Festa alla Capanna Anzana, tra fascino e allegria

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Giunta alla sua 14^ edizione, la Festa alla Capanna Anzana è ormai entrata nel novero degli appuntamenti estivi in montagna da non perdere.

Nonostante la minaccia di nuvoloni neri che minacciosi volteggiavano tra il Combolo, il Passo delle Tre Croci e le Alpi Orobiche, più di 160 partecipanti hanno affollato, domenica 21 luglio, l’Alta Valle del Saiento, manifestando simpatia per questo lembo di terra tanto affascinante quanto selvaggio, incastonato in una specie d’anfiteatro naturale formato dalle pendici che fanno da contorno all’Alpe di Pescia Alta.

Dopo la celebrazione della Santa Messa ai 2’224 metri del Colle Anzana, celebrata da Monsignor Renzo Pegoraro, la festa è continuata nei suoi canoni tradizionali con il convivio presso la Capanna Anzana a base di polenta, costine e formaggio dell’alpe, le immancabili pietanze popolari che ben si addicono a questi eventi e che traggono spunto dalla cucina tipica che caratterizzava il sostentamento dei popoli che abitavano gli alpeggi.

Ulteriore elemento indispensabile di questi appuntamenti estivi è anche la spontanea allegria che attinge la propria forza dalla magia di un ambiente che accomuna e invita a godersi attimi d’assoluta libertà, corroborati dall’esuberanza di un universo che non ti aspetti.

Per gli organizzatori un’ulteriore scommessa vinta. Un gioco di squadra, animato da tanti volontari, che si perpetua di anno in anno e che ha quale unico sfondo l’amore per questo luogo e la volontà di farlo conoscere agli altri.

Una tappa obbligata per coloro che vogliono essere coccolati dalla natura e lasciarsi ispirare dalla pienezza di un silenzio che coinvolge e inebria.


Piero Pola