Tramite l’accordo siglato dal Comune di Poschiavo con gli oppositori alla zona Li Geri e il gestore del sito, si è sancita per il 15.12.2021 la definitiva chiusura della produzione di calcestruzzo in riva al lago. Mancano meno di due anni e mezzo e all’orizzonte non si intravvedono soluzioni concrete per evitare di incorrere in un serio problema di approvvigionamento della materia prima necessaria per quasi tutte le costruzioni.
Non si può parlare di effettivo blocco di approvvigionamento in quanto le betoniere di Montebello, Lovero e Tresenda sono sempre disponibili a fornire i loro prodotti, ma di un vero e proprio paradosso dal lato economico ed ecologico nel trasportare inutilmente da fuori Valle migliaia di tonnellate di pietrisco, cemento e acqua. A ciò si aggiungono la perdita di indotto, i posti di lavoro e i ricavi fiscali che gli anni passati hanno portato un contributo non trascurabile nelle casse comunali.
In termini pianificatori due anni e mezzo sono pochi e se da un lato il Comune di Brusio dispone del piccolo impianto di Zalende, dall’altro il Comune di Poschiavo non dispone nemmeno di un sito in zona confacente per installare un nuovo impianto. La Mota di Miralago (vedi specchietto riassuntivo sotto) non sarà presumibilmente pronta con tutti gli impianti completi per fine 2021 e anche per questo è necessario definire una zona alternativa e far partire al più presto l’iter procedurale con la relativa pianificazione dedicata per realizzare un punto vendita del calcestruzzo il più possibile vicino alle zone di maggior utilizzo e alla strada cantonale. Si realizzerebbe così la proposta dello studio “concetto inerti Valposchiavo” del 2010 redatto da esperti su incarico dei due Comuni e di Repower che prevedeva la produzione inerti a Mota da Miralago e due punti vendita del calcestruzzo nei rispettivi comuni.
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Alla politica tocca ora il difficile compito di trovare un equilibrio di interessi fra gli imprenditori, i proprietari dei terreni, i confinanti e i vicini muovendosi in un quadro legislativo che regola in modo sempre più severo l’utilizzo del territorio.
Rivolgiamo quindi un invito al Consiglio comunale di Poschiavo nonché a tutti gli attori politici e privati di voler unire le proprie forze alla ricerca di soluzioni attuabili in tempi brevi.
PLD Valposchiavo
Dov‘era il PLD, quando si discuteva sulle chiusure dei siti di produzione? L’ invito rivolto ora, giungerà in fretta alle orecchie del (Vostro) Podestà, spero.
Infatti la situazione economica in questo settore ha perso una grossa opportunità.
Mario Costa