#bibliocoltura: La steppa di Anton Čechov

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Descrizione: La steppa è un libro di una bellezza rara, con immagini che scaturiscono dalle parole come nebbia sottile, calura asfissiante, fiume cristallino, corpi vigili, consumati o addormentati all’ombra di un carro carico di lana. Un incedere lento per una steppa che parla alla solitudine, all’incertezza e all’immensità del Creato che ognuno porta dentro sé.

Ambiente: Questo libro necessita di un ragazzo di nome Egòruska che intraprende un viaggio assieme allo zio e a un sacerdote e in seguito a dei mercanti per raggiungere la città dove andrà a studiare. Una scoperta del mondo e di sé stesso che avviene osservando le stelle, il volo degli uccelli, ascoltando racconti di briganti e la voce profonda del temporale, fino a giungere alla domanda che sorge spontanea quando si abbandona la vita fino a quel momento conosciuta.

Germoglio: “Una mattina di luglio, in breve anticipo sull’alba, dalla città di N***, capoluogo del governatorato di Z***, un malandato calesse imboccò rumorosamente la strada maestra: si trattava di uno di quei barocci di altri tempi su cui oggi in Russia viaggiano solo i rappresentanti di commercio, i mercanti di bestiame e i preti sprovvisti di mezzi economici. Il carro, a ogni movimento, cigolava e un secchio fissato sul retro gli rispondeva mestamente; dallo stridere e dai miseri brandelli di cuoio che si agitavano sul telaio utile ormai per un bel falò, era facile dedurre quanto fosse vecchio.

Nel calesse, sedevano due abitanti di N***, il mercante Ivànyc Kuzmicòv, dai capelli e la barba rasati, con gli occhiali e un cappello di paglia, insomma, un uomo più adatto a un impiegato che non a un commerciante, e padre Chrìstofor Sirìjskij, priore della chiesa di San Nicola, un anziano dalla capigliatura fluente, con un caffettano di tela grigia, un copricapo a cilindro a larghe tese e una cintura ricamata a tinte vivaci. Questi, il volto arrossato per il freddo, osservava con occhi umidi e meravigliati questo mondo creato da Dio e sorrideva di una spontaneità tale, che la sua bocca pareva estendersi fino alle falde del copricapo”.

Scheda tecnica: La steppa di Anton Čechov, Edizioni Clandestine, classico, ISBN 978-88–6596-818-5.