Il nuovo centro medico è pronto a rilanciare il CSVP

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Guido Badilatti risponde alle domande della Giunta

Nella seduta di Giunta di lunedì 15 marzo, il primo punto all’ordine del giorno ha riguardato la presentazione del progetto del nuovo Centro medico e dell’ampliamento del Centro Sanitario Valposchiavo (la stessa discussione, lunedì scorso, ha avuto luogo anche presso il Consiglio comunale di Brusio).

All’origine del concetto di ampliamento del CSVP, è stato spiegato dal podestà Giovanni Jochum, che ha parlato anche in qualità di presidente del Consiglio di Fondazione, ci sono vari cambiamenti del settore sanitario che stanno toccando anche la nostra realtà di periferia. Uno di questi concerne gli studi medici. Da anni l’evoluzione di questi si orienta verso lo studio medico di gruppo o, più recentemente, di un centro medico autogestito. L’idea è di condividere strutture, attrezzature, personale addetto e attività medica/organizzativa/amministrativa.

In questo contesto, il gruppo dei medici di Valle, ha iniziato quasi un decennio fa a ragionare su un centro medico collegato all’Ospedale San Sisto (OSS). La struttura pensata era da subito abbastanza chiara, basata anche su esperienze esterne collaudate, prevista in particolare anche per agevolare e garantire nuove e necessarie sinergie con l’OSS. Così, l’obiettivo finale del nuovo progetto risiede nell’agevolare il ricambio generazionale dei medici, offrendo a potenziali giovani candidati un ambiente di lavoro al passo con i tempi ed in sintonia con le nuove tendenze ormai affermate ovunque.

Un altro trend che tocca sia la medicina acuta che la cura dell’anziano è rappresentato dal passaggio da cure stazionarie a cure più frequentemente ambulatoriali o domiciliari, fornite da ambulatori specialistici, dal pronto soccorso, dai medici di base e dal servizio Spitex. Anche in questo contesto, si manifesta dunque la necessità di prevedere maggiori spazi, adeguati, raggruppati e ben accessibili.

Ultimamente, l’intento di unificare le diverse prestazioni sanitarie, sia medico/infermieristiche che farmaceutiche, ha portato anche al coinvolgimento dell’unica farmacia di Valle.
Il concetto d’intervento edilizio all’OSS – è stato spiegato nei dettagli dall’architetto Mario Angelo Tempini – prevede dunque, in una prima fase, la realizzazione di un nuovo complesso a nord dell’OSS, per dare spazio al Centro Medico e alla farmacia pubblica indipendenti ma complementari con l’Ospedale, come pure ad una nuova sede Spitex e a vari ambulatori specialistici all’interno dell’OSS. Il tutto, raggruppato al pianterreno attorno ad una nuova entrata e ad una nuova ricezione ospedaliera, sarà corredato dai necessari parcheggi e accessi facilitati per utenti, visitatori e fornitori. L’eliporto è previsto sul tetto della nuova struttura.

In una seconda fase si procederà a ristrutturare gli spazi liberati dagli attuali studi medici e dalla Spitex per assecondare il crescente bisogno di spazio dedicato alla cura dell’anziano e per realizzare nuovi uffici, una sala conferenze/formazione, camere per il personale di picchetto e per allievi e studenti.

Il progetto, comprendente ambedue le fasi realizzative, – ha spiegato il direttore del CSVP, Guido Badilatti – prevede un investimento totale di circa 8 milioni di franchi (6.5 milioni per la prima fase e 1.5 per la seconda), interamente finanziati tramite il fondo investimenti del CSVP; per questo motivo non sarà necessaria alcuna votazione popolare. “Realizzando questo progetto – ha aggiunto il podestà Giovanni Jochum – diamo una prospettiva futura al servizio sanitario vallerano, creando i presupposti necessari per garantire il rinnovo dei medici accreditati”.

Questo concetto è stato ribadito anche dal dottor Cristian Raselli, che ha poi aggiunto come la mancanza di medici di base con uno studio individuale sia un problema non soltanto delle periferie, causato dal crescente carico di lavoro, dalla burocrazia, dalle elevate responsabilità e da un alto investimento iniziale richiesto. “La risposta giusta a tutto questo – ha affermato – è il centro medico, che è in grado di ottimizzare diversi aspetti del lavoro”. In conclusione, Raselli ha informato i presenti circa l’elaborazione di un concetto per creare uno studio satellite a Brusio, con la possibilità di distribuire farmaci. Le tempistiche e la formula non sono ancora note perché tutto dipenderà da quanti dottori saranno in Valle: “L’ideale – ha concluso – sarebbe avere quattro dottori di base, mentre ora siamo solo in tre”.

L’intervento di Emanuele Bontognali, presidente del Comitato del Consiglio di Fondazione, ha ripercorso le varie tappe storiche dell’attuale CSVP. “Se vogliamo stare in piedi – ha affermato in uno dei suoi passaggi – dobbiamo rinnovarci nel cambiamento. E questo passa anche da un ampliamento, per fare in modo che gli specialisti vengano qui e non che le persone vadano via per cercare la prestazione medica”.

Al termine dell’esposizione del progetto non sono mancati gli interventi dei consiglieri. Monica Pirovino (PDC) ha ricevuto rassicurazioni circa la rinnovata possibilità, in caso di necessità da parte del paziente, delle visite a domicilio. Carlo Vassella (Poschiavo Viva) ha chiesto al consiglio comunale se è stato pensato un nuovo concetto di viabilità per la zona, anche in concomitanza dei lavori. Il podestà ha riconosciuto l’importanza della tematica, anche se ha affermato che non è stata ancora approfondita.

Gabriela Menghini Inauen (UDC), rispetto al concetto esposto, ha sottolineato l’importanza di poter formare dottori in valle. Successivamente ha chiesto se esiste attualmente una prospettiva di evoluzione del fondo di investimento (utilizzato per finanziare l’opera) nei prossimi 10 anni, al fine di prevedere altri sviluppi nel futuro. Guido Badilatti ha rassicurato i presenti circa la consistenza del fondo, in grado di accantonare circa 1 milione all’anno, (sono 12 quelli disponibili al 2020). “Sicuramente – ha annunciato il direttore del CSVP – uno dei prossimi investimenti riguarderà la Casa anziani”.

Successivamente è intervenuto il consigliere Fabio Zanetti (PLD): “Ricordo come pochi mesi fa, con la soppressione dell’ostetrica, – ha esordito – abbiamo assistito ad una riduzione dei servizi, mentre stasera siamo di fronte ad un rilancio: non si va indietro ma c’è un incremento. L’altra nota positiva riguarda l’allacciamento al teleriscaldamento: in questo modo il Comune risolve un’annosa questione, portando l’impianto alla piena potenza”. In conclusione, Zanetti ha chiesto se, con l’ampliamento attuale, ci sarà un aumento dei posti di lavoro. Badilatti ha risposto che non si prevede un incremento per quanto riguarda il CSVP. Per quanto riguarda gli studi medici, Raselli ha spiegato, con particolare riferimento agli assistenti di studio medici, che la situazione sarà più o meno stabile.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

2 COMMENTI

  1. Concordo. Ben venga l’ulteriore sviluppo dell’area ospedaliera ma bisognerebbe parallelamente anche ripensare l’accesso motorizzato. Non può essere che quel gioiello architettonico, storico e turistico di nome via dei Palazzi debba sopportare tutto il peso dei veicoli in transito. Lungo questa via verrà installata presumo prossimamente , pure una nuova illuminazione integrata nel contesto e azzeccata direi, motivo in più per riqualificare questa zona.

    Una soluzione soddisfacente purtroppo non è di facile attuazione. Ma forse bisogna almeno diminuire il traffico e quindi si potrebbe pensare ad un accesso alternativo per l’abitato di Cologna e quartiere San Sisto ? Immagino ci sarebbe un 40 % in meno di macchine in transito…

  2. … pertinente la domanda del Consigliere Carlo Vassella, la concentrazione ha sicuramente grandi vantaggi ma causa traffico. Già dalla costruzione del nuovo ospedale (aperto mi sembra nel 2004) si parlava di un nuovo accesso che ora diventa più che mai necessario. Il Centro Medico e la Farmacia causeranno ulteriore aumento di traffico. Mi stupisce che la cosa non sia ancora stata approfondita essendo in corso la nuova pianificazione territoriale. La Via dei Palazzi non può rimanere in eterno la strada d’accesso all’ospedale!