In Giunta la polemica sul muro a secco della Ferrovia

2
1772

Nella seduta di lunedì 19 novembre, al punto “Varia ed eventuali”, il consigliere Fabio Zanetti (PLD) ha preso la parola, mostrando la bruttura di un muro realizzato dalla Ferrovia Retica, nei pressi del doppio binario di Poschiao. Bruttura evidente (di cui anche Il Bernina aveva indirettamente parlato), questa la tesi di Zanetti, se paragonata ai muri a secco dei quali la nostra regione, anche grazie al Polo Poschiavo, ne è fortunata testimone.

Il liberale si è avvalso della proiezione di alcune foto. Le prime mostravano dei muri a secco presenti nella Regione Bernina realizzati e mantenuti a regolare d’arte. Le ultime, invece, hanno immortalato il pezzo di parete incriminato che, come ha fatto notare il capodipartimento Mainrado Lanfranchi, per via della differente realizzazione che comprende l’utilizzo di calcestruzzo, non può essere definito un muro a secco.

Dopo aver scatenato le reazioni dei presenti grazie all’utilizzo delle immagini, il consigliere Fabio Zanetti ha chiesto al Consiglio comunale di avere la sensibilità “giusta” per affrontare questo tema. A tal proposito è intervenuto il podestà Alessandro Della Vedova che ha rassicurato riguardo la conoscenza della problematica: “L’Esecutivo è consapevole della tematica e si è dato da fare, finora senza successo. Con il collaudo finale – ha spiegato il primo cittadino – ci sarà la possibilità di intervenire nuovamente”.

Il muro incriminato

In conclusione del dibattito, ha provato a gettare acqua sul fuoco Giorgio Murbach (Poschiavo Viva); il consigliere si è detto d’accordo sull’argomentazione di Fabio Zanetti, ma ha anche sostenuto che, sul percorso del trenino rosso, sono presenti, nei terreni agricoli, altre situazioni cosiddette di degrado. “Chi combatte questa bruttura – questo il concetto di Murbach – combatta anche le altre”.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

2 COMMENTI

  1. Si puo arrivare ad una polemica, a causa di un muro?
    Cerchiamo di rimanere tutti con i piedi per terra; é un muro nuovo e forse tiene/resiste meglio di uno a secco. E siccome nuovo, ritengo si possa differenziare da uno di vecchia costruzione. Vogliamo mettere in discussione tante (e nessuno mi faccia dire, quali) case usurpate/rimodernate o nuove rifatte/costruite in maniera piu che discutibile?
    Peggio sarebbe, se non fosse stata messa in sicurezza la scarpata, per diamine.
    Occupatevi di cose serie!

  2. Stimato Consigliere Murbach, la sua argomentazione in merito al manufatto a Resena è fuori posto, per nulla smorza gli animi ma contribuisce a fomentare ulteriori malintesi.
    Per onestà intellettuale elenchi in modo chiaro gli obrobri presente lungo la tratta del Bernina per farsì che si possa discutere apertamente.

    cordialmente
    Antonio Marchesi