Camilla Cortesi, una valposchiavina al Lehrlingshaus

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Come già illustrato in un precedente articolo, la ”Casa dell’apprendista” in Engadina (Lehringshaus) di Samedan è alla ricerca di fondi per adeguare agli standard attuali l’edificio costruito 53 anni fa. Grazie all’aiuto di Jan Harbott, direttore del Lehringshaus, che ci ha fornito il contatto, siamo riusciti intervistare una giovane poschiavina ospite della struttura da pochi mesi.

Si tratta di Camilla Cortesi, classe 2004, di Cologna, figlia di Diego e Rezia Cortesi. Camilla, che dopo aver frequentato la secondaria a Poschiavo e un decimo anno a Ilanz per la lingua tedesca, ha scelto l’apprendistato di impiegata di commercio presso la Ferrovia Retica, da agosto 2021 è ospite della ”Casa dell’apprendista” di Samedan.

Camilla, ci parli della tua scelta di apprendistato?
Ho iniziato l’apprendistato di impiegata di commercio presso la Ferrovia Retica; questo percorso, che durerà tre anni, si divide in due: una parte viene fatta sul treno e una in biglietteria. In questi primi sei mesi, sul treno, le mie mansioni principali sono quelle di preparazione del treno, bigliettaia, e addetta alle partenze dopo le soste nelle stazioni. Finito questo periodo mi trasferirò in una biglietteria per un altro passo dell’apprendistato. Mi ritengo fortunata perché questo è l’ultimo anno che è in vigore questo tipo di corso; dal prossimo anno verrà cambiato.

Hai sempre voluto fare questo percorso di studi o è capitato?
Sinceramente è capitato: prima di scegliere questo percorso ero più indirizzata a trovare un apprendistato nel settore alberghiero. Avevo infatti fatto qualche prova in hotel, mi ero candidata, ma non ero più così convinta. Durante il decimo anno da Coira a Ilanz avevo questi 40 minuti di treno quotidiani: l’ambiente mi piaceva, il tipo di lavoro anche e quindi mi sono decisa a cambiare apprendistato. E al momento posso dire che ne sono molto soddisfatta.

Come mai hai scelto il Lehringshaus e non altre sistemazioni abitative per il tuo apprendistato?
Come ti dicevo sopra, una delle motivazioni è stata che questo tipo di apprendistato ha due fasi; questi sei mesi sicuramente sarò qui, poi nella parte presso una biglietteria non so ancora dove mi manderanno. Un altro motivo è che l’anno scorso alla Casa Florentini di Coira mi sono trovata molto bene e qui poi ritrovo anche dei coinquilini valposchiavini. Un’altra motivazione è che per un periodo così limitato di mesi non ho voluto andare in un appartamento ed è più semplice stare al Lehrlingshaus.

Come ti trovi in questi primi mesi al Lehringshaus?
Molto bene. L’ambiente è molto conviviale e il direttore Jan Harbott è molto presente e premuroso con noi ragazzi.

Immagine da: www.lehrlingshaus-engiadina.ch

Qualche limitazione particolare rispetto al vivere da soli?
Direi di no, semmai qualche sicurezza in più anche per i genitori. La porta della struttura è sempre aperta, anche durante il fine settimana per le persone che devono rimanere, ma la sera se usciamo dobbiamo scrivere il nome e quando rientriamo, se Jan non ci vede tornare, prova prima a contattarci e se non ci trova avverte i genitori.
Sempre Jan organizza anche degli eventi aperti a tutti quelli del Lehringshaus, dalle serate di calcio a quelle in piscina con relativi trasporti e poi utilizza la bacheca per le adesioni.
Abbiamo la mensa in struttura, colazione, pranzo e cena in base alle esigenze e orari di tutti. Il cibo dei due pasti arriva la maggior parte delle volte già pronto ed è servito da una signora.

Mentre le camere come sono?
Sono singole e doppie, con servizi sanitari e doccia comune nei piani. In camera ognuno ha il lavandino, il letto e gli armadi.

Concordi che vadano ristrutturate?
Sì, avendo visto alcune delle camere nuove si nota proprio la differenza. Quelle appena ristrutturate sono molto più moderne, belle e funzionali.

Vuoi dire qualcosa per invogliare a fare una donazione a favore della ”Casa dell’apprendista” di Samedan?
Non so se sono la persona adatta visto che sono arrivata da così poco. Secondo me, però, è bello che ci sia questa struttura per i giovani, visto che siamo in tanti a fare l’apprendistato in Engadina. Sostenere questa iniziativa sarebbe un bel gesto a favore di noi giovani, che magari lavoreremo per chi ha sostenuto il nostro alloggio in futuro.


A cura di Ivan Falcinella

Ivan Falcinella
Membro della redazione