Engadiner SommerLauf e Muragl Lauf: il percorso della vita, tra boschi, ghiacciai, torrenti e pascoli

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Salgo sul treno per Pontresina con le prime nubi che si addensano su Poschiavo e già a Cavaglia la pioggia e le nuvole basse hanno il sopravvento. Mi godo questo paesaggio, ben noto certo, ma non per questo privo di sorprese; ogni viaggio sul Trenino Rosso è un viaggio nei ricordi e nei desideri, propiziato dal dondolio più o meno accentuato delle carrozze e dai suoni che mi circondano. Poco meno di un’ora e mezza e sarò di nuovo lassù, in compagnia degli amici grigionesi e ticinesi con i quali, ormai da dieci anni, condivido la passione per la “gara delle gare”, la Engadiner Sommerlauf; per noi, a dire il vero, l’impegno si è orientato subito sul percorso della Muragl Lauf, più corto certo ma altrettanto spettacolare, soprattutto da quando la prima parte è tutta tra i boschi della Val Roseg.

Saranno le nuvole basse, sarà l”anniversario” tutto personale dei dieci anni di partecipazione e pure la durezza delle notizie che leggo sui quotidiani, ma oggi ho voglia di godermi questa lenta ascesa, che restituisce al tempo il senso della durata, proprio quella dimensione che la vita odierna sempre più spesso ci ruba. E’ il rito dell’ascesa, che prepara al tempo della camminata e delle chiacchiere. Già, lo devo ammettere, per me la Muragl Lauf, rigorosamente con i bastoncini da Nordic Walking, è un’occasione speciale per una lunga chiacchierata con gli amici; non è un caso che si arrivi sempre tra gli ultimi, poco dopo le due ore considerate tempo massimo.

Vi chiederete perché scegliere di condividere emozioni e pensieri proprio nel corso di una manifestazione sportiva; avete ragione, me lo sono chiesta anch’io. Fermo restando che ci si allena e si evita di essere di possibile intralcio a chi, agonista, ha giustamente desiderio di cimentarsi con il tempo, la Muragl Lauf è un contesto unico per stimolare riflessioni e condivisioni di esperienze. Transitare a Celerina con il tifo dei tanti sostenitori, percorrere l’ultimo chilometro sull’argine, a Samedan, ed entrare nella Promulins Arena, magari preceduti, come è accaduto quest’anno, dal vincitore dell’Engadiner Sommerlauf (l’atleta di Saint Moritz, Daba Temesgen) regala sensazioni irripetibili, che parlano nell’immediato alla dimensione emotiva e nel lungo periodo al lato razionale, trasformandosi in esperienza di vita.

In questo “salotto itinerante”, tra boschi, torrenti e pascoli, nascono sempre buoni propositi, messi subito alla prova dal susseguirsi dei chilometri. Anche quest’anno, in una luminosa quanto fredda mattina di agosto, i bastoncini hanno scandito il ritmo dei nostri pensieri condivisi, regalandoci la soddisfazione di una sfida (con noi stessi) superata, quella sfida che accomuna davvero tutti e che al traguardo ci trasforma in atleti entusiasti, anche se ultimi!

Gli atleti veri, però, quelli che hanno corso, eccome se hanno corso, anche quest’anno hanno tenuto alto l’orgoglio valposchiavino, centrando pure un podio con Marco Heis, Società ginnastica Poschiavo, classe 1956, terzo nella categoria Herren 3, sul percorso Muragl Lauf. Numerosi i “runner” in classifica, compresi i giovanissimi: Luigi Badilatti (Poschiavo), Josy Battaglia (Poschiavo), Massimo Bondolfi (Li Curt), Ivano Capelli (Poschiavo), Marino Castelanelli (Le Prese), Anja Crameri (Poschiavo), Isaia e Simone Crameri (Poschiavo), Emma e Mattia Godenzi (Poschiavo), Fabrizio Lanfranchi (Poschiavo), Sergio Pini (Poschiavo), Alex, Lara e Petra Pola (Le Prese), Ursula Vontobel (Poschiavo), Ilario Zanolari (Poschiavo).

Molto, molto bene anche le atlete della Valposchiavo impegnate nella undici chilometri Walking e Nordic Walking della Muragl Lauf: Francesca Badilatti (Poschiavo), Elena Battaglia Badilatti (Poschiavo), Monica Bedognetti (Poschiavo), Marlies Bondolfi (Li Curt), Caroline e Sabrina Crameri (San Carlo), Debora Garcia (Poschiavo), Anita Luminati (Poschiavo), Lorena Marchesi (Poschiavo), Katia Mirandola (Poschiavo), Marta Rossi (Li Curt).


Chiara Maria Battistoni