Iniziativa “Per alimenti equi” e “Per la sovranità alimentare”

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Iniziativa “Per alimenti equi”
L’iniziativa “Per alimenti equi” chiede allo Stato di aumentare i requisiti ecologici e sociali per la produzione e la vendita di derrate alimentari. Le regolamentazioni statali supplementari che toccherebbero la produzione, sia in Svizzera che all’estero, limiterebbero la scelta dei consumatori offrendo solo prodotti corrispondenti al gusto degli autori dell’iniziativa. Secondo questi ultimi, l’importazione di derrate alimentari non conformi alle norme svizzere dovrebbe essere vietata. Inoltre, l’aumento dei requisiti di produzione e importazione comporterebbe prezzi più elevati.

Iniziativa “Per la sovranità alimentare”
L’iniziativa del sindacato agricolo Uniterre è ancora più estrema. Vuole imporre le disposizioni svizzere al resto del mondo e vuole prelevare dei dazi doganali per mantenere la produzione indigena, cosa che viola letteralmente il diritto dell’Organizzazione Mondiale sul Commercio. Chiede un’economia pianificata a livello statale e prevede di affidare ad “organizzazioni contadine” il compito di assicurare l’adeguatezza tra l’offerta dei contadini e i bisogni della popolazione. In altre parole, i consumatori dovrebbero mangiare ciò che altri decidono e pagare tutto ciò a caro prezzo. Si tratta di un ritorno ad un’agricoltura di Stato, esperimento fallito ovunque sia stato tentato.

Ripercussioni pesanti sulla nostra regione
Queste iniziative avrebbero delle pesanti ripercussioni anche sulla nostra regione.
Prima di tutto perché siamo a pochi chilometri dal confine e la popolazione potrebbe fare i propri acquisti in Italia spendendo meno e avendo più scelta.
In secondo luogo, perché non ci sarebbe più possibilità di differenziazione. Tutto quanto fatto dai nostri agricoltori per differenziarsi nel metodo di produzione e per creare nuovi prodotti di alta qualità verrebbe vanificato. Sarebbero costretti a produrre in base a requisiti predefiniti e in base alla pianificazione affidata a terzi. Addio differenziazione grazie al 100% Valposchiavo, addio prodotti speciali messi sui mercati dai nostri agricoltori quali tè, formaggi, carne, frutta, verdura ecc.

Per questi motivi io voterò 2 x NO


Giovanni Jochum