Giovedì 15 ottobre, presso la Casa Torre di Poschiavo, verrà presentato il libro “Valposchiavo, una Svizzera speciale” edito dalla casa editrice Ticino Management di Lugano, un numero monografico del magazine culturale Arte & Storia (ricordiamo che, per prenotare un posto in sala, è necessario mandare una mail a redazione@ticinomanagement.ch). Il testo di 180 pagine, racconta l’editore Valerio De Giorgi, raccoglie le testimonianze di 18 autori “che ci raccontano l’anima del territorio: personalità importanti e di buon senso, che hanno costruito il necessario senza essere ostili al progresso”.
La scelta della Valposchiavo non è stata casuale. “La vallata del Grigioni italiano ha scelto la Confederazione e oggi ne è una perla: punto strategico per la Ferrovia, ricca di percorsi professionali, di un’agricoltura moderna e rispettosa del territorio, è caratterizzata da una politica vera, praticata dai cittadini che hanno saputo responsabilizzarsi su importanti progettualità: qui, nessuno mostra l’handicap dell’isolamento, ma si guarda al futuro con lungimiranza; una cosa non comune”.
Valerio De Giorgi si sofferma anche sul carattere tipico dei valposchiavini. “Vengo da una vallata del lago di Lugano, e posso dire di condividere parte del dna dei valposchiavini: siamo persone che hanno avuto gente valida del passato, esempi che un po’ ci accompagnano nel presente e che abbiamo il “complesso” di non deludere. La Valposchiavo mi ha affascinato molto: da qui nasce il titolo del libro”.
De Giorgi, con un passato ventennale in Mondadori, di valposchiavini ne ha incontrati parecchi in giro per l’Europa. “Conservo nella memoria il fascino per tutte le persone che ho conosciuto e che conosco, comprese quelle che vivono in Ticino; molte sono fantasticamente valide e hanno svolto un ruolo fondamentale nel sistema economico cantonale negli ultimi 30 anni”.

L’editore della Ticino Management usa spesso la parola “storia d’amore” per raccontare l’esperienza che lo ha spinto a raccontare la Valposchiavo. “In questo senso, – aggiunge – ho sentito un feeling con gli autori in maniera bellissima; sono sicuro che gli abbonati di Arte e Storia, la cui collana ha fatto conoscere i ticinesi attraverso i lavori fatti nelle grandi città italiane, si riconosceranno in questa storia: il racconto della Valposchiavo, in questo senso, è un po’ come storia del Ticino: una terra lontana, difficile da raggiungere, che ha mandato in Svizzera e nel mondo personaggi di grande cultura e qualità. Per i nostri abbonati sarà una vera scoperta, un regalo”.
De Giorgi, parlando della qualità e delle caratteristiche intrinseche dei valposchiavini, cita le grandi multinazionali tecnologiche di Palo Alto, che ha avuto modo di visitare in passato. “Noi siamo quelli che siamo, – ha concluso – gli algoritmi non ci cambieranno mai: questa deve essere la nostra forza, cerchiamo di non far perdere le nostra qualità e di non delocalizzare. Valposchiavo per me è un esempio classico di “swiss made”.
Marco Travaglia