Il 29 novembre 2020 è prevista la votazione sull’iniziativa popolare federale “Per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente” che prevede quanto segue: “La Confederazione prende provvedimenti per rafforzare il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente da parte dell’economia” e “disciplina gli obblighi delle imprese che hanno la loro sede statutaria, l’amministrazione centrale o il centro d’attività principale in Svizzera”.
A tale proposito Amnesty riceve puntualmente notizie tragiche: aria contaminata dai rifiuti tossici, persone avvelenate dai metalli pesanti, condizioni di lavoro insostenibili nelle fabbriche tessili, sfruttamento di minori nelle piantagioni di cacao.
In tutto il mondo, grandi multinazionali svizzere ignorano le norme ambientali e calpestano i diritti umani: con la sua negligenza Glencore (la più grande compagnia al mondo per il commercio di materie prime, con sede a Baar) ha contaminato un fiume in Ciad, provocando dolorose piaghe e vesciche a bambini e adulti. Anche in Colombia, in Congo, in Perù e Zambia le comunità locali si lamentano che l’azienda accumula profitti a spese della popolazione e dell’ambiente. Syngenta (leader nel settore dell’agroindustria mondiale, mezzi tecnici per l’agricoltura, sementi e altro ancora, con sede a Basilea) è accusata di avvelenare i contadini indiani con un pesticida svizzero, mentre i commercianti di cotone elvetici approfittano del lavoro minorile in Burkina Faso.
Tutto questo è inammissibile. Già nel 1996 Amnesty International aveva portato all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale la questione del rapporto problematico tra economia e diritti umani. Da allora sono state raccolte molte prove, lanciato azioni e campagne, e affrontato diverse sconfitte. Ma Amnesty non si è mai arresa, e ha sostenuto l’attuale iniziativa fin dall’inizio.
Sarà una battaglia tra “Davide e Golia” ? Anche se le lobby delle multinazionali dispongono di importanti somme di denaro, migliaia di cittadine e di cittadini svizzeri vogliono che le grandi imprese si assumano le proprie responsabilità, e il loro numero aumenta di giorno in giorno. Anche Amnesty si batte con tutte le forze che ha.
Amnesty International