PLD: Giovanni Jochum, Arturo Plozza e Fabrizio Crameri i candidati al Gran Consiglio

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Sabato 8 gennaio 2022, presso “La Romantica” a Le Prese, si è svolta l’assemblea del Partito Liberale della Valposchiavo, alla quale hanno preso parte (in parte fisicamente in parte online) una quindicina di membri del partito, i media e alcuni invitati.
Un’assemblea importante, perché si tratta (eccezionalmente) della prima in un anno e mezzo, dal momento che il partito non è riuscito a riunirsi nel 2021, ma resa ancora più significativa dalle notevoli scadenze elettorali del 2022: il Gran Consiglio prima e la Giunta poi.

Oltre agli impegni, per così dire, istituzionali, la sezione locale è inoltre chiamata a risolvere un problema interno. Dal 2020, infatti, è retta in proroga da un presidente dimissionario (Fabio Zanetti) che ha più volte manifestato la propria indisponibilità ad una ulteriore candidatura.

A margine dell’assemblea si è svolto un incontro avente come ospiti Anna Giacometti, Consigliera nazionale, Martin Bühler, candidato al Governo cantonale per il Partito Liberale, e Maurizio Michael, Gran consigliere bregagliotto e segretario della Deputazione italiana in seno al Gran Consiglio.

Dopo il saluto del Presidente e la lettura e l’approvazione del verbale all’unanimità da parte di Giorgio Bondolfi, si è passati alla relazione.
Lo stesso Zanetti parla dell’impegno del Podestà Giovanni Jochum su molti dossier. In primo luogo, la pianificazione territoriale, la cui prima bozza si trova ora presso il Cantone, e che si spera di vedere completata entro l’anno. Poi la concessione della centralina in Val Pednal, che potrà dare elettricità a 1’500 case. Il progetto ha un impatto riconosciuto come basso e un costo di 9 milioni di franchi: se sarà approvato, il Comune potrà acquisirne la maggioranza, in un periodo nel quale il costo dell’energia elettrica è ai massimi. Zanetti esprime soddisfazione per la collaborazione con la Giunta e fra i due comuni.
Tra le problematiche aperte, quella dello spopolamento, con un postulato nel quale si formulano alcune soluzioni a questo sempre più grave rischio cui la valle è esposta.

Non da ultimo la questione della presidenza del partito, ancora irrisolta, ma per la quale sono in corso contatti e sondaggi con due candidati; Zanetti, intanto si dichiara disponibile a una reggenza ad interim sino a fine 2022. Lo stesso Zanetti fa inoltre presente che lui stesso e Flavio Lardi non potranno più candidarsi per la Giunta, perciò si dovranno trovare delle alternative.

Segue la presentazione dei conti, approvati all’unanimità, che vedono una perdita di 910 franchi nel 2020 compensata da un attivo di 1’146 nel 2021 e un leggero calo dei soci paganti, ora a quota 43.
Su proposta di Achille Zala, la tassa annuale passa (all’unanimità) da 60 a 70 franchi, per sostenere un po’ di più il partito in un anno elettorale.

Reto Capelli, poi, manifesta dopo 14 anni la sua volontà di lasciare il proprio ruolo di tesoriere, ma con un interim prolungato sino a fine 2022. Per acclamazione, Zanetti è accettato come Presidente ad interim fino a fine anno e Giovanni Jochum cooptato nel Comitato come nuovo membro.

Foto da sx: Martin Bühler, Arturo Plozza, Fabrizio Crameri, Giovanni Jochum

Vengono in seguito comunicate le proposte di candidatura per il Gran Consiglio per le elezioni del 2022: si tratta del Podestà Giovanni Jochum e del giovane giurista Fabrizio Crameri per Poschiavo e di Arturo Plozza per Brusio. Maurizio Michael spiega anche in breve il nuovo sistema elettorale proporzionale, l’opportunità di candidare tre persone e la diversità in tema di “supplenti” rispetto agli anni passati.

Dopo una pausa, si presentano i tre candidati, approvati dall’Assemblea all’unanimità.
Jochum sottolinea la propria volontà di tornare in Gran Consiglio per continuare il lavoro intrapreso e perché, come Podestà, ben conosce i problemi e le questioni aperte della Valposchiavo, che vuole continuare a rappresentare a Coira.
Fabrizio Crameri, un giovane nuovo volto della politica, giurista laureato a Friburgo e attualmente occupato in Engadina, spiega di essere sempre stato attivo in Valposchiavo e di voler apportare il proprio contributo anche a livello politico, magari con una ventata di “aria fresca”.
Arturo Plozza, Sindaco di Brusio e presidente della Regione Bernina, racconta di non essere mai stato membro di un partito, ma di aver colto questa opportunità presentata dal partito liberale perché come politico “di milizia e non di studio” può portare un contributo di chi conosce le problematiche delle piccole realtà periferiche, ma anche della regione Bernina, nella quale i suoi interessi (che spaziano dalla natura allo sport) trovano spazio. Spiega che, in quanto guardiano della selvaggina e dipendente dal Cantone, la scelta di un impegno politico a livello cantonale era stata per lui preclusa.

Foto da sx: Arturo Plozza, Martin Bühler, Anna Giacometti, Fabio Zanetti, Fabrizio Crameri, Giovanni Jochum

Viene poi il momento dell’intervento degli ospiti, di cui il più atteso è quello di Martin Bühler, classe 1976, attivo nella protezione civile e soprannominato il “Mister Covid cantonale”. Bühler racconta di una frequentazione della Valposchiavo iniziata da bambino con gli esploratori a Cavaglia. Una biografia particolare quella dell’aspirante membro del Governo, nato a Zurigo, vissuto poi in Gabon con i genitori (per gli impegni del padre medico) e poi cresciuto a Schiers, in Prettigovia.
Vivendo in una realtà di una valle, Bühler fa capire di aver ben presente il valore dei servizi anche sanitari in periferia (come, per esempio, il ruolo dell’Ospedale di Spino nella frana di Bondo). Dopo aver studiato a Zurigo Scienze politiche e Diritto si è trasferito come osservatore militare in Israele, Siria e Libano, contesto molto più difficile per le istituzioni.

Occupandosi di Protezione Civile ha avuto uno stretto contatto con Anna Giacometti, che ne ha tessuto le lodi, ma anche con il Podestà Jochum e più ancora con Arturo Plozza nei momenti più duri della pandemia e nel tentativo di rispondere con nuove soluzioni (test di massa e bus per il vaccino) all’avanzata del Covid-19.

Il Bernina ha poi interrogato i presenti in merito alla propria posizione nei confronti del Referendum sugli aiuti ai media, sul quale il Partito Liberale (con una maggioranza più ampia a livello federale e più risicata a livello cantonale) ha raccomandato il voto negativo. Fabio Zanetti ha sottolineato che ancora non c’è stata una presa di posizione del partito a livello locale, ma personalmente è per il “Sì”, posizione condivisa anche dal Podestà Jochum e da Maurizio Michael, da Martin Bühler e dalla Consigliera Nazionale Giacometti, che fa parte del comitato per il “Sì” al Referendum. Tutti i presenti ribadiscono l’importanza di un sostegno che deve essere tributato anche ai media digitali per la tutela, in primis, dell’informazione regionale, territoriale e delle minoranze linguistiche.

Infine, alcune domande a Bühler su polizia, sanità, viabilità e decentramento di lavoro cantonale; l’aspirante Consigliere di Stato ha risposto promettendo attenzione, ma senza sbilanciarsi sulle misure concrete che adotterebbe una volta al Governo.  

Maurizio Zucchi
Membro della redazione