La rassegna musicale “Suoni in Estate”, sotto la direzione artistica di Alessandro Valoti, dopo il concerto “Due sguardi su nove” dell’ensemble da camera “Alchimia”, tenutosi a luglio presso la collegiata di San Vittore Mauro (vedi articolo precedente), ha fatto nuovamente capolino a Poschiavo, martedì 14 agosto 2018, presso il Vecchio Monastero con il concerto “Il volo del gufo”, proposto dal quintetto di fiati “Orobie” (Valentina Noris, flauto; Davide Bresciani, oboe; Santo Manenti, clarinetto; Alessandro Valoti, corno; Oscar Locatelli, fagotto) e dal soprano inglese Holly Czolacz.
Se nel concerto precedente musicisti e solisti avevano offerto al pubblico due composizioni per nonetto di Joseph Gabriel Rheinberger (1839-1901) e Louise Farrenc (1804-1875), con il “Volo del gufo” il quintetto “Orobie” e Holly Czolacz hanno presentato una significativa quanto ben assemblata carrellata di brani del famoso compositore bergamasco Gaetano Donizetti (1797-1848).
Come spiegato dalla voce esperta del narratore e critico musicale, Bernardino Zappa, il nome del concerto è ispirato a una lettera inviata dal giovane Donizetti al suo maestro Johan Simon Mayr (1763-1845), in cui egli esprimeva il desiderio di librarsi nell’aria come un gufo verso i maggiori centri europei della musica operistica dell’epoca. Anche le note uscite dall’ugola della giovane soprano Holly Czolacz, molto gradita al pubblico presente nel chiostro del Vecchio Monastero, sembravano manifestare un simile sentimento.
I brani scelti per il concerto – tutti rigorosamente di Gaetano Donizetti – avevano in comune il senso dell’esilio come condizione dell’anima. In alcuni di essi tale sentimento si esprime in un desiderio di fuga, mentre in altri nella nostalgia della patria lontana. Un tratto, questo, che sembrerebbe comune a molti musicisti, come d’altronde anche al suo maestro, che partito da una cittadina della Baviera pellegrinò nei maggiori teatri dell’Italia settentrionale per approdare a Bergamo, dove per molti anni fu maestro di cappella presso la Basilica di Santa Maria Maggiore e morì.
Johan Simon Mayr, che fu tra l’altro un pupillo del barone e mecenate poschiavino Tommaso De Bassus (1742-1815), è quindi il personaggio che unisce musicalmente e idealmente la Valposchiavo a Bergamo in una rassegna musicale che terminerà domenica prossima, 26 agosto, con il concerto “1 Genio X 5” presso la Chiesa evangelica di Brusio.
Achille Pola