A fine aprile del 2019 la Valposchiavo ha avuto la fortuna di veder nascere una nuova realtà, l’Associazione sostegno familiari curanti “Al punt”. Si tratta di un ente senza scopo di lucro, forse poco conosciuta, che ha l’obiettivo di sostenere le persone non più indipendenti che vivono ancora al loro domicilio grazie all’aiuto dei congiunti, della Spitex o di un aiuto domiciliare, e a chi, ancora autosufficiente, vive solo e isolato. “L’obiettivo – spiega la responsabile Doris Godenzi – è di alleviare il carico di chi si prende cura del proprio caro, permettendogli di rimanere a casa il più a lungo possibile e di alleviare la solitudine di chi vive solo”.
L’invecchiamento della popolazione è una delle sfide principali della nostra società e riguarda in maggior misura le valli di montagna. Secondo uno studio del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), entro il 2050 alcune regioni alpine, tra cui il Cantone dei Grigioni, apparterranno in larga maggioranza agli anziani. Da questo di fatto, la società, già da oggi, dovrà rispondere a questo cambiamento: “La società cambia. La società invecchia. L’anziano, fragile e vulnerabile, – afferma Doris – fatica a trovare un posto in questa società, che è sì tanto dinamica, ma altrettanto lenta a trovare soluzioni valide a problemi annosi. Le famiglie si sentono lasciate sole a prendersi cura del proprio caro. Mancano soluzioni ponte tra le istituzioni, che rappresentano spesso l’ultimo passo per l’anziano, e la casa. Proposte che permettano di vivere il più a lungo possibile tra le proprie mura, che abbattano la solitudine dell’anziano, che lo mantengano parte di questa società. Perché l’anziano ci ha dato in mano questo mondo, ha costruito queste case, ha educato la nostra generazione. Ed ora ha bisogno di noi, e di voi! Sostegno familiari curanti – spiega – rappresenta una soluzione a questa mancanza”.
Dal 1° giugno 2020, le giornate si svolgono in un appartamento a pianoterra in località Spineo. Tra il 2019 e il 2021, le giornate di sostegno hanno ospitato circa 29 utenti. “Durante la pausa forzata del lock-down a causa del coronavirus – spiega Doris Godenzi – i familiari hanno espresso a più riprese le difficoltà riscontrate in mancanza delle giornate di sostegno. Questa è stata per noi un’ulteriore conferma della bontà della nostra causa”.
Attualmente, lavorano per l’associazione 4 collaboratrici per un grado di occupazione del 120-140%. Una buona parte di esse ha una formazione in campo socio-sanitario. Al di fuori delle giornate di sostegno la mole di lavoro è grande. I compiti amministrativi, di gestione finanziaria, di segretariato, di coordinazione e organizzazione assunti dal comitato vengono svolti esclusivamente a titolo gratuito (in un anno vengono calcolate circa 2’000 ore di volontariato). Inoltre, l’ente può contare su un discreto numero di persone che mettono a disposizione il proprio tempo in vari modi per sostenere il progetto (le visite a casa, i colloqui con i familiari, le consulenze, l’aiuto nello svolgere attività della vita quotidiana sono dei servizi forniti gratuitamente).
“Attualmente – spiega Doris – siamo aperti per quattro giornate di sostegno alla settimana (dal martedì al venerdì), dalle 9.00 alle 16.00, con la presenza di due collaboratrici. A ogni giornata partecipano tra i 6 e gli 8 ospiti. Il trasporto degli ospiti viene organizzato in collaborazione con i volontari dell’ATE (Animazione Terza Età)”.
Una giornata di cura presso l’Associazione sostegno familiari curanti costa CHF 70.00 “e la nostra volontà – afferma Doris – è di non dover aumentare questo importo. Dobbiamo comunque far fronte a spese fisse quali affitto, costi di personale, assicurazioni, alimentari, materiale d’arredo, elettricità, previdenza sociale e spese diverse”.
Per questi motivi è possibile sostenere “Al Punt” tramite delle donazioni (dati bancari: Banca Raiffeisen Valposchiavo – 7745 Li Curt – No. conto 7940 61 421 – IBAN: CH17 8080 8002 7940 6142 1 – Clearing: 80808 – Swift Code: RAIFCH22XXX). Una buona causa che attualmente gode del sostegno dei comuni di Brusio e Poschiavo, ATE Valposchiavo, GABUStiftung, Wagner Müller Stiftung e la ditta InfoRLife SA.