Lavoro di approfondimento 2020: una prima particolare

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Daniel Crameri, con molto lavoro e molta passione, ha raccolto preziose testimonianze sui due conflitti mondiali del secolo scorso

Previsti la settimana dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale, il lavoro di approfondimento è stato portato a termine, per la prima volta e per forza maggiore, perlopiù a distanza.

di Lino Compagnoni

A causa del Covid-19, quest’anno gli apprendisti artigiani della Scuola Professionale di Poschiavo hanno dovuto “imparare” a gestire la presentazione del proprio Lavoro di approfondimento (LA) tra le proprie mura, condividendo la loro presentazione di esame tramite una piattaforma apposita impiegata anche per gestire le lezioni a distanza, il che ha anche permesso di non interrompere il normale flusso delle lezioni che sono continuate già da subito (15 marzo).

Grazie a questo, la maggior parte delle persone in formazione ha potuto svolgere il proprio lavoro senza troppa paura di spostarsi. Alcuni, per questioni di praticità, hanno preferito presentare il proprio lavoro a scuola, tenendo le debite distanze.

Di seguito, ecco un breve riassunto dei lavori presentati.

Ricordare per non dimenticare

Come lavoro di approfondimento ho deciso di seguire una delle mie passioni ,ovvero la storia, più in particolare quella riguardante i due conflitti mondiali.
Mi interessava scoprire di più su questo argomento, e provare a mettere su carta i racconti di quel periodo.
Nei vari capitoli elaborati ho parlato della situazione a livello mondiale, svizzero e della Valposchiavo.
Durante il corso della ricerca sono emersi elementi molto interessanti sulla vita in Valposchiavo durante la guerra: questo è stato possibile grazie alle storie di mio nonno Vincenzo Rada che mi ha raccontato la vita militare di suo padre. Grazie anche ai racconti della signora Maria Zanetti, che mi ha raccontato come era la vita in tempo di guerra a Poschiavo e al signor Pietro Lanfranchi che mi ha informato in modo molto dettagliato sulle postazioni di difesa in valle e sullo sfruttamento del terreno per sfamare la popolazione ho pure acquisito delle informazioni molto interessanti ed importanti.
A loro vanno i miei più sentiti ringraziamenti perché senza di loro il mio lavoro non sarebbe stato realizzabile.
Da questo lavoro ho imparato molto e sono felice di aver scelto questa tematica: ricordiamoci dei nostri anziani, perché hanno ancora tanto da darci e insegnarci e noi possiamo dare loro ancora tante gioie e soddisfazioni!

Daniel Crameri, polimeccanico, Ferrovia retica

La pesca: una passione

Ho scelto la pesca perché come dice il titolo è una delle mie passioni e anche la mia preferita.
La passione per la pesca nasce da bambini, quelli più fortunati hanno qualcuno che li porta e li consiglia ad esempio il papà, lo zio, il nonno per imparare questa antica tecnica.
All’inizio dei tempi lo si faceva per necessità, invece oggi lo si fa per passione. Tutti però sentono il richiamo dell’acqua e la voglia di pescare almeno un pesce. A chi non piace rimanere seduto su un sasso in attesa che un pesce abbocchi…
Ricordo, quando ero piccolo, che mio papà mi portava a pescare. Ero la sua disperazione e me lo dice ancora adesso perché non riusciva a pescare e ne combinavo di tutti i colori, incastravo la lenza dappertutto. Oggi, dopo anni, andiamo ancora a pescare insieme, e qualche volta riesco anche a prenderne più di lui.
La passione per la pesca ti cresce dentro come la sete… e tu devi andare a pesca per avere quella pace e quella tranquillità che solo i pescatori conoscono.
La pesca dà molte soddisfazioni, e ti fa scaricare la pressione dei giorni di lavoro, dei problemi ecc…
Da questa ricerca ho imparato cose nuove che non sapevo, ad esempio certi comportamenti che hanno i pesci nelle varie stagioni.

Michele Lucchinetti, falegname, P.Holinger

La vigna di famiglia

Ho scelto questo tema perché l’anno scorso per la prima volta i miei genitori hanno iniziato a lavorare la vigna di mia nonna. Visto che è una cosa nuova per me ho deciso di elaborare questa ricerca su questo argomento in modo da poter imparare meglio tutto quello che c’è da fare nella vigna, perché avendo iniziato solo l’anno scorso non sono a conoscenza di molte cose a riguardo.
In questa ricerca ho elaborato diversi capitoli, il primo è “il vino in Valtellina” dove parlo un po’ della storia e poi dei tipi di uva e di vini che vengono prodotti in questo territorio. Il secondo capitolo è “la nostra vigna” dove vien detto dove è ubicata e viene descritto il modo in cui è fatta. Successivamente si passa al capitolo “i vari lavori in vigna” dove vengono descritte tutte le lavorazioni e i trattamenti fitosanitari. Infine gli ultimi due capitoli sono il “processo di vinificazione” e “processo di distillazione”. Per ultimo ho messo l’intervista che ho fatto al signor Guido Bresesti, che è viticoltore di professione.
In questa ricerca ho imparato in particolar modo come avvengono le varie lavorazioni, ma soprattutto il processo di vinificazione e di distillazione di cui non ero a conoscenza. Sono soddisfatto della mia ricerca e per tutto quello che ho imparato di nuovo mentre la svolgevo.

Mirko Bettini, falegname, Rezzoli GmbH