Come preventivato nell’articolo ”Lo spirito di Badilatti conquista la California” di domenica scorsa, Matteo Badilatti, appena rientrato dalla trasferta americana, ha concesso un’intervista a Il Bernina.
Matteo, a pochi giorni dalla conclusione del Giro di California, ci racconti come lo hai vissuto?
L’Amgen Tour of California è stata una corsa a tappe abbastanza dura. Personalmente pensavo fosse più facile; invece, vento, percorso ondulato e lunghezza delle tappe hanno reso questa edizione assai esigente. E’ stata l’occasione per vedere paesaggi mozzafiato, completamente diversi a quelli a cui io e i miei colleghi siamo abituati. Nel corso di una tappa abbiamo pedalato quasi unicamente lungo la famigerata “Highway 1”, un’opportunità da non lasciarsi perdere.

Nella quinta tappa hai vinto la maglia blu ”per il corridore più coraggioso”, te lo aspettavi? Credi sia stato merito di quella fuga con tutti i big?
Ad essere sincero indossare la maglia blu per il corridore più coraggioso non era un obbiettivo, tanto che all’arrivo, quando mi hanno comunicato di recarmi in zona podio, la mia prima reazione è stata: ”Mi sa che avete sbagliato corridore… ”. Credo che questo riconoscimento, più che altro, sia stato la conseguenza di una mia azione per rientrare sulla fuga di giornata. La prima parte della tappa è stata caratterizzata da un forte vento laterale che ha fatto sì che il gruppo si spezzasse in più tronconi. Solo dopo un’ora di gara, una fuga ben assortita di 12 corridori (tra cui Peter Sagan) ha preso il largo ed ha guadagnato più di 2 minuti. Abbiamo pensato che potesse essere l’azione decisiva, ragione per cui, sulla successiva salita, sono evaso dal gruppo e sono rientrato da solo sulla fuga. Purtroppo la collaborazione non è stata ottimale e ci hanno ripreso a pochi chilometri dal traguardo.

Ora cosa succede? Quali sono le prossime sfide?
Intanto cerco di recuperare al meglio per i prossimi impegni. Questo giovedì (oggi, Ndr) parto con la nazionale svizzera per il Tour de l’Ain, breve corsa a tappe di tre giorni nella vicina Francia. Poi rientrerò in valle per preparare le corse del mese di giugno. La prima sarà il GP Lugano, poi si vedrà.

Infine una domanda per gli appassionati di cimeli sportivi. Abbiamo visto sulla tua pagina FB l’omino Lego che ti ritrae: esiste davvero o è solo un’idea simpatica?
Non so esattamente, ma penso che l’omino Lego che ritrae i corridori della squadra sia un’immagine creata da qualcuno al computer…
A cura di Ivan Falcinella