“I cuntadin pusc’ciavin a cent in cürva”

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Le prossime generazioni si stanno preparando; Bella, la Campionessa della Razza Bruna Originale

In casa Torre, il 20 gennaio 1918 (era di Domenica) venne fondata L’Associazione Agricola Poschiavo (AAP). Il sodalizio nacque alla fine della Grande Guerra 14-18 in un periodo in cui la popolazione fu grandemente provata dalla scarsità di generi alimentari di prima necessità. Con le candeline del 1° secolo, l’AAP intende festeggiare nel 2018 l’unità del ceto contadino con manifestazioni ed eventi. Per ricordare degnamente “chi prima di noi fu” verrà pubblicato un libro sulla storia e le attività contadine di questi ultimi 100 anni.

Chi conosce la storia conosce il futuro

Per le aziende agricole di Poschiavo il numero 100 assume in questo inizio del 3° millennio un senso molto importante e profondo. Nel 2018 si vogliono ricordare i contesti storici-politici in cui gli agricoltori montani hanno operato in favore del bene comune e per dare nutrimento alla popolazione. Le due guerre mondiali furono sicuramente un fardello immenso per i contadini-soldati che dovevano difendere la Patria dalle minacce delle due più grandi calamità che il genere umano ha subito e allo stesso tempo evitare la carestia e la fame per la popolazione. Anche la crisi economica degli anni trenta insegnò ai contadini che la solidarietà e il mutuo soccorso potevano essere di grande aiuto e conforto in molte situazioni difficili. Negli anni sessanta la forza dirompente del boom economico scalzò definitivamente il ceto agricolo dal ruolo centrale che aveva assunto per millenni nella società umana. Se all’inizio del 20° secolo le aziende agricole (ogni famiglia con un piccolo podere) a Poschiavo erano in numero di 400, oggi ne sono rimaste 70. Questa rivoluzione ha definitivamente relegato l’agricoltura a un ruolo marginale delle attività economiche umane. A Poschiavo si vuole agire in controtendenza e negli ultimi anni i contadini valposchiavini (Brusio e Poschiavo) hanno lanciato il progetto “100 % (Bio) Valposchiavo”. Il 2018 sarà l’anno decisivo per avviare una fase importante di rinnovamento e di rafforzamento del comparto agroalimentare regionale. Questo lungimirante progetto creerà una forte sinergia fra l’agricoltura, le aziende di trasformazione, il commercio e le attività turistiche. Il numero 100 assume dunque, sia dal punto di vista storico in memoria del passato sia nell’agire concreto nel presente, una grande simbolicità delle forze che aggregano e salvano.

Il ruolo

Una nuova consapevolezza si sta diffondendo sia fra i contadini, sia fra l’opinione pubblica: la cura del suolo e dell’ambiente naturale può essere garantita solo dal settore primario. Nel ricordare le vicissitudini e l’evoluzione dell’agricoltura montana poschiavina, il libro sui 100 anni dell’AAP ha il chiaro obiettivo di dialogare con il lettore per spiegare il valore che l’agricoltura ha avuto e che tuttora gli compete anche nel cotesto della difesa dell’ambiente vitale in cui l’uomo della montagna vive. Per i contadini sarà lo sprone a continuare la loro opera aprendosi a nuovi contesti per trovare le soluzioni opportune alle nuove sfide che si delineano all’orizzonte. La società e le condizioni quadro cambiano, ma il ruolo primordiale dell’agricoltura non muta: “La tèra la dà pan incö e pö anca duman.»

La festa

Noi tutti vogliamo dare a questo lieto anniversario il giusto valore e l’attenzione che merita. I festeggiamenti dedicati al centenario sono un segno della stima reciproca e della nostra volontà di aiutarci a vicenda.
Le contadine e i contadini di Poschiavo invitano tutta la popolazione a festeggiare insieme i 100 anni dell’AAP. La manifestazione con la mostra del bestiame e altri eventi per grandi e piccoli visitatori, con bar e menù 100 % Valposchiavo si terrà sabato 28 aprile 2018 nel capannone alla Calchera. “L’anno del contadino” è lanciato e vi aspettiamo numerosi per brindare insieme: “Tanto vale l’uomo, tanto vale la sua terra”.


Daniele Raselli