Sassalbo in letargo dopo una stagione segnata dalla pandemia

0
756

Ad inizio novembre, l’associazione “Amici del lago” ha preparato la Sassalbo per affrontare un nuovo inverno di inattività presso il porto d’Acqua al Zolfrig di Le Prese. Telone, ancoraggio ed impianto anti congelamento con micro pompe ed erogatori ad immersione sono stati piazzati direttamente dai capitani nel corso della giornata, documentata da Il Bernina con l’aiuto di Flavio Lardi. La sommozzatrice Manuela Pagliaro ha inoltre girato un suggestivo video (vedi sopra) subacqueo delle operazioni.

Il telone di copertura, usato solitamente per i camion, consentirà all’imbarcazione, oltre ad una protezione generale contro freddo e gelo, anche che la barca rimanga protetta dalle infiltrazioni d’acqua dovute alle precipitazioni, soprattutto quelle nevose.

Diversi tubi attaccati a dei compressori e tenuti in immersione da dei fili collegati a un peso faranno fuoriuscire dell’aria che, nelle intenzioni, terrà l’acqua in movimento impedendo la formazione del ghiaccio al di sotto della Sassalbo, prevenendo in questo modo tutti i problemi legati a questa evenienza.

Il nuovo sistema anti gelo è stato donato agli “Amici del lago” dalla BUWIM GmbH di Manuela ed Andreas Widmer. I proprietari degli appartamenti Villa Lardi, adiacenti all’imbarco della Sassalbo del porto d’Acqua al Zolfrig di Le Prese, hanno anche contribuito alla realizzazione dell’opera, grazie all’esperienza quotidiana di Andreas nel lavoro con gli impianti di areazione. L’augurio, se il sistema darà i suoi frutti, è che questo tipo di soluzione faccia da scuola nei prossimi anni anche per le altre imbarcazioni della zona.

Durante l’inverno, gli “Amici del Lago” si avvarranno dell’esperienza della ditta Visinoni per la revisione del motore e per un controllo su eventuali perdite di olio nel lago. La certificazione derivante verrà poi sottoposta al Cantone prima che la Sassalbo torni a solcare le acque del lago per una nuova stagione.

Passando alle cifre del 2020, anche il rosso natante ha dovuto fare i conti con la pandemia e tutte le restrizioni legate ad essa. Partendo con oltre un mese di ritardo e con l’autorizzazione a occupare solo il 50% della capienza per viaggio (e qui spesso il personale di navigazione ha fatto gli straordinari raddoppiando le uscite, Ndr), la Sassalbo ha comunque fatto registrare il ragguardevole numero di 1’462 passeggeri: 922 per quanto riguarda le crociere pubbliche e 540 nei noleggi.

Come vediamo nella tabella qui sotto, per quanto riguarda i computi totali non siamo ai livelli dei precedenti due anni e nemmeno a quelli del 2016/17 (effetto novità), ma, prendendo in esame le sole crociere, il numero dei passeggeri non si distanzia molto dal buon andamento quinquennale. A pagare dazio sono stati i noleggi dell’imbarcazione, che hanno accusato maggiormente dell’effetto pandemia.

In totale, nel 2020, sono state necessarie circa 400 ore di volontariato da parte del personale di navigazione, al fine di garantire il servizio della Sassalbo a favore del turismo e della comunità della Valposchiavo. In questi 5 anni di attività, la Sassalbo ha effettuato oltre 770 uscite, trasportando circa 14’000 passeggeri.


Testo Ivan Falcinella – Foto Flavio Lardi – Video Manuela Pagliaro

Ivan Falcinella
Membro della redazione