Già il titolo mi ha invogliata a leggere questo libro. Poi ho letto il risvolto: “Un romanzo classico e al tempo stesso modernissimo capace di creare un mondo di profonda coinvolgente umanità… una grande favola contemporanea, a tratti di malinconica dolcezza, spesso crudele ed efferata… romantico e straziante”. Mi ha conquistato.
Quattro ragazzi, ex compagni di college, trasferitisi in una New York vivace da una cittadina del New England. Willem vuol fare l’attore, JB cerca successo nel mondo dell’arte, Malcolm sarà un architetto e Jude diventerà un avvocato. Sarà proprio Jude, il loro centro di gravità e per il quale i ragazzi mostrano un’attenzione particolare, a svelarci un passato pesante dal quale vuole riscattarsi. Cammino tortuoso costellato da momenti sereni (pochi ma intensi) e letteralmente un baratro di autodistruzione.
Davvero si impara ad amare e soffrire per questo personaggio. Ma la lettura è appagante. C’è tanta crudeltà umana e nel contempo una profonda umanità. E soprattutto il valore e il potere dell’amicizia.
Hanya Yanagihara è una scrittrice statunitense di origini hawaiane. Il suo romanzo risulta vincitore del Kirkus Prize e finalista al National Book Award.
Una storia epica e magistrale sull’amicizia e sull’amore nel XXI secolo. In una New York sontuosa e senza tempo vivono quattro ragazzi, compagni di college e di vita, che da sempre sono stati vicini l’uno all’altro. Si sono trasferiti nella grande metropoli da una cittadina del New England, e all’inizio sono alla deriva e senza un soldo in tasca, sostenuti solo dalla loro amicizia e dall’ambizione. Willem, dall’animo gentile, vuole fare l’attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell’arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità. Nei suoi riguardi l’affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua infanzia è stata segnata da una serie di violenze, e la sua vita oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell’autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa quella di un’amicizia arcana e profonda, in cui il limite del dolore e della disperazione è anche una soglia da cui può sprigionarsi l’energia accecante della felicità. Caso editoriale del 2015, forse il più importante romanzo letterario dell’anno, opera di rara potenza e originalità, Una vita come tante è doloroso e spiazzante, scioccante e magnetico. Vasto come un romanzo ottocentesco, brutale e modernissimo per i suoi temi, emotivo e realistico, ha trascinato lettori e critica per la sua forza narrativa, capace di creare un mondo di profonda, coinvolgente verità.
di Brigida / contributo privato