GRhome, la piattaforma digitale per i “turisti” residenti

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Coinvolgere la popolazione locale e i proprietari di case secondarie come “turisti” nel proprio territorio e non considerarli più solo spettatori. È l’obiettivo della nuova piattaforma digitale GRhome.ch, fondata dalla Comunità di Interesse Turismo Grigioni. Il nuovo social media offre uno sguardo sugli eventi e consigli per il tempo libero in tutto il territorio cantonale.

Continuare a portare nei Grigioni i turisti già affezionati provenienti da fuori cantone ma anche guadagnarne di nuovi tra le persone del posto. GRhome vuole diventare la nuova community grigionese allestita dal settore turistico per motivare anche i residenti e proprietari di abitazioni secondarie a scoprire altre regioni e offerte turistiche del loro territorio. I contenuti sono soprattutto consigli per il tempo libero, foto, notizie, eventi e
appuntamenti, tutti incentrati su un tema mensile: a dicembre il ghiaccio, a gennaio la neve.

La piattaforma, concepita in base allo slogan “dai Grigioni per i Grigioni”, consente agli utenti di interagire inserendo contenuti, commentando, integrando e filtrando le ricerche in base alla regione o ai propri interessi. I contenuti base sono disponibili in tutte e tre le lingue cantonali, ma non i contributi degli utenti, che ciascuno può caricare nella propria lingua e non vengono tradotti.

Di particolare importanza, ha spiegato oggi a Coira il direttore esterno del progetto Reto Küng durante la presentazione della piattaforma, è “la volontà di accrescere il legame emotivo e l’identificazione con il turismo”. Non per nulla spicca nel nome della piattaforma il contrassegno GR, in modo che le persone di tutte le 150 valli si identifichino e si sentano coinvolte allo stesso modo.

Secondo il consigliere di Stato Jon Domenic Parolini, GRhome rappresenta un “progetto faro” per la cooperazione nel settore turistico a livello cantonale. Il Programma Turismo 2014-2021 del Cantone cerca proprio progetti innovativi come GRhome, che adempiano pienamente i criteri del “Libro bianco” del Consiglio cantonale del Turismo presentato mercoledì – una sorta di ricetta attraverso cui il settore del turismo nei Grigioni può
“riacquistare slancio” -, in particolare il coinvolgimento della popolazione locale e la risposta alla sfida della digitalizzazione. La configurazione intuitiva della piattaforma, infatti, è stata
pensata proprio per gli smartphone (ma è disponibile la variante per tablet e pc).

I costi del progetto ammontano a 1,9 milioni di franchi per i prossimi 5 anni, sostenuti per metà dal settore turistico nel suo insieme (attori e partner) e per metà da Cantone e Confederazione nell’ambito della Nuova politica regionale (NPR).


Ats