anni non sono purtroppo stati l’emblema dell’efficienza. Spero che il lavoro presentato possa venir portato a termine al più presto e reso operativo.”
Nominata la Commissione preparatoria
Per il vaglio del regolamento della Commissione edilizia e la revisione dell’art. 34 del regolamento di gestione della Giunta sono stati infine nominati i seguenti 4 Consiglieri di Giunta: Thomas Compagnoni (Poschiavo Viva), Elio Capelli (PDC), Reto Capelli (PLD) e Fulvio Betti (UDC). Il nuovo assetto della struttura edilizia e il relativo regolamento dovrebbero già essere presentati per l’approvazione durante la prossima seduta del Parlamento, prevista per lunedì 13 marzo.
Resta quindi poco tempo e il lavoro da svolgere è ancora tanto, a partire dal riempimento di tutte le finestre, ancora senza nomi, previste dall’organigramma della struttura organizzativa. Ma il messaggio lanciato lunedì sera dalla Giunta è stato chiaro: è tempo di voltar pagina, e di voltarla al più presto.
Piero Pola