Valposchiavo Turismo, le nuove strategie e gli obiettivi per il 2021

1
2098
Andrea Zanolari in Giunta

A poco più di 6 mesi dall’inizio del suo mandato, abbiamo intervistato il presidente di Valposchiavo Turismo Andrea Zanolari per tracciare un bilancio della stagione estiva e illustrare le prossime strategie dell’ente.

Durante la prima ondata della pandemia, a maggio, avevi pronosticato che, vista la preponderanza di turisti svizzeri che frequentano la nostra regione, ci sarebbero stati i presupposti per ripartire. Una previsione azzeccata visti i numeri di pernottamenti…

Esatto, già a fine ottobre sono stati superati i 60’000 pernottamenti raggiunti nel 2019 solo a fine dicembre. Fondamentale, nell’estate Covid-19 del turismo di prossimità, il flusso degli ospiti svizzeri, con un passaggio dalle circa 39’000 presenze della stagione estiva 2019 (maggio-ottobre) alle circa 49’500 della stagione estiva 2020. Ma non posso nascondere una certa tristezza: questi dati sono sì confortanti, ma in questo anomalo 2020 nel settore turistico siamo tutti perdenti, perché il turismo vive della libertà di movimento delle persone.

Parlando di coronavirus, come vedi la situazione attuale?

Credo che un secondo lockdown, se prolungato nel tempo, sarebbe socialmente ed economicamente fatale, pertanto mi auguro si possa tornare il prima possibile ad una sorta di normalità. I concetti di protezione introdotti nella gastronomia riducono il pericolo di contagio, e il mio appello agli operatori della ristorazione è quello di svolgere il loro lavoro in modo igienico e nell’applicazione delle misure prescritte dal diritto sulle derrate alimentari: solamente in questo modo si potrà eludere quello che in realtà è un falso dilemma (economia o salute), una dicotomia che spesso è più percepita che reale.

Qual è il tuo personale bilancio della stagione turistica appena conclusa? Quali dati in possesso di Valposchiavo Turismo sono i più significativi per analizzare la situazione?

Il dato più interessante è indubbiamente la permanenza media o LOS (dall’inglese “length of stay”), che consiste nel rapporto tra presenze e arrivi: da una media di 1,83 notti (periodo maggio-ottobre 2019) si è passati ad una media di 2,11 notti (periodo maggio-ottobre 2020). Questo dato dimostra che siamo sulla strada giusta, e che l’obiettivo che dobbiamo porci è principalmente quello di ampliare l’offerta rendendo la Valposchiavo ancora più attrattiva e funzionale per il turista, così da invogliarlo a soggiornare più notti.

Ad agosto, in Giunta, hai presentato le future strategie di Valposchiavo Turismo: cosa è stato messo in cantiere in questo periodo?

In primis è stato richiesto e ottenuto il rinnovo, alle medesime condizioni e per un ulteriore quadriennio, del mandato di prestazioni tra i Comuni di Brusio e Poschiavo e l’Associazione Valposchiavo Turismo. Successivamente si è scelto di concentrare l’attenzione sul miglioramento, l’ampliamento e la manutenzione delle infrastrutture e in particolare della rete sentieristica: l’obiettivo illustrato ai Comuni è quello di decentralizzare la Val Di Campo valorizzando la Val Saiento, San Romerio (risale alle scorse settimane l’intervento di manutenzione della parte sopra Sclupitoir) e la tratta Cavaglia-Selva. Sul fronte della collaborazione con la Ferrovia Retica, invece, durante una videoconferenza con alcuni esponenti di rilievo abbiamo parlato di due diversi progetti: uno, il più ambizioso, prevedrebbe la vendita attiva da parte della FR di una serie di pacchetti creati per intercettare soprattutto quei turisti che viaggiano a bordo dell’ultimo treno panoramico della giornata; una seconda proposta vedrebbe invece Poschiavo come punto di partenza del bus diretto a Lugano. Per sfruttare appieno questi scenari è necessario migliorare la qualità dell’intera filiera del prodotto turistico, aumentando la varietà di attività a disposizione e la loro qualità e fruibilità: in questo senso, pur rallentati dalla difficile situazione sanitaria, abbiamo svolto degli incontri sia con la politica che con le aziende del territorio.

Quali sono, secondo te, le basi da cui ripartire per il 2021?

Perdona il gioco di parole, ma la base da cui partire è avere finalmente chiara la meta da raggiungere, meta che abbiamo individuato nel momento stesso in cui abbiamo presentato la nostra visione strategica. Sembra banale ma non lo è affatto, al contrario: stabilire gli obiettivi è il primo passo per misurare la propria crescita.

E per quanto riguarda il personale?

Nell’ambito turistico sono indispensabili molta originalità e capacità di innovazione. Per questo motivo abbiamo scelto di investire sul capitale umano e ricerchiamo da subito un Collaboratore product management che contribuisca allo sviluppo della destinazione. Qualche prerequisito? Formazione turistica, esperienza pregressa in ruolo analogo, conoscenze linguistiche e ottime doti comunicazionali e relazionali. In tempi di turismo esperienziale, raccontare il territorio in maniera più evocativa e consapevole è cosa imprescindibile.


A cura di Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. Caro Andrea,
    Dapprima ti faccio i complimenti per le tue idee in grand parte ben chiare.
    Ho guardato con passione la fotografia con il trenino rosso. Questa zona è un biglietto da visita per i turisti che hanno il tempo di osservarla durante la sosta d’incrocio.
    Questo incrocio dei treni si trova esattamente in zona pericolosa di priorità 1.
    Come vedi, a monte i muri a secco sono quasi completamente distrutti causa le intemperie dovute alle acque che scaturiscono ovunque lungo il pendio e favoriscono il terreno friabile.
    Questo risanamento era ed é sempre ancora compito del Comune di Poschiavo,della FR e non da ultimo dall’UNESCO. ( Costruzione ben riuscita del Doppio Binario)!!
    La volontà politica ha completamente ignorato la gravità della situazione!!!
    Cordialmente
    Toni