Grande interesse per il Cafè Bernina

1
2671

Lo scorso sabato pomeriggio, la Cafè Bernina Sagl ha aperto le porte al pubblico inaugurando la nuova torrefazione sita in Via San Sisto 9, a Poschiavo.

In moltissimi hanno partecipato incuriositi ed interessati alla degustazione delle varie qualità di caffè tostato, per l’appunto, in Valposchiavo. Ad accompagnare l’assaggio vi erano alcuni dolcetti fait-maison preparati per l’occasione dalla Panetteria pasticceria Millefoglie di Poschiavo, così come una gustosa scelta di salumi e formaggi gentilmente proposti dall’Hotel La Romantica di Sandra e Flavio Lardi. La ditta Fratelli Triacca SA (T-UP Wine) ha invece fornito il vino e le grappe, stampando etichette su misura per l’evento.

Il signor Renzo Crameri, responsabile della produzione e dell’imballaggio del caffè, per l’occasione ha eseguito sul momento alcune tostate. Da chicco verde, in circa 15 minuti – grazie al calore raggiunto dalla tostatrice (la temperatura ideale per la tostatura del caffè è di circa 200 gradi) – si ricava quello che sarà poi il chicco di caffè pronto per la macinatura. Gli ultimi minuti di tostatura sono i più delicati poiché – come ci spiega Renzo – si rischia di bruciare l’intera partita di caffè; per questo motivo il Mastro torrefattore non molla un secondo lo sguardo dalla sua macchina e a più riprese controlla l’avanzamento del processo. Quando sarà completamente marrone, il chicco avrà raggiunto l’ottimale livello di tostatura, anche se non sarà ancora pronto per essere imballato e venduto: bisognerà infatti aspettare circa 2 giorni.

È affascinante quanto il rumore del caffè torrefatto sia simile allo scoppiettio dei chicchi di pop corn, ed ancora più invitante è l’intensa fragranza che si diffonde subito nell’ambiente, avvolgendo tutti i presenti.

Ai vertici dell’azienda troviamo Michele Micheli (Paco) assieme a Fabrizio E. Crameri (Bicio) – due giovani valligiani amici d’infanzia – i quali durante una serata estiva ove si parlava del caffè e del suo successo si sono detti: “Perché non provare a rilanciare questa attività nella nostra cara Valposchiavo? Soprattutto se in famiglia vi è un conoscitore del mestiere!”. Il papà di Fabrizio (Renzo Crameri) infatti, fino a 20 anni fa ha tostato caffè, perciò l’esperienza e le conoscenze nell’ambito della torrefazione non gli mancano certamente!

Ad affiancare Renzo vi è anche il papà di Michele, il signor Franco Micheli (anch’esso detto Paco), il quale ha ottime conoscenze di meccanica e si occupa maggiormente della tostatrice dal lato tecnico. La collaborazione famigliare è certamente uno dei punti di forza di questa azienda.

Attualmente la produzione è limitata a 4 sorti di caffè delle quali, ovviamente, il Mastro tostatore Renzo non ha voluto svelare le miscele. 
Troviamo infatti: al tipu or (Cafè di Palaz), al tipu ros (Cafè dal borgo), al tipu brün (Cafè dal viadot) e al decafeinù.

Si potrebbe pensare che il caffè non sia un prodotto tipicamente poschiavino – ed effettivamente non lo è – ma perché non poterlo tostare e finalizzare proprio in Valposchiavo quando ve ne sono le possibilità? E soprattutto pensando che fino a qualche decennio fa in valle vi erano alcune famiglie che si occupavano di questa attività…

Non ci resta che fare i nostri migliori auguri a questi due giovani grintosi ed ai loro genitori, per essersi messi in gioco e per aver ancora una volta deciso di investire nella nostra valle, credendo nel suo potenziale economico.

1 COMMENTO

  1. Complimenti per l’originalità dell’iniziativa, che mi fa tornare con la mente ai tempi in cui la Valposchiavo era la patria del caffè, con le tante torrefazioni disseminate su tutto il territorio, specialmente nel brusiese.
    Per dovizia d’informazione mi pare però giusto ricordare che a Zalende si tosta ininterrottamente caffè da metà-fine anni sessanta, quindi da oltre cinquant’anni. La famiglia Zanolari (Doru), dell’omonima attività commerciale – negozio, bar e distributore di benzina – è l’unico esercizio del genere sopravvissuto anche nell’era del post contrabbando e arrivato fino ad oggi. Nella piccola torrefazione di famiglia viene tostato il caffè poi venduto nel proprio punto vendita.
    Per correttezza direi quindi che, più che un ritorno del caffè tustù in Val Pusc’ciaf”, la nuova torrefazione rappresenta un ampliamento dell’offerta del caffè tostato in valle.
    Auguri comunque ad entrambe queste attività che si occupano di un prodotto molto popolare ed irrinunciabile, per le quali auspico il meritato successo.