Se “chi ben comincia è già a metà dell’opera”, “L’Ors” di Alessandro Abba Legnazzi inizia il proprio cammino sotto i migliori auspici. Il film, dedicato alla vicenda dell’orso M13 e girato interamente in Valposchiavo, è stato presentato in prima visione mondiale al Festival di Bellaria, località della costa riminese e alla sua prima uscita è stato insignito di un premio. Abbiamo raggiunto il regista per qualche battuta sul Festival e per capire quali saranno le prossime tappe e abbiamo scoperto anche la data della prima valposchiavina.

Caro Alessandro, è un piacere tornare a parlarti. So che il film ha avuto la sua prima mondiale, al Festival di Bellaria. Come è andata?
È andata bene, in primo luogo siamo contenti perché il film è stato accolto bene, anche dal pubblico. Il Festival di Bellaria è un festival che nasce tra i più importanti per il cinema indipendente, poi ha avuto qualche anno di appannamento e recentemente è tornato allo splendore di un tempo. E inoltre eravamo stati invitati, il che ci dava un po’ di responsabilità in più.
A Bellaria avete ricevuto anche un premio, vero?
Sì, si tratta del premio “Oxilia 10”, del Cinema Beltrade di Milano (il cui indirizzo è appunto via Oxilia 10, Milano), un importante cinema indipendente, che mette in palio la distribuzione all’interno della propria sala. Si tratta di un riconoscimento importante, perché Beltrade è un punto di riferimento a Milano e nel Nord Italia.
Quali sono le prossime tappe per il tuo film?
Ci sono altri festival che hanno chiesto in visione il film e dai quali attendiamo la risposta. Dopo la prima italiana e mondiale stiamo inoltre pensando a una prima proiezione in Svizzera e una invece in un paese terzo: in entrambi i casi si tratta di momenti importanti. Per la programmazione nelle sale, invece, si dovrà attendere il 2023. Per un accordo con RSI e RTR, infatti, l’uscita al cinema dovrà essere successiva al passaggio televisivo, che avverrà il prossimo febbraio, in concomitanza con i 10 anni dall’abbattimento di M13.
E in Valposchiavo?
In Valposchiavo ci sarà una proiezione il 23 agosto prossimo. Sarà una vera e propria proiezione evento in collaborazione con Valposchiavo Turismo.
[Ndr, Kaspar Howald, direttore di Valposchiavo Turismo, contattato da “Il Bernina” ha confermato che si cercherà di fare di tutto per rendere possibile la proiezione del film all’aperto, in piazza].
Tornando indietro, cambieresti qualcosa del film?
In realtà è una domanda che cerco di non farmi, un ragionamento che è anche un po’ pericoloso. Quando ho compiuto delle scelte è perché mi convincevano. Ovviamente, ho qualche rammarico, magari, su qualche scena o personaggio che visto al momento sembrava efficace e magari è poi stato tagliato perché ritenuto poco convincente, a volte anche dalla committenza…
Ti rivedremo in Valposchiavo a lavorare?
Spero di sì, davvero. Qualcosa c’è già, un progetto sul quale sto scrivendo e al quale ho cominciato a lavorare… Anche se è ancora molto presto, non è ancora nemmeno stato presentato a bandi per un possibile finanziamento. Però mi piacerebbe continuare a raccontare storie ambientate in Valposchiavo.