Sentiero del lago, tratto est: per ora prudenza, ma il percorso resta turisticamente strategico

0
1186

Lo scorso 9 febbraio, in zona Botul, un masso di considerevoli dimensioni, staccatosi poco sotto il “sentiero dell’alta tensione” presso il monte Al Sass, franava sul fondovalle in adiacenza del percorso pedonale che immette sul giro del lago. Dopo il tempestivo intervento delle autorità, la zona, messa in sicurezza, è stata prontamente riaperta al transito pedonale. La zona est del sentiero del lago non è nuova a questo tipo di accadimenti: negli ultimi anni è stata oggetto di diversi episodi di scoscendimenti di detriti che, ogni volta, portano ad interrogarsi sull’entità del pericolo corso dagli escursionisti che vi transitano.

Orlando Lardi, responsabile comunale per turismo ed infrastrutture turistiche pubbliche (sentieri turistici, campeggi pubblici ecc.), ha parlato a lungo dell’argomento con i responsabili del gruppo foreste. A bocce ferme, o meglio a “massi fermi”, come ci dice, è utile distinguere due scenari ben precisi: da un lato il grande masso che ha invaso il Botul, dall’altro l’antipatica e regolare caduta di sassi di piccole e medie dimensioni lungo la tratta che dalle gallerie porta al Caneo.

Il masso di notevoli dimensioni ha reso necessaria una perlustrazione del territorio da dove si è staccato, evidenziando infine che si è trattato di un cedimento singolo, che non sembrerebbe interessare una zona friabile che potrebbe riservare altre imminenti sorprese.

“La zona interessata dal grande masso è stata ispezionata con attenzione e non sono stati rilevati ulteriori pericoli imminenti, – ci assicura Orlando Lardi – i forestali responsabili monitorano con attenzione ogni evento e naturalmente la zona del lago merita la massima allerta vista la presenza di escursionisti. L’area ricreativa del Botul subirà, prima della bella stagione, degli accorgimenti per ovviare a ogni pericolo. La messa in sicurezza della zona è assolutamente prioritaria”.

Discorso diverso, invece, quello da affrontare sul tratto del versante est che interessa alcune centinaia di metri del sentiero, soggetto a piccoli franamenti e distacchi soprattutto nel periodo di passaggio tra la stagione fredda e quella calda.

“Come dichiarato dal forestale Moreno Costa attraverso le pagine del Grigione Italiano, – ci spiega Lardi – la zona in questione è interessata da piccoli distacchi e misurati scoscendimenti dovuti alle abbondanti nevicate e al relativo disgelo. Sono eventi stagionali che consigliano grande attenzione, ma a mio avviso non impongono una chiusura del tratto di sentiero. Credo anzi che una chiusura fino a nuovo avviso sia controproducente, potrebbe infatti comprometterne la riapertura”.

“Personalmente, – conclude il Consigliere comunale – suggerirei di evitare di percorrere la tratta finché le nevi si saranno completamente sciolte e il disgelo avrà fatto il suo percorso, dopodiché nulla ci impedirà di tornare a percorrere quel sentiero tanto misterioso quanto affascinante che fiancheggia quello stupendo lato del nostro lago”.

“Il giro del Lago è sicuramente tra le passeggiate più suggestive che abbiamo in Valle, – così Kaspar Howald, direttore di Valposchiavo Turismo, interviene sul valore turistico del sentiero –  oltre alla sua bellezza è anche molto facile, non ci sono grandi dislivelli da superare e c’è chi dice che è fattibile anche in sedia a rotelle. Vista anche la posizione nel fondovalle parliamo di una passeggiata accessibile quasi tutto l’anno: questo è molto importante nell’ottica della strategia di Valposchiavo Turismo di destagionalizzare l’offerta turistica. Se in futuro, a causa delle frane o di altri fattori, questo sentiero venisse definitivamente chiuso sarebbe una grande perdita per l’offerta turistica della Valposchiavo”.


Ivan Falcinella

Ivan Falcinella
Membro della redazione