All’inizio di febbraio, il Cantone dei Grigioni ha dato il via al programma di test anti-SARS-CoV-2. Come confermato dalla coordinatrice dell’Associazione Artigiani & Commercianti Valposchiavo (ACV), Manuela Kalt-Demonti, sono numerose le aziende valligiane che si stanno impegnando in questa direzione.
Tra le imprese maggiormente impegnate troviamo Repower che, alla data del 30 marzo, ha effettuato in totale 946 test salivari, contando tutti i dipendenti svizzeri. Anche la Ferrovia Retica ha messo a disposizione i dati a livello globale: “Dal 4 febbraio, – spiega Paolo Sterli, Dirigente produzione regione Grigioni sud – la RhB partecipa ai test operativi del cantone. Da allora, 930 persone sono state testate con questo sistema, riscontrando 5.277 risultati negativi e 12 positivi (al 30.03.2021, mattina)”.
A Brusio, la società farmaceutica InfoRLife ha iniziato la campagna di testing il 9 febbraio. “I nostri dipendenti – afferma il responsabile della campagna Alan Giordani – sono circa 190 e ad oggi hanno aderito in 131, cioè il 69% dei colleghi. Le iscrizioni sono aumentate nel corso di questo periodo, ma già dall’inizio eravamo vicini al 50% di adesioni”. Al 30 marzo, nell’azienda di Campascio, sono stati eseguiti 494 tamponi di cui solamente uno è risultato positivo. “Il collega risultato positivo – spiega Giordani – ha ovviamente dichiarato immediatamente l’esito ai superiori, e questo ha consentito di isolare tempestivamente il caso, ma anche di poter continuare a lavorare senza interruzioni ai colleghi. Quelli che hanno lavorato più strettamente con il positivo hanno semplicemente aumentato la frequenza dei test, secondo quanto suggerito ad ognuno in base all’aggiornamento del profilo di rischio. Nella maggior parte dei casi, infatti, la frequenza di esecuzione è settimanale, ma può essere intensificata se si verificano, ad esempio, casi di esposizione sospetta”.
I risultati dei test vengono di norma ricevuti tra 24 e le 48 ore, considerando i tempi logistici per raccogliere i campioni, consegnarli quotidianamente al centro di raccolta presso il Comune di Brusio e il successivo trasporto al laboratorio di analisi.
“L’esecuzione del prelievo del campione salivare – aggiunge Giordani – risulta piuttosto semplice; qualche difficoltà si è avuta in alcuni casi nella procedura di annuncio dei singoli dipendenti sulla piattaforma online, ma con il supporto del supervisore interno ed eventualmente del referente cantonale, siamo stati in grado di superare questi intoppi”.
Sulla validità della campagna il parere è unanime. Dopo quasi otto settimane, afferma Sterli, possiamo asserire che i test si sono ben stabiliti e la Ferrovia Retica sostiene in pieno questa azione.”Repower – spiega l’addetto stampa Thomas Grond – è convinta che l’iniziativa sia molto importante e utile. Per questo abbiamo deciso di aderire dando così la possibilità ai nostri dipendenti di partecipare fin dall’inizio”. Circa il 70% degli impiegati si è iscritto su base volontaria ai test. “Poiché i test sono anonimi, – aggiunge – non possiamo dire in quali sedi e da quali dipartimenti provengono i partecipanti. Ai test aziendali possono partecipare tutte le aziende che hanno sede nel Cantone del Grigioni e i test sono gratuiti sia per l’azienda sia per i collaboratori”.
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InfoRLife era da tempo alla ricerca di un modo per monitorare la presenza del virus tra i dipendenti e, in passato, ha già fatto riferimento al Centro Sanitario Valposchiavo per circoscrivere i contatti di alcuni casi positivi. “Evidentemente – afferma Giordani – la campagna di test, così organizzata va anche oltre questo obiettivo minimo, permettendo ai dipendenti di lavorare con maggior serenità e al contempo garantendo una maggiore continuità nella disponibilità dei lavoratori per l’azienda, riducendo il numero di quarantene preventive. In definitiva – conclude il responsabile di InfoRLife – il giudizio è molto positivo: la campagna di test è andata a rafforzare in modo determinante le misure di prevenzione e monitoraggio già messe in atto da InfoRLife a tutela dei propri collaboratori. Sicuramente è un modo molto pragmatico ed efficace di affrontare questa situazione, con la quale ci siamo ormai abituati a convivere, e che permette di mettere insieme sicurezza e continuità lavorativa”.
Anche la scuola, che normalmente esegue i test nella giornata di lunedì, non è stata a guardare. “La stragrande maggioranza – spiega la direttrice delle scuole di Poschiavo Sabina Paganini – ha aderito all’azione, tra allievi, docenti e personale presente a scuola. Finora non sono risultate persone positive. Come evidente, si tratta di “Un grande impegno organizzativo supplementare ma – conclude Paganini – vale la pena perché questa decisione porta a garantire l’insegnamento in presenza”.
Al di là del contenimento della pandemia, preoccupano le conseguenze per alcune attività che, più di altre, stanno accusando il colpo a causa delle limitazioni. Per quel che riguarda le prospettive economiche in Valposchiavo, secondo la coordinatrice dell’ACV, sarà eventualmente possibile fare il punto della situazione alla serata della Assemblea Generale (che è prevista in maggio, COVID permettendo). “Momentaneamente – spiega Manuela Kalt-Demonti – numerosi settori sono in pieno regime lavorativo e quindi pensiamo positivo. Per quel che riguarda il settore del turismo, riponiamo grandi speranze nella stagione estiva, che dipenderà dalle decisioni che verranno prese dal governo”.
Marco Travaglia